Splinter Cell: Chaos Theory

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    Il nuovo episodio di Splinter Cell, dopo aver invaso tutte le piattaforme presenti sul mercato, approda anche su N-Gage. La saga, iniziata ormai più di 3 anni orsono su Xbox e passata in seguito sulle altre console, narra di Sam Fisher, una spia a metà tra James Bond ed il Tom Cruise di “Mission Impossibile”, che lavora per la Third Echelon, un’organizzazione atta a salvare il mondo dalle cospirazioni del solito gruppo di terroristi. Questo è il secondo episodio a apparire su N-Gage e una novità attende i giocatori...

    Una cospirazione in palmo di mano
    “Il famoso ingegnere informatico Bruce Morgenholt è stato rapito dai guerriglieri peruviani ‘La Voce del popolo’ guidati da Hugo Lacerda”: così comincia la nuova avventura stealth per N-Gage.
    La storia di "Splinter Cell: Chaos Theory" è la medesima delle console maggiori; seguendo la miglior arte di Tom Clancy, la fantapolitica, ci troviamo nel 2007 di fronte a uno scenario di caos internazionale, causato da un programma capace di disintegrare la rete informatica dell’umanità, dando origine ad una guerra apocalittica. Sam Fisher, sempre seguito e finanziato dalla Third Echelon, deve risolvere questa intricata situazione. A tale scopo avrà a sua disposizione un completo arsenale di armi modificabili, nonché dispositivi sofisticatissimi tra cui un codec con il quale sarà sempre in contatto con il suo dipartimento composto da Anna, esperta informatica, Lambert, il capo dell’organizzazione e Redding, lo stratega di turno. I dialoghi, messi sottoforma di testo scritto, riescono comunque a dare l’idea del grande carisma che caratterizza Sam e le battute, anche nei momenti più intricati, sono all’ordine del giorno.
    Aspettatevi quindi una trama ricca di colpi di scena, non con filmati lunghi pieni di personaggi prolissi in stile Metal Gear, ma comunque capace di attirare morbosamente l’attenzione del giocatore quanto basta per portarlo fino al completamento del gioco (e quindi fino alla salvezza del mondo).

    Giochiamo a fare la spia
    Purtroppo, il gameplay risenti di alcuni rallentamenti e, soprattutto durante le sparatorie ed i momenti più concitati, i comandi non rispondono immediatamente come dovrebbero, lasciando che il povero protagonista subisca un massacro fisico causato dal fuoco nemico.
    Per quanto riguarda la giocabilità vera e propria, pensate al gioco originale: (quasi) tutte le evoluzioni che potete far fare a Fisher impugnando un joypad Xbox o Ps2 sono state riprese nella versione Nokia N-Gage.
    Qui il paragone con le console maggiori è tutt’altro che azzardato. Sam potrà sgattaiolare nel buio accucciandosi con il tasto 9 e camminare in punta di piedi con una semplice pressione, leggermente prolungata, del pulsante "cancelletto". L’agente segreto si appoggerà al muro per scivolare sino al bordo e osservare i terroristi senza essere visto; accovacciato ed accanto a un muro si esibirà, tramite il tasto 5, in una rotazione “swat” per evitare ostacoli come la vista dell’occhio elettronico delle telecamere.
    Grande rilevanza ha il 7, sfruttato come “tasto azione”: avvicinandosi ad una porta, per esempio, Sam avrà la facoltà di scegliere tra diverse opzioni come aprirla, sfondarla (utile nel caso un nemico fosse appoggiato ad essa), oppure far passare da sotto un cavo ottico in modo da avere una visione dell’ambiente successivo per organizzarne la strategia. Fisher può inoltre avvicinarsi ad un nemico di soppiatto per afferrarlo e stordirlo con il tasto 5 (o, nel caso foste più sanguinari, ucciderlo con il 7) e di seguito potrà raccoglierne il corpo per nasconderlo alla vista degli altri, in modo da non lasciare segni del suo passaggio. Sempre il pulsante 7 servirà per portare a termine azioni come l’annullamento della memoria di un computer o come il piazzamento di un disco all’interno di un sistema informatico.
    Il nostro bravo agente sfrutterà anche il resto dell’ambiente per compiere evoluzioni di ogni genere: tubature e scale saranno ottimi strumenti per passare da un piano all’altro (o comunque per nascondersi allo sguardo nemico), i cavi (afferrabili con il tasto 5, che è anche il pulsante impiegato per il salto) saranno utilissimi per slittare da una piattaforma ad un’altra altrimenti irraggiungibile. Con due pareti vicine effettuerà la spettacolare spaccata sopra le teste dei malcapitati terroristi. Il tutto scorrerà in maniera assolutamente fluida, e questo si noterà soprattutto nei movimenti di Fisher, molto agili e meno legnosi di quelli delle guardie nemiche.
    All’inizio di ogni livello un vostro collaboratore (in questo caso Redding) vi suggerirà il modo migliore per equipaggiarvi. Le armi avranno effetti diversi in base alla loro potenza e alla combinazione che ne desidererete fare: armi come i fucili da cecchini, i mitra, le pistole e gli ak, sono modificabili a quasi vostro totale piacimento. Naturalmente creeranno anche diverse conseguenze, dal semplice proiettile letale alle esplosioni colossali (in alcuni casi davvero una gioia per gli occhi). Sam, inoltre, come ogni agente segreto che si rispetti, possiede gingilli come il visore notturno e termico (attivabili con una pressione del tasto 3 per il primo e doppia per il secondo) che ricreeranno proprio gli stessi effetti grafici della versione Pc (il visore notturno darà una patina verdastra all’ambiente mentre con quello termico i corpi e le fonti di calore avranno un calore rossastro, in una visione puramente “predatoriana”).
    Nota dolente la telecamera, veramente difficile da gestire in alcune situazioni concitate ed i pulsanti 2,4,6,8, utilizzati per la gestione della stessa, non danno quell’immediatezza che ci si aspetterebbe nell’inquadratura dell’azione.

