Pandemonium

Recensione completa

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  1. Davidan90
     
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    PRO

    - Ottima grafica
    - Controlli semplici
    - Supporto GPRS

    CONTRO

    - Sonoro pessimo
    - Non è una novità
    - Longevità media

    Capita di sovente che l’attesa per titoli di grandissimo richiamo mediatico, perché blasonati seguiti o ritenuti innovativi, oscuri l’uscita di giochi di grande valore il cui unico difetto è quello di non essere stati sostenuti da un’adeguata campagna pubblicitaria. Correva l’anno 1996, la comunità videoludica fu scossa dalla comparsa di Mario 64 per N64, di Quake per PC e la signorina Lara Croft dettava legge sulla neonata console Sony, proprio quest’ultima fu vittima di una delle ingiustizie di cui sopra e Pandemonium fu solo una breve ventata, un sussulto che pur catturandosi un gruppo di estimatore non riscosse il successo che meritava. La prima reazione saputo che l’originale e non il seguito sarebbe stato convertito per N – gage ha mosso in me un senso di solievo in virtù del fatto che non essendo stato celebre nella sua prima incarnazione molto più vasto è il pubblico che ora può godere di un opera non nuova ma in parte sconosciuta.
    Gli eventi che precedono i fatti che siamo chiamati a vivere ci portano in un mondo fantastico e in particolare nella città di Lyr dove un giullare di nome Fargus dall’ormai traballante carriera e un acrobata, Nikki, stanca della sua professione hanno in comune la passione per la magia e la volontà di partecipare ad un seminario per realizzare il loro sogno. Fatta conoscenza l’uno dell’altra il destino li porta a venire in possesso di un libro di formule magiche, l’inesperienza e la foga li spinge ad evocare una creatura demoniaca e tutto il male che porta con se, da li in poi fu solo il pandemonio…

    Gameplay
    L’avvento della terza dimensione nel mondo dei videogame ha interessato solo graficamente questo prodotto, la sua struttura infatti è quella dei classici platform in cui dovremo destreggiarci tra nemici e piattaforme di ogni tipo sempre legati però a degli immaginari binari. I due personaggi giocabili sono gestiti attraverso dei semplici ma efficaci comandi, con il 5 potremo saltare e Nikki attraverso una seconda pressione dello stesso compierà un ulteriore balzo verso l’alto, Fargus compensa questa mancanza effettuando delle ruote con il 9 grazie alle quali colpire gli avversari, per entrambi il 7 è delegato allo sparo che otterremo catturando gli appositi bonus. Questi sono di varia natura: troviamo la classica fireball ma anche i più innovativi raggi rimpicciolenti e quelli congelanti, con quest’ultimo che permette di ghiacciare e lascia a noi il compito di frantumare definitivamente. A quelli di tipo offensivo si aggiunge lo scudo ma per quanto possano essere tutti ben congegnati la loro disposizione non è studiata in modo particolarmente brillante e di sovente questi potenziamenti non li troveremo dove ci si aspetterebbe, nelle condizioni più critiche.
    Nel corso del gioco affronteremo otto livelli tutti di buona estensione e che presentano grande varietà, il level design è forse uno degli aspetti meglio riusciti perché la diversità delle situazioni impegna costantemente nella ricerca di nuovi approci. Ogni tre stages dovremo sfidare un boss diverso in cui l’uso della materia grigia per capire la tecnica di attacco rende più gratificante il loro incontro. Un buon diversivo è dato dai momenti in cui il nostro alter ego verrà sostituito da una tartaruga e da un drago, il secondo grazie alla possibilità di muoversi liberamente anche sull’asse verticale propone una piacevole variante sul tema. Le difficoltà selezionabili sono quattro ma le differenze si riducono agli slots per le vite a disposizione e per il numero di gioielli che sarà necessario raccogliere per aumentare le stesse.
    Per completare l’avventura saranno necessarie una manciata di ore ma la buona caratterizzazione del duo utilizzabile spinge a raddoppiare il conteggio. Per fortuna però il supporto on – line è presente e molto ben sfruttato, la modalità disponibile riprende lo shadow racing di Tomb Rider, una gara a perdi fiato attraverso i livelli, ma grazie ai controlli molto più semplici e meglio calibrati il risultato è più immediato e godibile. Per chi fosse davvero bravo, sempre con N – gage Arena, i propri migliori tempi sono di dominio pubblico; ancora una volta quindi la Ideaworks 3D convince per il supporto multiplayer via GPRS.

    Grafica
    Il lavoro svolto dal team di grafici della Crystal Dynamics è certamente tra i migliori visti fino ad ora sulla portatile Nokia. Gli ambienti variano dalle foreste ai deserti, dalle caverne fino a delle curiosi navi volanti e sono estremamente credibili, le texture ottimamente dettagliate e la grande quantità di poligoni sempre visualizzati sullo schermo non mina in alcun modo una fluidità costante anche nelle situazioni più animate; la paletta dei colori non è mai stata così varia e le tonalità accese e sgargianti donano uno stile fiabesco e fantastico. Bene anche i personaggi e i nemici che nella loro semplicità non sono mai uguali tra loro e ben si armonizzano con le ambientazioni. Quello che purtroppo dobbiamo riscontrare è che la telecamera, efficace a mostrare i virtuosismi le preziosità tecniche, non è particolarmente comoda perché ha un angolo troppo stretto che ostacola la visuale, spesso capirete all’ultimo della presenza di un nemico o la fine di una pedana, ciò rende inevitabile perdere alcune vite al primo tentativo. Le interfacce e i menu, che solitamente vengono poco curati, sono accattivanti e anche la narrazione, che avviene attraverso del testo visualizzato sul display, è facilmente consultabile.

    Sonoro
    Come ormai da abitudine la colonna sonora e gli effetti in genere sembrano rifiutarsi di entrare in simbiosi con i programmatori a cura delle conversione per le piccole MMC dell N – gage. Certamente la minor capacità di memoria ha escluso un trasferimento fedele del soundtrack originale, purtroppo però la scelta di ripiegamento è stata la totale omissione della musica e la sola comparsa di alcuni effetti sonori che si riducono alle esplosioni di un cannone o il rimbalzo del personaggio su una superficie gommosa. Allo stato attuale delle cose non resta che sperare un sonoro adeguato per le produzioni dedicate e in esclusiva, che non dovrebbero tardare ad arrivare.

    COMMENTO

    Pur non essendo un prodotto originale Pandemonium è un’oasi nel deserto per i possessori dell’N - gage desiderosi di poter giocare a un titolo che come struttura torna alle origini del platform, in cui la semplicità dell’azione e i controlli immediati permettono un divertimento costante e duraturo anche grazie alle molte situazioni diverse che di cui siamo chiamati ad occuparci. Il giudizio tecnico si divide tra la stupenda grafica, che difetta solo per l’eccessiva vicinanza dell’inquadratura e il sonoro davvero deludente. La Eidos quindi centra un altro bersaglio dopo la buona conversione di Tomb Raider confermandosi attivissima sulla neonata console da viaggio.

    Pandemonium

    Genere: Platform
    Produttore: Eidos
    Sviluppatore: Crystal Dynamics
    Distributore: Nokia
    Versione: Pal
    Lingua: Italiano
    Giocatori: 1 - 2 Arena

    VOTO GLOBALE

    6,5

    Grafica: 8
    Sonoro: 4,5
    Giocab.: 7
    Long.: 6,5

    IMMAGINE ALLEGATA

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0 replies since 25/4/2007, 20:03   117 views
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