[Super Nintendo] Mortal Kombat II

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  1. Dark Gandalf V
     
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    CONSOLE: Super Nintendo
    GENERE: Beat'em up
    SOFTWARE HOUSE: Acclaim
    ANNO DI PRODUZIONE: 1994
    GIOCATORI: 1-2
    LINGUA: Inglese


    La conversione per Snes del poderoso coin-op di Mortal Kombat II sembrava una impresa disperata, viste le differenze apparentemente incolmabili tra le specifiche tecniche dei due hardware. Eppure Acclaim riuscì nell’impresa in pieno 1994, regalando ai fan della serie e a tutti gli amanti dei picchiaduro una conversione prodigiosa, in grado di stipare in una misera cartuccia da 24MBit l’incredibile mole di bitmap e suoni inclusa nel software originale e di mantenerne in gran parte inalterata l’opulenza audiovisiva.

    Le digitalizzazioni dei lottatori raggiunsero in MKII nuovi livelli di accuratezza, rispettando con un realismo quasi fotorealistico le fattezze degli attori in carne ed ossa che si prestarono come modelli di riferimento in varie sessioni di motion capture; gli scenari gotico-apocalittici dalla forte carica evocativa (come non ricordare l’inquietante “Living Forest” o la corrosiva “Dead Pool”) completavano un impatto estetico per l’epoca sbalorditivo, fattore che amplificava l’intima essenza del titolo: la violenza. Ogni calcio volante, ogni uppercut o semplice pugno generava sullo schermo esplosioni ematiche tanto esagerate quanto coreografiche, inondando gli incontri di un fiume rosso di plasma; potrebbe sembrare assurdo, ma senza l’elemento del sangue, vero e proprio catalizzatore dell’azione oltre che efficace effetto scenico, MKII avrebbe di sicuro perso una grossa parte della sua originalità e del suo appeal sul videogiocatore.

    Oltre ai già noti Johnny Cage, Liu Kang, Raiden, Sub-Zero e Scorpion, il secondo episodio ampliò il set di base di personaggi selezionabili con le carismatiche figure di Reptile, Baraka, Kitana, Mileena, Kung Lao, Jax e dell’ex boss finale Shang Tsung, passato dallo status di vecchio bacucco incartapecorito a quello di aitante stregone; considerando presenze di peso come quelle del monumentale Kintaro e del logorroico Shao “don’t make me laugh” Khan, ai quali si aggiungevano i misteriosi Jade, Smooke e NoobSaibot, non sarebbe scorretto affermare che mai più una rosa di combattenti di Mortal Kombat si sarebbe rivelata così ben assortita ed amalgamata.

    Ad onor del vero, le differenze nelle modalità di utilizzo dei diversi protagonisti erano poco significative, vista la condivisione delle identiche mosse di base, ed erano confinate all’individuale assortimento di attacchi speciali; il culmine emozionale dell’esperienza di gioco non era da ricercarsi nello svolgimento degli scontri, solitamente schematici e poco dinamici, bensì nella loro ultima conclusione: l’uccisione cruenta dell’avversario. Fu proprio il ritorno in grande stile delle fatality, i colpi di grazia eseguibili attraverso complesse combinazioni di tasti, a rendere davvero memorabile ed irripetibile il beat’em up di Ed Boon; a metà strada tra la rozza rappresentazione del prequel e la pacchianeria surreale del terzo episodio, le esecuzioni acquisirono una valenza al contempo verosimile e teatrale, catturando morbosamente l’attenzione del giocatore e degli eventuali spettatori. Decapitazioni, mutilazioni corporali ed impalamenti assortiti erano solo uno dei possibili epiloghi: vennero infatti introdotte in generosa alternativa le Babality, mosse in grado di tramutare lo sconfitto in un bebè con tanto di pannolino, e le Friendship, classificabili come siparietti sarcastici con cui regalare all’avversario un’ultima umiliazione.

    Mortal Kombat II può essere definito come l’esponente più riuscito e “coerente” dell’intera saga, in seguito naufragata verso lidi trash-umoristici decisamente meno accattivanti.
    Caratterizzato da un rosa di impareggiabili protagonisti, da una resa visiva prossima all’assoluto realismo e da un’ineguagliata atmosfera horror-splatter, il secondo beat’em up di Ed Boon e John Tobias guadagna di diritto un posto di rilievo nella storia dei videogiochi bidimensionali.
     
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0 replies since 2/1/2008, 11:58   226 views
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