FINAL FANTASY XI: Gli Zilart e la conquista del paradiso

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  1. Davidan90
     
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    10.000 anni prima degli eventi storici di Vanadiel (di cui potete leggere in "La Storia di Vana'diel") e prima della creazione delle 5 razze, esisteva una razza di infinita saggezza chiamata "Zilart".


    Gli Zilart governavano la città celestiale di Al'taieu ed avevano una abilità sovrannaturale molto simile alla telepatia. Questa telepatia era conosciuta come "Il Sussurro Delle Anime".

    Le donne con le abilità più meritevoli venivano scelte per far parte del "Dawn Maidens", un gruppo considerato al diretto servizio della dea Althana e il cui leader era lady Yve'noile.

    Non tutti gli Zilart pero' avevano il potere del Sussurro Delle Anime; i bambini che nascevano senza questo potere telepatico venivano chiamati Kuluu ed erano visti come dei "mostri", tanto che erano banditi dai villaggi e dalle citta' e costretti a vivere nella natura selvaggia.

    I Kuluu svilupparono la loro magia attraverso il controllo delle forze della natura e costruirono enormi città nelle terre del nord.

    Il re degli Zilart vedendo che i Kuluu e le loro città crescevano sempre di piu, decise che era necessario controllarli totalmente e fece creare degli amuleti per i Kuluu che apparentemente sembravano degli ornamenti ma in realta' servivano per controllarne i pensieri; i pensieri dei kuluu infatti erano inviati direttamente a "L'occhio di Althana" con il quale il re degli zillart li esaminava. Per assicurare il suo totale controllo, egli chiuse il portale che conduceva alla capitale, proclamando che sarebbe stato aperto solamente ogni cento anni. In questo modo solamente pochi selezionati potevano entrare ed uscire quando richiesti.

    Gli Zilart, come tutti coloro che hanno il potere, erano molto ambiziosi e sotto il governo dei principi gemelli Eald'Narche e Kam'lanaut, iniziarono una folle crociata non soltanto per conquistare il paradiso, ma anche per entrarvi ed incominciarono cosi' la costruzione del monumento finale per la loro grandiosità, la città fluttiante di Tu'lia.

    Venne costruito un enorme palazzo a Fei'yin per i due fratelli con l'intento di dargli la possibilità di controllare il loro massiccio progetto e, tutt'intorno al mondo, furono eretti degli enormi pilastri connessi da giganti condotti (tali pilastri e condotti in futuro verranno conosciuti come i 3 crag e la drogaroga spine). Fu inoltre eretto un nucleo di potenza nell'isola di Qufim con il compito di mantenere attivo il potere fluttuante di Tu'lia e comincio' la creazione di Ro'maeve che altro non era che una via per raggiungere il portale che conduceva al paradiso.

    Usando il potere del guardiano del portale e quello dei Dawn Maidens, gli Zilart pensavano di avere ormai in pugno il paradiso ma essi fallirono nel loro intento in quanto il potere a cui ambivano era troppo potente per essere controllato.

    Quando il portale fu aperto infatti le invocazioni terrestri si svegliarono sotto la guida del Re Wyvern Bahamut e una furiosa battaglia si aprì nei cieli, ma all'insaputa sia di Bahamut che degli Zilart, i Dawn Maidens ed i Kuluu avevano tenuto un segreto ed avevano lavorato di nascosto nel tempio di Uggalepih.
    Apparentemente i Kuluu modellarono nel tempo una via di comunicazione che gli Zilart non potevano leggere, in modo da contattare in segreto i Maidens e lavorare così in segreto. Sotto la leadership del guardiano del portale Lady Yve'noile ed il capo dei Kuluu Graviton, i due gruppi formarono un piano ed assaltarono Fei'yin, sovraccaricando così il centro di controllo. Il risultato fu una tremenda esplosione nella quale quasi tutto il pianeta venne distrutto e le terre del nord, una volta verdi foreste, divennero delle terre desolate.

    La battaglia era finita ma Bahamut era ancora in vita e tutti temevano la sua rabbia. Fu a quel punto che un ragazzo fece un patto con lui, uno di quei patti che avrebbe per sempre cambiato il genere umano. Dopo ciò, Bahamut scomparve.
    L'ultima visione che gli Zilart ebbero fu il loro grosso potere svanire nel nulla.

    A causa dell'epslosione i Kuluu furono vittime di una metamorfosi che li trasformò con il tempo in coloro che oggi conosciamo come Tonberry. I Maidens, tutti uccisi nell'esplosione, vennero lasciati ad un destino di fantasmi erranti con il compito di proteggere il loro guardiano del portale e le possibili future reincarnazioni.
    Una grande quantità di Zilart perì nella catastrofe, la loro capitale, creduta distrutta, si perse nella memoria per essere ricordata solo come leggenda nelle canzoni e il destino dei due fratelli gemelli rimase sconosciuto.


    Vedendo tutta quella distruzione la Dea Althana pianse 5 lacrime divine, le quali cadendo sulla terra diedero vita alle 5 razze: "Hume, Elvaan, Mithra, Tarutaru e Galka". Il Dio Promathia però, infuriato dalla indulgenza e bontà di Althana, giurò che nessuno avrebbe mai tentato di riaprire il portale che conduce al paradiso e fece nascere i peggiori e oscuri attirbuti nascosti nell'anima di queste nuove 5 razze:

    - L'arroganza degli Elvaan;

    - L'apatia degli Hume;

    - L'invidia delle Mithra;

    - La codardia dei Tarutaru;

    - L'ira dei Galka.

    Infine creò delle razze oscure, I beastmen, che avevano il compito di attaccare le altre 5 razze per tenere occupate le loro menti.

    Con la prima espansione di Final Fantasy XI, "Rise of the Zilart", i due Zilartiani, i fratelli Kam'lanaut ed Eald'narche ritornano nuovamente a far parlare di loro sotto le mentite spoglie dell'arciduca di Jeuno e del fratello minore.

    I due vogliono portare a termine cio che non sono riusciti millenni prima, ossia l'apertura del portale che conduce al paradiso e l'intera espansione e' incentrata su questo aspetto coinvolgendo il giocatore in numerosi colpi di scena, come ad esmpio il risveglio dei 5 Ark Angel.

    Nella seconda espansione del gioco, "Chains of Promathia," gli zilart tornano nuovamente ad affacciarsi tra noi, rivelando di non essersi estinti ma di star bene e di essere vivi, ma vi e' ancora un Kuluu sopravvissuto che cerchera' di risvegliare il Dio Promathia pur di raggiungere i suoi scopi.


     
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