King of Fighters: Maximum Impact 2

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  1. Vegetto92
     
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    King of Fighters: Maximum Impact 2
    Quando la nuova generazione comincia a prendere il sopravvento non resta che seguirla e cercare di accontentare i suoi gusti, per continuare a vendere ed esistere; la SNK-Playmore non deve essersi fatta troppe “pippe mentali” quando ha deciso di prendere il famoso franchise di King of Fighters e snaturarlo all’inverosimile per renderlo appetibile ai nuovi giocatori. Peccato che il risultato sia sempre lo stesso, quelli in 2d sono sempre i migliori. Eccoci giunti al secondo capitolo di questa nuova saga, in attesa di vedere il già annunciato terzo episodio su Playstation 3, che vede come protagonisti i nostri storici eroi più un altro pugno di guerrieri pronti a sfidarsi per scoprire chi di loro sia il più forte. Per l’occasione è stata realizzata anche una storia più credibile del prequel con tanto di intrecci e nuovi boss che farebbero invidia a quelle viste nei capitoli bidimensionali.

    Smanettamento Viulento 2
    L’apertura del gioco comincia in modo ottimo, con un bel logo Neo Geo a tutto schermo…wow! Poi si passa subito ad una sequenza in computer grafica che ci presenta i lottatori, classica e che sa di già visto (il richiamo al Real Bout quando Terry finisce per terra) ma comunque abbastanza lunga da poter essere considerata più che gradevole. Il resto è storia si direbbe, ed in effetti è proprio cosi; andiamo subito a buttarci nella mischia, nello story mode precisamente che costituisce anche la modalità principale del prodotto, scegliendo uno tra i diversi personaggi selezionabili e skippando tutti i kanji a noi quasi incomprensibili che faranno da introduzione alle vicende che coinvolgono il nostro beniamino. Partiamo dalle basi, ovvero per tutti coloro che non sapessero come funzioni Maximum Impact 2 ve ne svelerò i segreti in modo tale che possiate diventarne dei veri maestri. Il titolo si mostra con un sistema di combo molto semplice ed intuitivo, basta premere un pulsante più volte per far partire una combo in automatico che potrete far seguire da una mossa speciale o super, a seconda delle condizioni in cui vi trovate. Come detto infatti i lottatori eseguono non solo comuni mosse ma anche quelle che richiedono l’uso di una speciale barra energetica, posta in fondo allo schermo, che potrà riempirsi più volte fino a raggiungere il massimo della capienza (proprio come in Street Fighter Alpha); a seconda del numero di stock a nostra disposizione potremo usare una super più o meno potente, proprio come Capcom insegna. Essendo un titolo 3d sarà possibile non solo usare il vecchio metodo del roll per allontanarsi o recuperare da un attacco, ma anche muoversi lateralmente per spostarsi evitando in questo modo i colpi nemici e riuscendo ad avere la loro difesa scoperta; ma non si fermano qui le manovre per evadere dalla furia nemica, premendo il pulsante del parry nel momento giusto sarete capaci di bloccare senza subire danno un colpo nemico (basta che non sia energetico) e renderlo vulnerabile per inserire immediatamente una propria combo. Il sistema è quindi molto semplice e di facile apprendimento, da segnalare però che nonostante tutto resta di una tecnicità per i combattimenti pari a zero; inutile cercare di utilizzare una tattica se non contro gli avversari umani, il più delle volte infatti non farete che smanettare alla grande per avere i risultati migliori.

    Riunione familiare
    SNK-Playmore ha deciso di inserire all’interno del suo nuovo titolo svariati personaggi provenienti non solo dal mondo di King of Fighters ma anche da altri celebri saghe apparse su Neo Geo; non è quindi un caso che il numero di lottatori selezionabili sia di ben 38 elementi se si considerano quelli segreti. Ecco una panoramica dei presenti.

    Presenti dall’inizio:

    Kyo Kusanagi
    Iori Yagami
    Terry Bogard
    Seth
    Mai Shiranui
    Lien Neville
    Luise Meyrink
    Yuri Sakazaki
    Ryo Sakazaki
    Billy Kane
    Alba Meira
    Soiree Meira
    Athena Asamiya
    Mignon Beart
    Nagase
    Ralf Jones
    Clark Still
    Kula Diamond
    Chae Lim
    Leona
    K'
    Maxima
    Rock Howard
    Duke

    Personaggi segreti:

    Kim Kaphwan (una leggenda)
    B. Jenet (direttamente da Garou)
    Ninon Beart (sorella di Mignon)
    Hanzo Hattori (il ninja i Samurai Spirits)
    Nightmare Geese (e chi non lo conosce?)
    Wild Wolf (versione Garou di Terry)
    Armor Ralf
    Mr. Karate (da Art of Fighting)
    Richard Meyer (dal primo Fatal Fury)
    Kyo Kusanagi Classic (KOF '95)
    Fio (da Metal Slug)
    Lilly Kane (sorella di Billy)
    Hyena
    Jivatma (boss finale)

