[Recensione PS3] Rainbow Six: Vegas

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  1. Darkman-92™
     
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    la squadra Rainbow arriva su PS3

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    PRO

    - ottima realizzazione dell’azione tattica
    - gestione della squadra semplice e appagante
    - multiplayer online massiccio

    CONTRO

    - sistema di scelta della partita online migliorabile
    - alcune imperfezioni grafiche

    [ps3] Tom Clancy’s Rainbow Six Vegas, dopo svariati mesi di ritardo, ha finalmente fatto la propria comparsa anche sulla console next-gen di casa Sony. Sarà in grado il titolo in questione, di soddisfare l’appetito di sparatutto tattici dei possessori di PlayStation 3?

    Benvenuti a Las Vegas
    Nel gioco impersoneremo Logan Keller, capo della squadra speciale Rainbow, una task force multinazionale formata da esperti di antiterrorismo provenienti da tutto il mondo.
    Accompagnato da altri due membri della squadra, durante il primo capitolo del gioco Logan è sulle tracce della terrorista internazionale Irena Morales nella cittadella messicana di San Joshua del Mosquiera, ma si troverà costretto a fronteggiare una minaccia ben più grave di quanto potesse immaginare.
    Nel corso di una trama non proprio al culmine dell’originalità (i terroristi sudamericani sono diventati ormai la nemesi per antonomasia nei giochi targati Tom Clancy), Keller dovrà sventare nel corso di un’unica notte vari attacchi terroristici in alcuni dei più prestigiosi casinò di Las Vegas, aiutato dalla propria squadra e dalle preziose informazioni di Joanna Torres, che si manterrà sempre in contatto con lui.

    Azione tattica per tutti i gusti
    Come menzionato in precedenza, il titolo rientra nella categoria degli sparatutto tattici in prima persona. Ciò significa che l’approccio “avanza e spara” non è decisamente il migliore da adottare, ma è da preferirsi uno stile di gioco più ponderato, nel quale le decisioni prese prima di premere il grilletto si rivelano molto più importanti degli scontri a fuoco veri e propri.
    Oltre al controllo della squadra, di cui parleremo in seguito, anche il controllo in prima persona di Keller è stato realizzato per permettere al meglio di esprimere lo spirito tattico del gioco. É presente infatti un ottimo sistema di coperture, che premendo il tasto L1 ci permetterà di posizionarci con le spalle contro la superficie più vicina, sia essa un muro o un oggetto abbastanza grande da poterci fornire copertura; in queste situazioni, la visuale passerà dalla prima alla terza persona, rendendoci in grado di guardare e valutare la situazione alle nostre spalle, prima di prendere decisioni sul da farsi. In questa posizione, inoltre, è possibile anche fare fuoco sul nemico, anche se, ovviamente, la precisione ne risentirà.

    Con un sistema di controlli molto ben realizzato, potremo scegliere l’arsenale e l’equipaggiamento adatto in un batter d’occhio. Ogni categoria di equipaggiamento (armi, oggetti, visori) è associata ad un diverso tasto, e tenendolo premuto si aprirà un pratico menu che ci permetterà di scegliere la nostra dotazione.
    Le armi a nostra disposizione, che sceglieremo all’inizio di ogni capitolo o in opportuni punti del gioco, sono divise in sei categorie: Pistole, Mitragliatori, Mitragliatrici leggere, Fucili d’assalto, Fucili di precisione e Fucili a pompa; ognuna di esse è inoltre personalizzabile in alcune caratteristiche, come ad esempio il mirino (telescopico, laser, ecc..), il silenziatore o la capienza del caricatore. Tenendo premuto il tasto Quadrato, potremo accedere al menu dell’arma attualmente equipaggiata, per montare o rimuovere il silenziatore, se disponibile, e per scegliere il rateo di fuoco più adatto (Automatico, Raffica o Colpo singolo).
    Anche gli oggetti in dotazione possono essere equipaggiati negli stessi punti delle armi, e potremo avere a nostra disposizione Granate a frammentazione, Fumogene o Incendiarie, oltre a Flashbang, Cariche da breccia ed esplosivo C4.
    Per sopravvivere in ogni condizione di illuminazione, o presenza di granate fumogene, saremo dotati di due diversi tipi di visore, rispettivamente Notturno e Termico, che saranno selezionabili tenendo premuto il tasto Cerchio, e attivabili con la singola pressione di quest’ultimo.

