[Nes] Metal Gear

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    CONSOLE:Nes
    GENERE:Stealth
    SOFTWARE HOUSE:Konami
    ANNO DI PRODUZIONE:1988
    GIOCATORI:1
    LINGUA:Inglese


    Metal Gear nasce nell’anno 1988 per la console MSX, viene convertito in un primo momento su NES (console che ospita il gioco che andrò a recensire), in seguito su cellulari –in tempi recenti ,purtroppo solo in Jappolandia-.
    Il gioco è testimone di un importante passo avanti fatto nel mondo del divertimento videoludico: la nascita di un nuovo genere, quello stealth.
    Mentre il gioco incontrava i favori del pubblico, un nuovo game designer si affacciava in un mondo del quale sarebbe diventato uno dei protagonisti..

    Prodotto da Hideo Kojima.
    I (fortunati) possessori del titolo in questione potrebbero trovare l’introduzione che mi appresto a scrivere sostanzialmente diversa a ciò che è riportato nei loro manuali, perciò meglio spiegare l’arcano:
    La storia introduttiva è stata cambiata dalla versione giapponese a quella europea ed americana, rendendola più simile ad un prologo degno di un film di Steven Segal (o Van Damme, a scelta); per questo preferisco riportare la storia originale, senz’altro più interessante agli occhi dei cultori della serie:

    Anno 19xx, il mondo è diviso tra Est e Ovest.
    Si dice che Outher Heaven -una nazione/fortezza militare situata a 200 km a nord di Galsburgh, Sud Africa, fondata durante gli ultimi anni ’80 da un mercenario eroico e pazzo- stia sviluppando un’arma segreta in grado di cambiare il modo di combattere per sempre.
    Per investigare su queste voci, la nazione Ovest ingaggia l’esercito top-secret Fox-Hound, il quale manda il suo migliore agente, Grey Fox.
    Qualche giorno dopo, le comunicazioni con la spia si interrompono.
    Le sue ultime parole sono state:”metal gear…”
    Le nazioni Ovest, dopo aver chiamato nuovamente la Fox Hound,schiera come agente la recluta Solid Snake, per salvare Grey Fox e cercare informazioni sul Metal Gear.
    Big Boss, comandante in capo della Fox Hound, dirigerà le operazioni via radio.



    Tactical Espionage Action

    Metal Gear rende partecipe il mondo videoludico alla nascita di un nuovo genere: lo stealth.
    Scopo del gioco, infatti, non è quello di superare vari livelli sconfiggendo quanti più nemici possibili, quanto quello di arrivare alla fine del gioco facendosi scoprire il minor numero di volte fattibili; tuttavia questa impostazione di gioco sarebbe stata abbastanza inutile con un personaggio superpotente, Snake non tradisce questo aspetto e bastano davvero pochi colpi di mitra per vedere il game over.
    Il soldato da noi comandato può inoltre disporre di un armamentario di tutto rispetto, comprendente pistola, mitra, mine, missili radiocomandati e quanto altro già visto nell’episodio più famoso della saga, Metal Gear Solid per PsOne; l’utilizzo delle armi è però affidato alla saggezza del giocatore, in quanto le munizioni non sono infinite, e meno sì ci fa notare, meglio è…
    Tutta l’avventura si svolge in un unico, immenso livello da esplorare, ovviamente all’inizio non è possibile avventurarsi in ogni dove; con l’avanzare nel gioco verranno date delle tessere magnetiche con le quali sarà possibile mettere naso in zone prima inaccessibili, e far propri power up ed oggetti indispensabili al prosieguo della missione.
    Durante la missione (e qui mi rivolgo a tutti coloro che abbiano giocato il primo Metal Gear Solid) non si possono non notare “situazioni” già affrontate; e qui, senza dire troppo, mi rivolgo al pavimento elettrificato, al tank, alla cattura…
    La giocabilità di questo titolo è molto elevata, Snake può equipaggiarsi di un’arma e far fuoco, o procedere più silenziosamente a suon di pugni, può comunicare con altre persone via radio per avere informazioni ed indizi per il proseguimento della missione.. in pratica Snake “pivellino” può fare tutto ciò che è in grado di fare Snake “solido”.
    Come ultimo appunto (più che altro è un “nota bene”) è che la trama è quel che è, i colpi di scena ci sono, e non sono pochi, ma se ci aspettiamo un viaggio nella morale e nella coscienza dei personaggi potremmo rischiare di rimanere molto delusi.

    I colori di un serpente che sibila

    Per la serie grafica & sonoro, non è che ci sia molto da dire.
    La grafica se vogliamo è poco varia, ma nel contesto è adatta al gioco, gli sprites dei personaggi e dei nemici sono ben riconoscibili (eccezion fatta per qualche boss – ancora devo capire che roba siano gli Arnold-); i colori sono pochi (prevalentemente verde, grigio, blu opaco e sabbia), tuttavia, considerando che siamo in una base militare immersa nella giunga , la cosa è accettabile.
    Nota positiva per il sonoro: “militaresco” e coinvolgente al punto giusto, non raramente vi sorprenderete a canticchiare il tema principale.
    Ultimo avvertimento, per chi avesse intenzione di recuperarlo: la confezione completa di Metal Gear per Nes è comprensiva di una mappa di Outher Heaven, quindi state attenti ;)

    Concludendo, un ottimo inizio per un’ottima serie, da giocare anche per conoscere la nascita della leggenda.
     
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0 replies since 2/1/2008, 11:07   409 views
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