Darksiders: Wrath of War

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  1. Darkman-92™
     
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    [E3 2008] L'apocalisse a fumetti
    L'action-GDR di Joe Madureira è in gran forma a Los Angeles.


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    "Hi, I'm Joe", il signor Madureira ci stringe la mano e ci sentiamo, oggettivamente, un po' a disagio a parlare di videogiochi con un'icona del fumetto a stelle e strisce, un artista considerato tra i più influenti, verso la fine del secolo scorso, nel definire l'aspetto dei moderni supereroi, adesso in cerca di nuovi stimoli all'interno di un'industria più giovane e meno "svezzata" di quella in cui ha lavorato per anni.
    C'è da dire che Madureira ha un atteggiamento incredibilmente umile che, condito dalla simpatia degli altri ragazzi di Vigil Games, ci mette subito a nostro agio e non abbiamo difficoltà a concentrarci sulla demo di Darksiders che uno degli sviluppatori sta giocando davanti ai nostri occhi in versione Xbox 360; il gioco è esteticamente molto interessante e non solo per lo stile, com'è ovvio, ma anche per una componente tecnica tutt'altro che dimessa, che non lascia per nulla trasparire il fatto che si tratti di un motore grafico "fatto in casa" da un team a dir poco minuscolo.
    Se vi fossero sfuggiti gli ottimi video-diari di sviluppo di Vigil Games, vi ricordiamo che il protagonista è nientemeno che un cavaliere dell'Apocalisse, particolarmente arrabbiato per via del fatto che lui e i suoi "colleghi" hanno distrutto la Terra per sbaglio; compito del giocatore è guidarlo lungo un'avventura a base di angeli e demoni in modo che il cavaliere soddisfi la sua voglia di vendetta... e magari rimetta anche un po' di ordine tra paradiso e inferno.

    UN CAVALIERE UN PO' ARRABBIATO

    Un elemento che ci ha da subito incuriosito, di Darksiders, sin dai primi annunci, è l'ambientazione fantasy originale e non "derivativa" che mischia elementi del nostro mondo a quelli classici dei giochi di ruolo e frulla tutto in un minestrone dal sapore biblico che inizialmente disorienta un po' la nostra bussola di videogiocatori; anche perché poi, andando a indagare sulla meccanica di gioco, scopriamo di trovarci in pratica di fronte a un articolato omaggio alla serie di Zelda, la qual cosa non è facilmente deducibile proprio per via dello stile supereroistico del personaggio principale, un po' troppo "pompato" per avere qualcosa a che fare che il piccolo Link di casa Nintendo.
    L'ispirazione all'Action-GDR di Miyamoto ci viene motivata innanzitutto con la gran penuria, sul mercato, di appartenenti a questo genere, probabilmente perché adesso sono giochi come World of Warcraft ad aver raccolto, con evidente profitto, quell'eredità. Del resto, Darksiders non contiene alcuna modalità multiplayer e conta sulla sua trama affascinante, e speriamo ricca di colpi di scena, per intrattenere il giocatore nel corso di una quindicina buona di ore di gioco.

    CLASSICO E MODERNO

    La struttura del gioco è abbastanza classica: troviamo una città in superfice che fa da hub, all'interno della quale è possibile entrare in contatto con dei mercanti, acquistare nuovi equipaggiamenti, potenziare le proprie abilità e dirigersi verso una serie di zone a partire dalle quali intraprendere le missioni nei dungeon. Il mondo è aperto all'esplorazione ma, proprio come in Zelda, non è possibile accedere a determinate zone senza essere entrati in possesso di una determinata arma o abilità.
    All'interno dei dungeon il gameplay è focalizzato sui combattimenti, molto spettacolari come si conviene a un gioco d'azione moderno ma senza aspirazioni a rivoluzionare il genere: abbiamo apprezzato, in particolare, l'assenza degli odiosi quick time event che sembrano ormai obbligatori per l'eliminazione di qualunque boss di fine livello negli action adventure usciti più di recente. Non mancheranno, in puro stile zeldiano, i puzzle da risolvere, via via sempre più complessi, e da quanto abbiamo potuto osservare sono presenti anche moderate sezioni platform.
     
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0 replies since 17/7/2008, 12:52   460 views
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