    I personaggi si sbloccano semplicemente completando lo story mode più volte. Passando alle modalità secondarie segnaliamo il survivor che adesso assume le sembianze di una quest dandoci diverse opportunità in più rispetto la classica formula. In questa modalità sceglieremo un lottatore e dovremo combatterne altri per 5 minuti, sono 200 incontri in tutto da un round; non spaventatevi però, perché alla fine di ogni incontro non andrete a disputare immediatamente il successivo ma vi verrà permesso di scegliere se aumentare la vostra energia, cambiare personaggio, la vostra energia per le super ecc. ecc. Tutti elementi che tengono in considerazione i punti che guadagnerete durante i vari match. Interessante ed originale come iniziativa. Il resto è costituito dal time attack e dalle missioni, mentre sul primo non c’è nulla da dire sul secondo si potrebbe fare un mega speciale; già vista nel prequel quella delle missioni è un opzione che qui è stata rafforzata e potenziata, come sempre infatti dovremo semplicemente combattere in alcuni round nei quali però per proseguire bisognerà attenersi ad alcune indicazioni (tutte in giapponese purtroppo, quindi difficili da comprendere) come vincere usando solo pugni, prese, o super oppure ancora avendo l’energia al minimo, piuttosto che resistere fino alla fine del tempo limite senza morire ecc.ecc. C’è l’imbarazzo della scelta grazie anche ad una suddivisione che ci metterà di fronte a 300 missioni suddivise in 3 categorie diverse, suddivise in 10 a loro volta ed altre 10 ognuna di queste. Insomma per il single player c’è l’imbarazzo della scelta, e non pensiate che il tutto sia fine a se stesso perché vincere le missioni vi darà diritto a nuovi costumi o stages, e ce ne sono moltissimi da sbloccare per tutti i lottatori. Manca la possibilità di lottare in team, come la tradizione dei vari KoF vuole, ma come si sarà capito non è il nome a fare il gioco, ed in questo caso vale più che mai.

    Battle Netwoks
    Qui cominciano i problemi, purtroppo il titolo presenta un azione di gioco molto veloce e frenetica, basata tutta sugli attacchi e combo in sequenza che non danno molto respiro al giocatore; una tipologia di gameplay che ha bisogno di un servizio online ottimo e che non può permettersi incertezze durante le partite giocate sul network. Peccato che invece ci ritroveremo con numerosi problemi di lags, che spesso renderanno il tutto in giocabile, soprattutto se l’avversario sarà straniero (ed in questo caso lo sarà quasi al 99%).

    Guarda Mai quant’è bella…
    Tantissimo, una dei personaggi appartenenti al mondo dei videogiochi più sexy e bella di sempre. L’aspetto grafico del gioco colpisce per la cura posta dai programmatori ai vari vestiti, tutti diversi, dei personaggi ed alla loro caratterizzazione. Tutti i modelli oltre ad essere realizzati con cura sono anche animati egregiamente e con numerose animazioni, seppure si nota una mancanza di poligoni spesso e difetti relativi alle capigliature dei lottatori proprio come per il primo capitolo (il motore poligonale è quello, leggermente migliorato). Ci restano però degli effetti per le super e le desperation molto belli, coreografici e spettacolari, un po’ come il gioco in se che nella vastità delle combo che mette a disposizione riesce a catturare con sequenze di lotta molto belle…a vedersi. Gli stages sono stati aumentati nel numero, ma le nuove locations sembrano peggiori rispetto il passato sia per bellezza globale (ma scegliere un luogo decente in cui menarsi è cosi difficile?) che per realizzazione; troppo spogli e piatti il più delle volte, l’unica nota positiva sono i danni effettuabili sul pavimento o muri laterali, anche se in modo molto limitato. Molto belle le musiche arrangiate anche se la possibilità di sbloccare quelle vecchie aumenta il globale, restano sempre superiori. Soliti urletti ed effetti sonori nella media accompagnano un parlato in giapponese molto buono ed intonato che non vi farà capire nulla.


    Sintesi
    Il primo capitolo fù un esperimento, riuscito a metà visto che non ha avuto molto successo commerciale ed è stato criticato invece dai fan della serie King of Fighters per la troppa frenesia e poco tecnicità dei combattimenti. Questo nuovo episodio amplia il prequel con una rosa di personaggi non solo molto vasta ma anche varia e ben caratterizzata rimanendo però ancorato al sistema di gioco indirizzato più agli smanettoni che non agli esperti dei picchiaduro. Se amate i KoF e lo spirito che li contraddistingue non potete non farvi sfuggire la Orochi Collection, questo Maximum Impact 2 lasciatelo agli altri; per chi cerca un picchiaduro immediato e semplici, senza tante pretese può invece acquistarlo ad occhi chiusi e non ne rimarrà deluso visto che sotto quest'ottica si tratta di un titolo valido e divertente che in compagnia di un amico può dare anche qualche lieve soddisfazione.

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0 replies since 5/6/2007, 08:49   78 views
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