Fracture - Provato

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  1. Darth Darkness
     
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    Fracture - Provato
    Vi stanno sparando addosso. Che fate? Vi nascondete o create dal nulla una bella montagnola per evitare i colpi nemici?



    Fracture sarà disponibile per PlayStation 3 e Xbox 360.
    La versione provata è quella per Xbox 360.
    La storia è semplice, in un futuro lontano, ma che getta lunghe ombre sul nostro presente, il surriscaldamento globale ha portato a una guerra civile negli Stati Uniti, ora comodamente divisi dalle acque del polo nord sciolte in due blocchi, uno Atlantico e uno del Pacifico. Il primo ha privilegiato lo studio dello sviluppo della cibernetica sull'uomo, il secondo invece quello della genetica. Era inevitabile che il conflitto scoppiasse, il premio è il dominio su quello che rimane degli Stati Uniti d'America. Le truppe del Pacifico sono quindi super soldati geneticamente modificati, quelle dell'Atlantico invece hanno in dote una serie di armi derivate dagli strumenti utilizzati per limitare le massiccie inondazioni, per questo possono manipolare a piacimento il terreno.

    Andiamo in collina o in montagna?
    La prova del titolo non è stata molto generosa nel mostrare tutto il gameplay, la varietà delle ambientazioni e le modalità di gioco, ma grazie a un esaustivo tutorial e a una piccola porzione di livello ambientato in un complesso carcerario, è stato possibile vedere nel dettaglio tutte le armi a disposizione del giocatore e soprattutto l'utilizzo delle stesse in combinazione con il terreno. Quest'ultimo è il vero fulcro del gioco e la sua manipolazione è il pane quotidiano del titolo; molto banalmente possiamo dire che gli scontri, ma anche piccoli puzzle e le dinamiche esplorative, ruotano intorno a creare montagnole e avvallamenti. La prova è stata effettuata su Xbox 360, di default quindi le due abilità base avvengono tramite la pressione dei due bumper dorsali LB e RB, grazie all'entrencher, questo il nome dell'arma, che ci permette di creare voragini nel terreno o cumuli sempre più alti. Questo aggeggio può essere usato in molti modi. Oltre a creare semplici trincee o ripari contro il fuoco nemico, ci viene comodo per moltre altre situazioni. C'è un muro che ci blocca? Ci passiamo sotto o lo scavalchiamo? Quella piattaforma è troppo in alto, come ci arriviamo? Saltiamo e creiamo una montagnola, rinverdendo gli antichi fasti del rocket jump di molti FPS. Un nemico troppo intraprendente ci ha preso di mira? Cosa c'è di meglio di sbalzarlo in aria o fargli perdere l'equilibrio togliendogli la terra sotto i piedi? Inoltre l'entrencher serve anche per risolvere alcuni piccoli puzzle, roba minimale, ma sentendo le parole degli sviluppatori fondamentali in alcuni frangenti per variare il percorso da affrontare nel livello. Le altre armi, molte e piuttosto varie, hanno tutte come denominatore comune lo stravolgimento del terreno. Oltre al classico fucile d'assalto abbiamo provato diversi tipi di granate, fucili da cecchino e lanciarazzi.
    Le granate hanno diversi tipidi utilizzo: le semplici subsoniche e tettoniche creano depressioni e piccole montagnole, mentre il vero fiore all'occhiello sono le spike e le vortex.
    Le prime fanno sorgere dalla terra delle colonne, utili quindi per raggiungere zone in alto o come mostrato nella demo, per evitare alcuni nemici simili a ragni che spuntavano fuori all'improvviso dal terreno in un modo del tutto simile a quanto visto nel film Tremors.
    Proprio questi venivano fatti fuori portandoli all'aperto, mediante granate tettoniche o entrencher. Le vortex invece hanno la coreografica funzione di creare una sorta di vortice, facendo roteare in aria tutto e tutti per poi esplodere scagliando in giro i malcapitati; utile quindi in situazioni affollate o dove semplicemnete non è possibile utilizzare le abilità di deformazione del suolo. A completare l'arsenale un comodo fucile da cecchino, un bazooka capace di lanciare un missile che invece di viaggiare in aria segue il suo bersaglio sottoterra, e una sorta di lancia granate detonabili a distanza, ideale per agguati o per demolire strutture al sicuro da sguardi indiscreti. Molto interessante il fucile ALM-37, capace di congelare all'istante l'avversario, ma con l'utilissima funzione di congelare il terreno e renderlo praticamente impermabile alle modifiche degli avversari, creando quindi una copertura perfetta.

    Tutina attillata o armatura rosso fuoco?
    Le tre ambientazioni mostrate, più simili ad arene in cui girare liberamente che a livelli strutturati in percorsi e passaggi obbligati, hanno denunciato una buona costruzione poligonale, piena di strutture distruttibili, come interi palazzi, torri e cisterne, e un livello di dettaglio piuttosto buono, che, anche se non faceva gridare al miracolo cosmetico, si è fatto apprezzare per un ricorrente uso del bump mapping e per i molti effetti speciali al seguito dell'uso intensivo delle armi. I tre livelli, l'arena tutorial, le carceri e la struttura scientifica battuta dalla pioggia (quest'ultima solo visionata però), sono tutte caratterizzati da un design generale che riprende a piene mani dall'abc della fantascienza di questi anni: tubi fluorescenti, console accese, strutture futuristiche e multicolori. Scelte cromatiche e concettuali decisamente "medie" quindi: nulla di particolarmente ispirato, ma estremamente funzionale al setting del gioco. Stessa cosa si può dire per il look del personaggio principale, Jet Brody, e per gli avversari. Benchè dotato di animazioni discrete e di buon dettaglio, l'esoscheletro rosso pieno di lucine blu è decisamente un pugno su un occhio. I nemici geneticamente modificati soffrono lo stesso problema del protagonista, chiusi nelle loro tutine attillate, hanno il pregio però di muoversi in copertura con un certo criterio, di rispondere al fuoco piuttosto veementemente, ma soprattutto di essere ben congegnati, visto che la maggior parte di essi devono essere colpiti in zone specifiche del corpo per mandarli al creatore. La prova è stata solo un assaggio delle potenzialità del gioco. Il tutorial e la piccola parte nelle carceri non possono essere un test probante per tentare di dare un giudizio di massima sul gameplay, ma per quel poco che è stato giocato, l'impressione è che il titolo LucasArts sia concettualmente assimilabile a uno sparatutto frenetico e veloce, in cui conta molto di più la prontezza di riflessi che l'acume tattico per risolvere le situazioni più spinose, visto che inoltre non è presente un sistema di coperture vero e proprio. Nulla è stato detto sul versante multiplayer, si è accennato alla presenza delle modalità canoniche più alcune espressamente realizzate per sfruttare le peculiarità fisiche del gioco. Fino a un massimo di dodici giocatori potranno sfidarsi in rete, impersonando entrambe le fazioni, avendo a disposizione sia per gli occidentali che per gli atlantici, le stesse armi, questo ovviamente per ragioni di bilanciamento. E' facile quindi immaginare una sarabanda incontrollabile di montagne che nascono dal nulla, di buche improvvise e di gente in tenuta sgargiante intenta a spiccare balzi incredibili! Dopo l'estate su Xbox 360 e PlayStation 3, sarà possibile verificare se quello che è stato mostrato in questa piccola prova troverà una forma compiuta, se insomma la deformazione del terreno vada oltre il suo accattivante quanto coreografico effetto.

    Fonte: www.multiplayer.it
     
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0 replies since 2/6/2008, 19:43   67 views
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