    L’unione fa la forza
    Una delle caratteristiche meglio riuscite del gioco è sicuramente la gestione della squadra, composta da altri due membri del team Rainbow.
    Con la semplice pressione del tasto X, impartiremo ai nostri sottoposti l’ordine di muoversi verso la locazione in cui stiamo volgendo lo sguardo. I due Rainbow si sposteranno quindi in quel punto, assumendo la posizione più sicura possibile, nascondendosi quindi dietro agli angoli o gli oggetti presenti. Con la freccia verso il basso del D-pad, potremo ordinare loro di radunarsi e seguirci o di mantenere la posizione attuale.
    Premendo un tasto potremo cambiare le regole di ingaggio: in modalità Infiltrazione, i nostri compagni si muoveranno furtivamente, sparando solo per rispondere al fuoco nemico, mentre in modalità Assalto elimineranno ogni minaccia individuata.
    Premendo il tasto X in determinate occasioni impartiremo ordini contestuali, come ad esempio curare un compagno ferito, piazzare esplosivi, o hackerare una postazione informatica.
    Ordinando ai nostri compagni di muoversi verso una fune, potremo in seguito dare loro l’ordine di irrompere da una finestra; un approccio molto utile per ripulire le stanze dai nemici, magari entrando da due punti diversi.
    Uno degli ordini più utili che potremo impartire sarà quello di muovere verso una porta. In questa occasione, a seconda delle regole di ingaggio selezionate, comparirà un semplice menu con le azioni che i nostri compagni saranno in grado di eseguire, oltre al “semplice” aprire e liberare la stanza: piazzare una carica sulla porta, aprire e lanciare una granata per la modalità Assalto; gettare un fumogeno o una flashbang all’interno prima di liberare se la modalità selezionata è Infiltrazione.
    L’Intelligenza artificiale dei Rainbow è notevole, e rende i due soldati delle macchine da guerra pressoché perfette, se impartiremo loro le giuste direttive; l’ordine “aprire e liberare”, una volta eseguito, ci garantirà l’assenza totale di nemici all’interno di una stanza, ovviamente in normali condizioni di posizione e fattore sorpresa.
    Un’ultima ed utile risorsa della squadra è rappresentata dalla Microcamera, attivabile premendo il tasto X nei pressi della soglia di una porta. Una volta attivata, la Microcamera sarà posizionata all’interno di una stanza, permettendoci così di scorgere l’eventuale presenza nemica al suo interno e pianificare in modo adeguato le prossime mosse. La modalità di controllo di default della Microcamera è il sensore di movimento del controller SIXAXIS, che richiede un po’ di pratica vista la precisione non assoluta, ma risulta comunque un piacevole utilizzo del controller di PlayStation 3. In questa modalità si rivela fondamentale la possibilità di impostare le priorità dei bersagli (eseguibile premendo in ogni momento il tasto L2 una volta inquadrato il nemico), che ci consentirà di notificare ai nostri compagni i due nemici da eliminare per primi; un’operazione quasi indispensabile nelle situazioni più delicate, ad esempio in presenza di ostaggi minacciati.

    Occhi ed orecchie ben aperti
    Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, la versione PlayStation 3 di Rainbow Six Vegas è simile alla versione Xbox 360, anche per quanto riguarda il frame rate, stabile anche durante le sequenze più concitate. È però doveroso notare un difetto della versione PlayStation 3 del titolo, che mostra alcune textures non ben definite se osservate da vicino.
    Gli ambienti sono molto dettagliati ed interattivi, e le animazioni dei nemici o dei nostri personaggi sono impeccabili, ed i vari Casino sono contraddistinti il più possibile fra di loro da uno stile sempre diverso.

