[Recensione XBOX] Rainbow Six 3

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Darkman-92™
     
    .

    User deleted


    image


    PRO

    - Grande atmosfera
    - Supporto a Xbox Live
    - Comparto tecnico all'altezza
    - Estremamente longevo in multiplayer

    CONTRO

    - IA non sempre perfetta
    - Comandi vocali non semplicissimi da usare


    [Xbox] Non v’è dubbio che Tom Clancy, americano di nascita e di cuore, sia considerato un maestro nella realizzazione di romanzi trattanti la fantapolitica statunitense, con annessi e connessi gli innumerevoli episodi terroristici pronti a decretare la fine del mondo da un momento all’altro. Ed è altrettanto certo che le tre saghe videoludiche (Rainbow Six, Ghost Recon e Splinter Cell) partorite dalle menti di Ubi Soft ed ispirate ai sopraccitati libri di mister Tom rappresentino alcuni tra i capi saldi dei titoli d’azione contemporanei.
    Non di soli sparatutto si vive, d’altronde. Ogni tanto, per fortuna, prima di agire bisogna anche riflettere, rendersi conto del fatto che il minimo errore può causare il fallimento della missione in corso. Rainbow Six 3, ultima creazione di Ubi Soft, si propone di portarci all’interno di tutto questo, in un mix di tensione, adrenalina e voglia di evitare l’ennesima crisi mondiale. Riusciremo a farci coinvolgere?

    Uno sguardo alla trama
    E’ l’anno 2007 e gli Stati Uniti si sono ritrovati alle prese con una crisi petrolifera di grosse proporzioni. Gli interessi americani sono divenuti vittima di atti terroristici, arrivando a rivestire il ruolo di bersaglio fisso, al pari del Venezuela (che, fino a poco prima, era l’unico Paese membro dell’OPEC che fornisse oro nero agli statunitensi). A Caracas scoppia la rivolta e si scatena il caos.
    Spetterà naturalmente a noi (o meglio, a lui, Domingo “Ding” Chavez) sistemare le cose e mettere a tacere le forze terroristiche.

    Gameplay
    La versione Xbox di Rainbow Six 3 è stata totalmente rifatta da zero al fine di garantire un’esperienza che fosse degna di tale nome anche su console: di conseguenza, il sistema di controllo ha subito grandi cambiamenti, risultando, in definitiva, davvero immediato e di semplicissimo apprendimento, adeguandosi magnificamente alle specifiche del D-Pad.
    Una notevole rivoluzione è stata apportata con l’introduzione del comando “Zulu”, il quale permette di coordinare delle azioni sincronizzate, rendendo così possibile l’entrata in una data stanza di due nuclei di soldati (precisamente, il nostro personaggio da una parte e quelli controllati dalla CPU dall’altra) contemporaneamente. Da veri professionisti!
    Come già accennato in sede di anteprima, nel gioco noi controlliamo il solo Domingo Chavez, il militare più temibile dell’intera squadra Rainbow; dobbiamo, pertanto, impartire degli ordini ben precisi ai nostri compagni. Con il pulsante “Azione” (A) possiamo indicare ai membri del team un luogo verso il quale spostarsi oppure abbiamo la possibilità di far comparire un menù radiale che comprende differenti opzioni relativamente al gesto che chiediamo sia compiuto (l’apertura di una porta, la disattivazione di una bomba, eccetera).
    Possiamo altresì utilizzare il microfono per dare degli ordini vocali ai soldati della squadra: per farlo è però necessario pronunciare in maniera corretta delle parole in lingua inglese (“move”, “regroup”, “go”, eccetera) e c’è da segnalare, inoltre, che non sempre veniamo “ascoltati” in modo preciso, dato che più di qualche volta la nostra voce non viene trasmessa accuratamente e ci tocca dunque ripetere le consegne. Sicuramente quanto riscontrato è non poco fastidioso, ma fortunatamente tramite gamepad i comandi si dispensano che è un piacere e consentono di pianificare alla grande lo svolgimento della missione.
    A proposito di missioni: gli obiettivi che ci vengono assegnati (forse è scontato, ma bisogna comunque dirlo) variano dalla neutralizzazione dei terroristi alla messa in salvo di un certo numero di ostaggi, evitando - chiaramente - che Domingo muoia, pena la comparsa della fatidica scritta "Game Over".
    Quanto all’arsenale a nostra disposizione, esso non delude grazie alla presenza di trenta armi differenti – realmente usate dall’esercito americano – dalle granate a frammentazione, al fucile da cecchino, all’AK-47… ce n’è davvero per tutti i gusti.
    L’IA dei nemici è generalmente più che buona e sa raggiungere picchi di eccellenza, ma è ugualmente innegabile che in alcuni momenti si rivela un tantino deludente, dimostrandosi, in definitiva, altalenante. Se infatti potrà succederci di essere cecchinati dalla grande distanza in diversi episodi, allo stesso modo ci capiterà di trovare certi soldati immobili, in attesa di non si sa quale input, ed inevitabilmente ciò ci renderà tutto più semplice. I compagni della Rainbow invece sanno il fatto loro, anche se ogni tanto si fanno sorprendere dal nemico un po’ troppo stoltamente.

