agassi tennis generation

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  1. ThUnDeR77
     
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    Nell'amplissimo settore delle simulazioni videoludiche sportive presenti su PS2 sono presenti quasi tutti gli sport praticati nel mondo, con un numero di titoli dedicato ad ogni disciplina generalmente proporzionale alla loro popolarità ed al numero di praticanti.
    Alcuni sport molto diffusi e praticati però hanno, da sempre, riscosso meno favori da parte dei produttori di videogames, forse perchè giudicati potenzialmente poco attraenti e dunque non remunerativi. Il tennis è uno di queste discipline e, non a caso, uno dei colossi mondiali nel settore videoludico sportivo come Electronic Arts non ha mai realizzato alcuna serie su questo sport. Il risultato di questo "ostracismo" è che sul 128 bit Sony sono poche le simulazioni tennistiche e quelle di qualità si contano sulle dita di una mano.

    Il team inglese Aqua Pacific ha così deciso di creare un proprio titolo, scegliendo come testimonial uno dei più grandi campioni di sempre: Andre Agassi. Il famoso Kid di Las Vegas nel gioco rimane però l'unico tennista famoso presente, dato che tutti gli altri 31 giocatori disponibili sono semplici creazioni della fantasia dei programmatori.
    Dal punto di vista grafico, Agassi Tennis Generation presenta luci (poche) ed ombre (parecchie). La non eccellente qualità visiva si evidenzia già dalla visione della controparte videoludica di Agassi, che risulta poco somigliante e realizzata con approssimazione, così come le riproduzioni poligonali degli altri atleti non risultano impeccabili e ben definite. Un altro grande difetto riguarda le animazioni che, fin da subito, si mostreranno non all'altezza. Questo provocherà in alcuni frangenti del gioco una serie di vistose carenze, soprattutto nei movimenti per colpire la palla, nell'impatto con la pallina (che a volte risulterà davvero difficoltoso) ed anche per la presenza di alcuni bug (non frequentissimi, per fortuna) nella rilevazione dei punti quando la pallina colpisce le righe del campo.
    All'interno delle partite si potranno inoltre scegliere due visuali, una canonica che seguirà il gioco in senso verticale dall'alto come in una ripresa Tv, ed una in prima persona (selezionabile con R2) che tenterà di rendere il più simulative possibile le fasi di gioco. Un'altra pecca pittosto fastidiosa riguarda il tabellone del punteggio che, durante le fasi del gioco, risulta davvero piccolo e quasi invisibile, non facendo così ben visualizzare lo status numerico durante le partite.

    I campi da gioco (tutti rigorosamente non ufficiali) sono invece realizzati con buona cura, grazie anche ad un'ottima palette di colori che riesce a rendere al meglio le differenze fra i vai terreni di gioco (erba, terra rossa, cemento, sintetico).
    Il sonoro del gioco appare discreto, ma nulla di più. Gli effetti sono nella media delle produzioni di questo genere ed il commento in inglese si limita ad alcune frasi brevi e di contorno (Well Done dopo un punto realizzato, Nooo dopo un errore e così via con altre ovvietà del genere) che non aggiungono molto ma che neanche infastidiscono.
    Il fattore giocabilità è una delle cose migliori del gioco. Infatti Agassi Tennis Generation è un gioco che risulta piuttosto piacevole, anche grazie ad una discreta vastità di scelte possibili nelle opzioni di gioco. C'è l'incontro veloce, dove si deve affrontare un solo match (singolo o doppio) dopo avere scelto la difficoltà e la durata dei set, il torneo, dove nei panni di Agassi ci si dovrà cimentare nei più grandi tornei in giro per il mondo, ed infine la modalità arcade che però, nonostante l'attributo arcade possa far pensare il contrario, si differenzia assai poco dalle altre.Per questa ragione la tipologia del gioco è tipicamente arcade, correre e colpire la palla con il giusto tempo è la sola cosa di cui dovrete preoccuparvi, per la varietà di colpi e la tattica bisogna rivolgersi altrove.
    Il sistema di comandi è piuttosto semplice: ad ogni tastino del joypad è stato assegnato un colpo diverso: il tasto quadrato per il colpo normale, il triangolo per il pallonetto, il cerchio per i colpi tagliati e la X per il top spin. Il servizio si gestisce invece tramite una barra per la potenza e lo stick analogico per la direzione, mentre il giocatore lo si potrà muovere sia con lo stick analogico sinistro che con i tastini direzionali del joypad.

    La longevità è un altro punto a favore del gioco. Infatti, i 16 tornei disputabili (sulle 4 diversi superfici) unite ai tre livelli di difficoltà ed alle varie velocità selezionabili, garantiscono un discreto impegno. In più, i 32 tennisti complessivamente presenti, pur non essendo rappresentativi dei campioni reali, sono stati pensati dai programmatori per riprodurre i vari "tipi" di giocatore realmente esistenti. Ci saranno infatti gli specialisti del servizio che si troveranno bene sui campi veloci, così come saranno rappresentati i classici "pallettari" che amano gli scambi lunghi propri della terra rossa e i giocatori che si adattano bene più o meno a tutte le superfici.

    Tirando le somme, Agassi Tennis Generation è un gioco tecnicamente solo sufficiente, ma che non manca di offrire qualche ora di piacevole divertimento. Certo, si nota fin da subito che non si tratta di una produzione ad alto budget e la mancanza della presenza di altri tennisti "reali" a parte Agassi e dei tornei più importanti non è certo un pregio, ma, nel complesso, il gioco si rivela sicuramente dignitoso.
     
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0 replies since 13/6/2007, 20:41   47 views
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