    Il comparto audio è di buon livello, le musiche adempiono il proprio compito di immergere il giocatore nella trama del gioco, ed i suoni delle varie armi sono alquanto realistici.
    Il doppiaggio, completamente in italiano, è tutto sommato buono, ma sarebbe stata gradita un’opzione per visualizzare i sottotitoli dei dialoghi, che a volte vengono coperti da esplosioni e sparatorie.

    Tattiche di gruppo
    La longevità della modalità per giocatore singolo non è molto elevata, ma risulta comunque adeguata, dato che sarebbe stato ripetitivo inserire ulteriori Casino da liberare nella trama.

    In ogni caso, il gioco mette a disposizione una massiccia modalità multigiocatore, con cui divertirsi in partite cooperative (possibili anche in multiplayer offline) o competitive.
    La prima operazione da eseguire per cimentarsi nell’online di Rainbow Six Vegas è la creazione del proprio alter ego digitale, utilizzando il sistema Persistent Elite Creation (P.E.C.). Potremo personalizzare il nostro personaggio nell’aspetto estetico e nell’equipaggiamento. Vincendo o perdendo le partite, acquisiremo esperienza per migliorarne la dotazione, sbloccando nuovi equipaggiamenti; potremo ad esempio fargli indossare un’armatura pesante, che offrirà maggiore protezione, ma ne limiterà l’agilità degli spostamenti. Un’opzione alquanto utile è la possibilità di scegliere un prefisso al nostro nome (tag), per contrassegnare ad esempio l’appartenenza ad un gruppo o un clan senza dover modificare permanentemente il nostro ID.

    Le modalità competitive offerte dal gioco sono ben otto, e supportano fino ad un massimo di 14 giocatori: Attacco e difesa, Tiratore a squadre, Sopravvivenza a squadre, Recupero, Sopravvivenza, Tiratore scelto, Assassinio e Conquista totale; per i giocatori che volessero cimentarsi in partite cooperative, è invece possibile affrontare un capitolo della trama insieme ad altri tre giocatori, oppure affrontare missioni singole nella modalità Caccia ai terroristi.
    Questa versione del titolo comprende i contenuti dei due pacchetti scaricabili “Black Pack” e “Red Pack” disponibili su Xbox Live per la versione Xbox 360, offrendo da subito un elevato numero di mappe.
    Purtroppo, manca un sistema di lobby ben strutturato: anche selezionando l’opzione Partita personalizzata, non otterremo la lista completa delle partite cercate secondo un determinato criterio, ma entreremo nella prima partita disponibile della modalità selezionata; può così capitare di entrare in una partita della durata di 20 minuti appena iniziata, e ovviamente saremo costretti a cercarne un’altra, onde evitare di attenderne la fine.
    È possibile visualizzare i propri trofei, il proprio grado e le classifiche dei giocatori. Inoltre è presente, sotto la voce Comunità, la lista degli amici della propria console, nella quale è possibile visualizzare gli amici online, lo scambio di messaggi e di inviti alle partite del gioco.

    Le partite si svolgono senza lag o evidenti problemi di connessione, ma in alcune occasioni si sono verificati alcuni problemi con la chat vocale, durante i quali le voci degli altri giocatori si sentono a scatti.

    Commento finale
    Rainbow Six Vegas, anche a mesi di distanza dalla prima uscita, è ancora in grado di regalare numerose ore di divertimento, sia nell’appagante modalità per giocatore singolo, che nella praticamente infinita modalità online.
    Nella versione Ps3 sono presenti alcuni lievi difetti grafici che tuttavia non intaccano la qualità del titolo, mentre più influente è la mancanza di un sistema di lobby per la scelta delle partite online.
    In ogni caso, Vegas è consigliatissimo ad ogni amante di FPS tattici che se lo fosse lasciato sfuggire nelle release precedenti.

    Rainbow Six: Vegas


    Genere: Sparatutto
    Produttore: Ubisoft
    Sviluppatore: Ubisoft Montreal
    Versione: Europea
    Lingua: Italiano
    Giocatori: 1-14

    VOTO GLOBALE

    8,3

    Grafica: 7,5
    Sonoro: 8
    Giocab.: 8,5
    Long.: 8,5
     
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