[Nes] Final Fantasy

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  1. Dark Gandalf V
     
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    CONSOLE: NES
    GENERE: RPG
    SOFTWARE HOUSE: Squaresoft
    ANNO DI PRODUZIONE: 1990
    GIOCATORI: 1
    LINGUA: Inglese


    Approdato in occidente tre anni dopo la sua originaria uscita nipponica, Final Fantasy dettava un tipo di RPG che oseremmo definire generazionale. Stiamo parlando, infatti, di una delle più importanti saghe videoludiche di sempre, la quale, a distanza di quasi vent'anni dalle sue origini, continua tuttora ad appassionare maree di videogiocatori. Il segreto di cotanto successo è forse dovuto agli intrecci narrativi non del tutto lineari, in grado di evolvere la filosofia di gioco anche senza precisi fili conduttori. Con Final Fantasy si abbandonavano le tematiche tipicamente infantili adottate da Nintendo con una storia matura, sebbene ancorata alle irrinunciabili visuali super deformed del periodo. Così tutto ebbe inizio sulla console a 8bit della Nintendo come per molte altre saghe basilari tutt'ora in auge sulle console a 128bit.

    La storia
    Il primo capitolo di questa saga è forse quello che risente maggiormente il peso degli anni. Final Fantasy è un J-RPG (Gioco Di Ruolo alla Giapponese) con scontri random, nei quali il concetto di ATB (Action Time Battle) che caratterizzerà poi i vari Final Fantasy non esisteva ancora. È bene non aspettarsi trame complesse né personaggi particolarmente caratterizzati, vent'anni sono parecchi, ma nonostante questo, il gioco è ugualmente molto piacevole.
    La storia è la classica situazione "vai e salva il mondo", forse resa meno avvincente del solito, proprio per la mancata caratterizzazione dei personaggi e per l'assenza di una certa drammaticità che si ritroverà poi nei capitoli successivi. Un'oscura minaccia si abbatte sul mondo di questo primo Final Fantasy. Gli elementi fondamentali della Terra sono in subbuglio: il vento non soffia più, i mari ribollono e l'oscurità copre la terra. Il mondo sta deperendo pian piano e solo un'antica profezia rimane come ultima speranza per salvare il mondo e riportarlo alla sua normalità, una profezia che consente al popolo di sperare ancora: "Quando l'oscurità coprirà il mondo, verranno quattro Cavalieri della luce". Questa è la antica profezia con cui la leggenda prende forma, lasciando al giocatore una estesa possibilità di scelta e caratterizzazione dei protagonisti di gioco. Difatti ci sarà data l'opportunità di scegliere i quattro eroi tra ben sei classi differenti: Warrior (Guerriero), Monk (Monaco), Thief (Ladro), Red Mage (Mago Rosso), White Mage (Maga Bianca) e Black Mage (Mago Nero). Ognuna di queste classi ha diverse abilità e caratteristiche: il Warrior è il guerriero esperto d'armi, il Monk è forte sia fisicamente sia mentalmente e combatte meglio a mani nude, il Thief è un agile ladruncolo che esegue attacchi precisi, il Red Mage usa sia magia bianca sia nera ed è anche un discreto combattente, il White Mage è il mistico specializzato in magie curative e protettive, mentre il Black Mage è un potente mago con magie di attacco, ma vulnerabile fisicamente.
    Così inizia questo primo capitolo, con l'arrivo di quattro misteriosi cavalieri che indossano quattro Cristalli magici, rappresentanti gli elementi della Terra: Fuoco, Aria, Acqua e Vento. Questi sono i protettori del mondo che, in tempi antichi, brillavano di una luce accecante, ma ora non si illuminano più. I ragazzi non sanno come li abbiano avuti ma sospettano che il loro destino gli abbia riservato un compito importante e vanno dal loro re che, guardandoli, pensa che siano i leggendari Cavalieri della Luce, mandati dai Cristalli che loro possedevano. Egli chiede loro di andare a salvare sua figlia, rapita da un suo ex soldato (Garland) e in cambio avrebbe costruito un ponte per collegarli ad un'altro continente. I ragazzi accettano e vanno nella dimora di Garland (un vecchio tempio abbandonato), lo sconfiggono e salvano la principessa. Ritornando al castello, con la figlia del re sana e salva, il sovrano decide di costruire il ponte. Si scopre quindi che i ragazzi sono veramente i Cavalieri della Luce e il loro compito sarà quello di salvare il mondo.

