[Super Nintendo] The Legend Of Zelda: A Link To The Past

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  1. Dark Gandalf V
     
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    CONSOLE: Super Nintendo
    GENERE: Action RPG
    SOFTWARE HOUSE: Nintendo
    ANNO DI PRODUZIONE: 1991
    GIOCATORI: 1
    LINGUA: Inglese


    The Legend Of Zelda: A Link To The Past è il terzo videogame della saga Fantasy ideata da quel genio fenomenale di nome Shigeru Miyamoto. È uscito in Giappone il 21 Novembre del 1991 per Super Famicom col titolo: Zeruda no Densetsu: Kamigami no Toraifosu e negli States e in Europa su SNES nell’anno successivo. Il gioco è considerato da tutti un vero e proprio capolavoro, come uno dei migliori giochi di sempre. In effetti il terzo episodio di questa straordinaria serie si candida non solo come il migliore RPG d'azione della storia, ma anche come uno dei migliori giochi mai fatti, un'excursus a tutto tondo nelle migliori dinamiche Miyamotiane, dove il trittico di caratteristiche che il game – designer infonde in ogni sua opera (giocabilità insuperabile, cura spasmodica del dettaglio, magia incommensurabile) si fonde con un'ambientazione fantasy azzeccatissima e con una trama epica che coinvolgeva il giocatore come mai prima d'allora, per un cocktail assolutamente imperdibile.

    Ma partiamo dalla storia, fondamentale in un gioco del genere. La leggenda della creazione di Hyrule narra di tre dee (Nayru, Din e Farore), che una volta dato alla luce il mondo come noi lo conosciamo vollero lasciare un segno tangibile del loro passaggio: la Triforza. Un magico oggetto composto da tre parti (forza, coraggio, saggezza) che si dice possa dare a chi lo possiede poteri che vanno oltre l'immaginazione.
    Per secoli la Triforza viene venerata nel Tempio del Sole, fino a quando il signore del male Ganon, riesce a rubare la preziosa reliquia. Lasciare la Triforza nelle mani di un essere cosi crudele era troppo pericoloso, cosi sette saggi, dotati di straordinari poteri riuscirono, tramite un potente incantesimo ad imprigionare Ganon nelle Lande Dorate, dimensione parallela ad Hyrule, dalla quale è impossibile fuggire. Tuttavia la Triforza rimane nelle mani del perfido ladro, che riplasma le Lande Dorate secondo la sua malvagia personalità, trasformandole nelle Lande Oscure e tramando, nell'ombra, un suo ritorno in grande stile. Passano molti secoli e Hyrule prospera pacificamente fino a quando un malvagio mago di nome Agahnim uccide il re e prende il potere, imprigionando la principessa Zelda nelle segrete del castello. Questa però riesce a mandare un messaggio telepatico ad un giovane elfo, Link, affinchè la salvi, ed è qui che entrate in gioco voi prendendo il controllo del giovane Link e accollandovi la responsabilità di salvare, ancora una volta, il regno fantastico di Hyrule. Ovviamente il rapimento di Zelda è solo l'inizio e il suo salvataggio non occuperà che i primi minuti di gioco, dato che la trama prenderà subito una piega ben più complessa; naturalmente non voglio anticiparvi niente.

    Questo terzo viaggio nel mondo di Hyrule riprende i connotati e la visuale dall’alto del primo episodio, eliminandone però le poche pecche e elevandone ogni aspetto all'ennesima potenza. Si tratterà in sostanza di guidare Link alla ricerca di qualcuno o qualcosa utili alla risoluzione di qualche enigma oppure esplorare pericolosi e mega-ultra-iper intricati dungeon, dove credetemi ci sarà da perdersi davvero la testa, o ancora aiutare gli abitanti in difficoltà, sconfiggere gli enormi e potentissimi Boss e molto, molto altro. ALTTP è dotato di una varietà di situazioni ed ambienti assolutamente incredibile. Il mondo di Hyrule e vastissimo e i suoi abitanti sembrano dotati di vita propria, l'interazione con essi e con l'ambiente circostante è totale e vi sembrerà essere realmente nei panni del piccolo elfo.
    Anche qui l'esplorazione e la non-linearità delle situazioni è alla base della bellezza e della profondità del titolo. Gli oggetti e le armi che troverete durante l'avventura sono tantissimi, tutti con più di una funzione: starà a voi capire come e dove usarli; per citarne qualcuno vi dico il boomerang, l’arpione, la polvere magica, lo specchio magico eccetera… Inoltre, se Hyrule vi sembra piccola, sappiate che c'è un'altra dimensione altrettanto vasta da esplorare, il Dark World, e che sarete costretti a passare da l'una a l'altra per andare avanti, il tutto con la massima libertà d'azione. Questa in effetti è una delle principali attrattive del gioco. I due mondi, pur avendo in comune la strutturazione, differiscono per caratteristiche morfologiche e per la disposizione o la presenza di numerose costruzioni.

    Tecnicamente il gioco è davvero eccellente (nel 1991 quello era il massimo che si poteva ottenere su Super NES): pur non usando effetti speciali spettacolari la cosa che lascia stupefatti e il modo in cui sono stati disegnati personaggi e fondali, dettagliatissimi, con in più un uso dei colori magistrale; mentre le animazioni poi sono fluidissime. Il sonoro è adattissimo all'atmosfera: le musiche trasferiscono delle emozioni grandissime e che difficilmente si scorderanno. La giocabilità, come accade sempre quando c'è di mezzo Miyamoto, è semplicemente perfetta: controllo assoluto sullo sprite, curva di difficoltà perfettamente calibrata, combattimenti immediati ed appaganti.
    Arriviamo dunque alla longevità: beh in termini pratici il gioco si può finire in 25 – 30 ore, ma per i segreti da scoprire e per il grande fascino che trasmette il titolo vi assicuro che la durata è molto, molto maggiore. Questo soprattutto perché si lascia piacevolmente rigiocare più e più volte, anche a distanza di anni!

    Concludendo The Legend Of Zelda: ALTTP va giocato, se si vuole capire appieno la storia videoludica. Miyamoto con questo titolo crea un vero e proprio CA–PO–LA–VO–RO, senza alcun ombra di dubbio. È stato giudicato da tutti come il miglior gioco della storia, almeno fino all’arrivo di quell’altra incommensurabile meraviglia di Ocarina Of Time.
    Beh? Siete ancora qui? Correte a giocare a "A Link To The Past".
     
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0 replies since 2/1/2008, 11:39   1047 views
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