The Legend of Zelda: Ocarina of Time

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  1. aurelio92
     
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    L'epica avventura di Link
    La punta di diamante della saga di Zelda rivive sulla Virtual Console.
    Super Mario 64 non aveva tradito le aspettative e Nintendo era riuscita a creare un capolavoro: l'idraulico baffuto non aveva sofferto per nulla il passaggio dalle due alle tre dimensioni, al contrario di tanti vascelli che si erano infranti contro gli scogli del 3D.
    Viste queste premesse, come poteva la saga di Zelda fare un tonfo nell'acqua e fallire il primo approccio con la grafica poligonale? Nel dicembre del 1998 The Legend of Zelda: Ocarina of Time fece la sua comparsa nei negozi su Nintendo 64 e fu una splendida strenna natalizia, probabilmente il miglior regalo da trovare sotto l'albero per qualsiasi appassionato di videogiochi che si rispetti.


    IL TEMPO PASSA...
    Ci sono due elementi che rendono The Legend of Zelda: Ocarina of Time un'esperienza unica nel suo genere, due colonne portanti dell'intera struttura di gioco: la musica e il tempo. La prima sottolinea i punti salienti della splendida trama grazie alla perfetta colonna sonora di Koji Kondo, un compositore di cui potremmo tessere infinite lodi; tutti i personaggi del gioco sono legati alle sette note e anche Link che può suonarle tramite la sua ocarina. Il piccolo strumento si rivela fondamentale, perché tramite le canzoni è possibile passare dal giorno alla notte senza attendere lo scorrere del tempo, creare dei temporali oppure teletrasportarsi da un punto all'altro della vasta Hyrule, la terra dove si svolge la magica avventura di Nintendo.

    Il tempo è una caratteristica fondamentale dell'avventura, che si dipana nell'arco di sette anni ponendoci di fronte a un universo sempre coerente fra il Link bambino e quello cresciuto. Ogni azione compiuta nell'infanzia del protagonista ha ripercussioni sul mondo che affronterà da adulto e questo spinge il giocatore a dover ragionare in continuazione: un dungeon non accessibile dal giovane eroe evidentemente andrà affrontato dalla sua controparte più cresciuta, giusto per far un esempio.


    ... MA NON PER TUTTI!
    Ciò che rende The Legend of Zelda: Ocarina of Time uno dei giochi più importanti di tutti i tempi è l'eredità che ha lasciato, le innovazioni di design che tutt'oggi vengono utilizzate da gran parte dei titoli a tre dimensioni. Impossibile non citare lo Z-Targeting, un sistema di puntamento che permette di focalizzare l'attenzione su elementi tridimensionali, siano nemici o oggetti, in modo da non perderli mai di vista; un concept che praticamente tutti i giochi moderni hanno copiato di sana pianta. Possiamo tranquillamente affermare che The Legend of Zelda: Ocarina of Time ha creato un terremoto nel mondo dei videogiochi pari, se non addirittura superiore, a quello sconquasso che Super Mario 64 ha creato nel mondo dei platform.

    L'avventura è semplicemente superlativa: la trama è splendida, il design dei dungeon è da 110 e lode con bacio accademico, senza mai alcuna minima sbavatura, e la presenza di moltissime missioni secondarie rende il completamento di The Legend of Zelda: Ocarina of Time una sorta di vera e propria impresa. Siamo senza ombra di dubbio di fronte a quello che è il miglior capitolo della saga di casa Nintendo e al cospetto di quello che è ancora il principe degli adventure, un titolo superlativo che ancora oggi viene preso a ispirazione da molti game-designer.

    L'unico aspetto che sembra un po' invecchiato nel suo arrivo sulla Virtual Console di Wii è quello tecnico, che mostra alcune rughe piuttosto vistose: il frame-rate in particolare potrebbe infastidire i giocatori moderni, avvezzi a fluidità da sessanta fotogrammi al secondo, e ci vuole qualche minuto per abituarsi. Le texture, inoltre, oggi appaiono quasi slavate, come se fossero state stese malamente sui poligoni. Si tratta comunque di inezie: scartare The Legend of Zelda: Ocarina of Time per alcune incertezze di origine tecnica (non dimentichiamoci che stiamo parlando di un titolo di quasi dieci anni fa) sarebbe un'idiozia. Chi non ha mai giocato all'avventura di Nintendo deve rimediare, è una sorta di imperativo: questa volta non sono ammesse scuse di nessun tipo.
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  2. anter96
     
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    cio!!!!!
     
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1 replies since 8/4/2007, 14:09   439 views
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