Puyo Pop

Recensione completa

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  1. Davidan90
     
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    PRO

    Abbastanza longevo
    Buona modalità multiplayer
    Situazioni molto impegnative

    CONTRO

    Grafica scarsa
    Sonoro come sopra
    Non rivoluzionario

    I puzzle game nel panorama dell’offerta ludica sono un eccezione praticamente unica, il successo di questi prodotti è legato inesorabilmente alla validità dell’idea di fondo e la spinta al miglioramento è data dal pubblico esigente di appassionati che si spettano sempre qualcosa di più divertente, immediato e innovativo. L’altra faccia della medaglia sta nella loro estrema portabilità, il basso contenuto tecnico non impone rivoluzioni, adattamenti e, ancora più importante, ulteriori spese. È quindi facile capire come i titoli più importanti di questa categoria abbiano fatto almeno una comparsa su tutte le console; Puyo Pop, opera della SEGA, non fa in alcun modo eccezione e lo possiamo ritrovare su tutte le piattaforme, dai 16 bit fino a oggi. Come avrete capito l’n-gage non perde l’occasione di allinearsi alla tendenza generale.

    Tetris + Puzzle Bobble = Puyo Pop
    Il titolo del capitolo è chiarissimo su come sia nato il gioco, ancora una volta il nostro campo d’azione è la metà dello schermo e lo condividiamo con un avversario che è di crescente difficoltà, nel single player, o un amico connesso attraverso Bluetooth. A coppie di due a due cadranno dallo schermo con velocità sempre crescente delle sfere colorate, i Puyo, le tonalità sono cinque, con i tasti direzionali le muoveremo di lato per farle posizionare sul fondo nel modo più conveniente, con il 5 invece cambieremo la disposizione di quelle ancora in aria. Disponendone quattro o più uguali assieme queste scompariranno e libereranno parte del display, allontanando la minaccia che è rappresentata da un suo riempimento e del conseguente game over. Tutto questo basta a sapere come sconfiggere l’avversario ma per aumentare il punteggio è consigliabile elaborare nuove strategie per eliminare più sfere possibili assieme. Con la progressiva difficoltà del gioco sempre più spesso cadranno dei Puyo trasparenti che non possono essere rimossi se non con altre esplosioni, queste situazioni non sono controllate in modo intelligente e portano vantaggio sempre all’AI dando un senso di grande frustrazione.
    Il gioco in singolo presenta tre modalità principali: scenario, exrcise, puzzle. Il primo è una sorta di story mode in cui però l’elemento narrativo finisce in secondo piano per la sua povertà mentre l’apparato ludico vero e proprio è composto da dodici livelli di crescente difficoltà contro altrettanti avversari. I primi servono quasi da tutorial ma già del sesto c’è da penare, la sensazione è che sia stato programmato in modo da rendere più complesse le combinazioni nella seconda parte dell’incontro, è quindi fondamentale sfruttare i momenti iniziali più facili per non riempire troppo il campo. La modalità d’allenamento non aggiunge niente a ciò che siamo abituati a vedere permettendo di decidere tra tre difficoltà che si differenziano soprattutto per la velocità di caduta. Più originale e meglio strutturato è il puzzle mode che è composto da particolari situazioni in cui la riuscita è legata al raggiungimento di determinati obbiettivi, la varietà è alta: andremo dal dover esplodere un tot di sfere assieme, fino a gare di resistenza in condizioni proibitive, purtroppo spesso queste sfide andranno ripetute perché spiegato in modo approssimativo. Complessivamente quindi la longevità è buona, la rigiocabilità però è legata solamente alla volontà di aumentare il punteggio o perfezionare la tecnica. L’intrigante struttura e l’idea su cui si basa sono solide e l’impegno richiesto a tratti lo eleva quasi al livello di gioco hardcore, purtroppo la sensazione non dura a lungo e presto si torna alla consuetudine.
    Come accennato in precedenza il multiplayer si limita a una connessione locale di un massimo di due utenti e senza particolari scelte e ricalcando ciò che è fruibile da soli. Constatiamo perciò come il collegamento via GPRS non sembra convincere per questo genere che forse sarebbe giovato da una tale innovazione per ringiovanire dei concept di base ormai obsoleti.

    Grafica e sonoro
    Ovviamente il grado tecnico richiesto da un tale tipo di produzione non è elevatissimo e passa in secondo piano rispetto al gameplay, ciò che comunque ci si aspetta è una cornice complessiva degna che possa appagare i sensi. Promosso a metà in questo senso Puyo pop in bilico tra una grafica povera e talvolta confusionaria e un sonoro capace di intrattenere senza distrarre.
    I fondali sono davvero monotoni, se ne contano non più di un paio comunque di non eccelsa fattura, migliori i bitmap dei nostri sfidanti che hanno uno stile fumettoso di chiara ispirazione manga, sia come tratti che per le buffe espressioni che vanno assumendo in base ai risultati. La cosa grave riguarda la gamma cromatica, mentre le bolle gialle, rosse e verdi sono molto ben distinguibili lo stesso non vale per quelle blu e viola che, soprattutto in condizioni di poca luce, rischiano di essere malamente confuse creando difficoltà ed errori di cui si è incolpevoli. Da apprezzare l’opzione che consente di mantenere costantemente retro illuminato lo schermo, in realtà il poco tempo per agire sulla tastiera non lo renderebbe necessario ma è comunque un di più che mostra quantomeno impegno.
    Le melodie sono carine ma la loro durata davvero esigua, il tempo di farle entrare in sintonia con il gioco e subito vengono soppresse, capiterà comunque che pochi istanti siano sufficienti a farvi canticchiare ciò che avete sentito anche dopo la partita. Gli effetti invece sono le esplosioni e le rotazioni delle coppie di Puyo; ovviamente non si poteva fare molto di più in questo caso e tutto sommato il livello è superiore ad altre produzioni più blasonate, su tutte Puzzle Bobble. Per chi poi avesse bisogno di particolare concentrazione l’audio è disabilitabile integralmente attraverso l’opzione nell’apposito menu.

    COMMENTO

    Puyo pop mischia ombra e luce assieme, l’idea di fondo ha prodotto un gioco intelligente e impegnativo capace di divertire sia in singolo che assieme ad un amico, la longevità grazie a tre modalità è buona ma, finito una volta, è difficile che venga voglia di metterlo nuovamente nella console. Il risvolto della medaglia è rappresentato da una grafica che non raggiunge il sei soprattutto in virtù di alcune scelte cromatiche che intaccano l’esperienza e il verdetto che ne consegue. Un sonoro discreto ma poco incisivo chiudono la panoramica che decreta una quasi sufficienza, i puristi del genere lo apprezzeranno certamente più di Puzzle Bobble che, a sola eccezione del grado di celebrità, gli è in tutto inferiore.

    Puyo Pop

    Genere: Puzzle game
    Produttore: SEGA
    Sviluppatore: SEGA
    Distributore: Nokia
    Versione: Pal
    Lingua: Italiano
    Giocatori: 1 - 2 Bluetooth

    VOTO GLOBALE

    5,8

    Grafica: 5,5
    Sonoro: 5,5
    Giocab.: 6
    Long.: 6,5

    IMMAGINE ALLEGATA

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0 replies since 25/4/2007, 20:09   41 views
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