    Xbox Live
    Oltre all’opzione multigiocatore in System Link, Rainbow Six 3 prevede l’implementazione di una modalità multiplayer online. Sono contemplate cinque differenti tipi di partita, ivi inclusi la campagna (questa volta da vivere ovviamente con un amico) e gli scenari personalizzati (disponibili anche in single player). Ci si può scontrare anche nei vari Tiratore, Sopravvivenza, Sopravvivenza a Squadre e Caccia ai Terroristi; sono ben sedici gli utenti che possono incontrarsi contemporaneamente.
    Se giocato online, Rainbow Six 3 è semplicemente imperdibile: pur facendo un utilizzo intensivo del microfono, non si avverte praticamente mai il lag e l’esperienza di gioco ne guadagna assai; staccarsi dallo schermo è veramente difficile!
    Da dire poi che sono già disponibili i primi contenuti scaricabili (si tratta, forse già lo sapete, della mappa Garage, nella quale possono sfidarsi fino a dieci giocatori).

    Tecnica
    Dal punto di vista grafico, Rainbow Six 3 mostra un engine ben strutturato, che non nasconde alcune chicche degne di nota. Si citino, ad esempio, l’oscillazione delle ragnatele e delle tende al nostro passaggio ed i maestosi giochi di luce ed ombra (tutti ricordiamo quanto Splinter Cell riuscì a stupirci in tal senso). Di buona fattura le texture, nonostante appaiano, a tratti, leggermente sfuocate; per notarlo è tuttavia necessario avvicinarsi parecchio alle varie superfici. Le animazioni dei modelli tridimensionali evidenziano poi un pregevole lavoro svolto dai programmatori; in più, la tecnica del “Rag-Doll” ha permesso di riprodurre perfettamente le conseguenze causate da un proiettile conficcatosi nelle gambe piuttosto che in mezzo al torace, ricreando fedelmente pure la caduta a terra di un corpo.
    Apprezzabili il visore termico e quello notturno, capaci entrambi di immedesimare il giocatore nei panni di Chavez e di farlo sentire veramente parte della squadra Rainbow. Il frame rate, dal canto suo, si mantiene costantemente sulla soglia dei 30 fps e non dimostra incertezze.
    Il sonoro è un altro aspetto davvero ben riuscito: Bill Brown si conferma un artista di talento, le sue musiche trasmettono la giusta carica e si caratterizzano per l’essere estremamente adatte ad accompagnare un titolo come questo. Anche i suoni ambientali, com’è tipico di Ubi Soft, si distinguono molto positivamente. Piacevoli i dialoghi dei soldati (completamente in italiano).

    Longevità
    Se un gioco è bello (mi si conceda questa frase fatta) si fa giocare. Punto e basta. Rainbow Six 3 non fa eccezione: con quattordici mappe single player sa farsi apprezzare offline, e con un numero via via crescente di livelli multiplayer (grazie Xbox Live) si fa e si farà amare sempre più online. Pressoché infinito.

    Commento finale
    Una grande saga esordisce nel miglior modo possibile su Xbox, con un titolo che mostra una grafica al passo coi tempi ed una giocabilità solida; per merito del supporto a Xbox Live, poi, Rainbow Six 3 può essere considerato praticamente infinito, interminabile, oltre che dotato di un esagerato livello di coinvolgimento.
    Passino pure un'IA non sempre da dieci e lode ed una qualche incertezza nei comandi vocali: ci troviamo di fronte ad un videogioco complesso ed appassionante, che, di fatto, rappresenta lo stato dell'arte dei giochi di guerra (al terrorismo, in questo caso) su console.
    L’ennesima trasposizione videoludica di un romanzo scritto dall’inoppugnabile genio della fantapolitica, Tom Clancy, ha visto la luce. E lo ha fatto in grande stile.

    Rainbow Six 3


    Genere: Sparatutto
    Produttore: Ubi Soft
    Sviluppatore: Ubi Soft Montreal
    Distributore: Ubi Soft Italia
    Versione: PAL
    Lingua: Italiano
    Giocatori: 1-16 (System Link; Xbox Live)

    VOTO GLOBALE

    8,7

    Grafica: 9
    Sonoro: 9
    Giocab.: 8
    Long.: 9
     
    .
0 replies since 18/8/2008, 18:47   70 views
  Share  
.