    Meccaniche di gioco
    Da questo momento in poi i nostri quattro protagonisti dovranno viaggiare in lungo e in largo nel vasto mondo, interagendo con i diversi PNG (Personaggi Non Giocabili) e portando a termine numerose quest, per giungere in fine a scoprire l'origine del male e riportare tutto alla sua normalità.
    Fondamentalmente il gioco è basato su una serie di quest da risolvere, informazioni da carpire agli PNG e dungeon e giungere al finale di quest'avventura la via sarà lunga e costellata di mostri da combattere. La frequenza degli scontri casuali dipende anche dal tipo di difficoltà scelta: ovviamente, più si combatte, più si aumenta di livello e si diventa potenti. Le magie, invece, bisogna acquistarle nei negozi e possono esser utilizzate solo se si sceglie una classe che ne preveda l'uso. Ogni mago, però, può avere solo tre tipi di magie per livello, ma se una magia non servisse più, è sufficiente "dimenticarla" per acquisirne subito una nuova. Visto il costo sia delle armi sia delle armature, nonché delle diverse magie, è necessario combattere molto per guadagnare il denaro necessario ad incrementare le abilità e la forza dei personaggi. Combattere è anche l'unica possibilità che si ha di sopravvivere, poiché man mano che i personaggi si spostano da un'area all'altra per portare a termine le diverse quest, i nemici si fanno più potenti e l'unico modo per raggiungere incolumi la città successiva, è quello di portare il livello dei propri personaggi sempre più alto con il progredire nel gioco. Anche perché, a differenza dei recenti Final Fantasy, si può salvare solo nelle locande delle città e le magie per riportare in vita un personaggio morto, si acquistano più in là nel gioco. Quindi se un personaggio del party muore, bisogna raggiungere la città più vicina per riportarlo in vita.

    Tecnica
    Essendo un titolo appartenente alla seconda metà degli anni '80, non ci si può certo attendere eccessivi prodigi grafici. Final Fantasy è figlio di una concezione estetica oggi rudimentale, ma efficace negli anni in cui fu prodotta. Se si guardasse al lavoro di costruzione degli ambienti, alla sapienza caratterizzante dei personaggi, al dettaglio con cui è rappresentata la grandezza universale si coglierebbe la grandezza ideale, che è ben più importante di quella puramente estetica dei giorni nostri. In Final Fantasy la grandezza si percepisce, si avverte soffermandosi sulla bidimensione di insieme, che propone una immediatezza visiva strutturata, stabile e immediatamente riconoscibile. Ciò farà in modo che l'immersione nelle intricate vicende di gioco sia del tutto indolore, favorendo uno stile ludico meccanicamente esatto. Musicalmente invece si è su grandi reminiscenze, suonate, sebbene nelle limitazioni degli 8 bit, con una eleganza strumentale e poetica tuttora degna di ammirazione. Con l'evolversi della saga il comparto sonoro diverrà sempre più importante, assumendo un ruolo di autentica guida intellettuale per le generazioni a venire...
    Final Fantasy è un successo planetario. Percorrendo la strada del puro fantasy game, Squaresoft realizzò un Gioco Di Ruolo provvisto di un anima e dalle potenzialità narrative smisurate. E questo nonostante la mancanza di particolari eccessi grafici che lo elevassero, tecnicamente parlando, dagli standard qualitativi del periodo di appartenenza.

    Concludendo...
    Beh, rimane poco da aggiungere e da dire sull’episodio che ha fatto la storia di questa saga. Assolutamente da non perdere per i fan del genere ma anche per chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di titoli, ne rimmarà entusiasta.
     
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0 replies since 2/1/2008, 11:51   40 views
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