    In quanto tempo si può salvare il mondo ?
    La longevità è assicurata dalle numerose missioni a obiettivi multipli, non certo ben articolate come le versioni a 128 bit e piuttosto lineari nello svolgimento. Sarà, per esempio, impossibile crearsi situazioni di buio nelle quali agire, magari annientando la lampada di turno. In effetti, detta così, sembra quasi smembrata la natura del gioco, ma in realtà c'è da considerare che ci saranno diverse (diverse, non molte!) possibilità per infiltrarci nei meandri delle basi dell’organizzazione terroristica. Ma la lunghezza in termini meramente temporali non ha risentito di questi “tagli” ed il gioco alterna una buona varietà di trama, passando da situazioni di quiete apparente ad altre nelle quali sarà possibile, se non addirittura necessario, per la prima volta in questa serie, attaccare a testa bassa il nemico. La trama si aggroviglierà sempre di più con lo scorrere dell’avventura, trascinando il giocatore in uno spettacolare scenario di crisi internazionale.
    Ad incrementare la durata del gioco, viene sfruttata anche la connessione bluetooth per affrontare nel multiplayer fino a quattro amici (solitamente divisi in due contro due) nelle varie arene ricche di trappole ed armi per rendere innocui i nostri compagni/avversari. Tutto questo però porta a degli obiettivi da compiere che non consistono nell’eliminazione dell’altra squadra ma nella conquista di dischi o nell’annullamento delle memorie dei computer.
    Ma perché sfidare degli amici quando ci si può aiutare per sconfiggere il male? Anche qui è presente, quindi, la modalità “cooperativa” che segue passo passo la storia del gioco, e che permette, proprio per avere una certa indispensabilità l’uno dell’altro, di risolvere enigmi magari impossibili da portare a termine singolarmente. Viene in mente il fatto che le due spie possono aiutarsi nell’arrivare su una piattaforma magari l’una sollevando l’altra! Bisognerà anche accudire il proprio compagno prestandogli aiuto nei momenti difficili, quando magari è stato colpito a morte.
    Una discreta innovazione, ma sicuramente non eclatante, è il punteggio alla fine della missione che verrà, sempre se il giocatore sarà d'accordo, inviato all’N-Gage Arena dove comparirà in una speciale classifica disponibile solo on-line.

    Tre dimensioni per Sam
    Sam Fisher, uno dei più importanti agenti segreti della storia videoludica, torna con una novità sul cellulare della scandinava Nokia: l’impiego della terza dimensione durante tutta l’avventura (e quando dico tutta è proprio tutta). Visto il precedente episodio, non si può che gridare al miracolo, considerato che molti pensavano che l'N-Gage avesse già esaurito le cartucce a sua disposizione da parecchio tempo. Invece ecco una chicca che da sola potrebbe addirittura valere l’acquisto dell’ibrido Nokia.
    Graficamente "Splinter Cell: Chaos Theory" si presenta davvero bene: un buon 3d caratterizza protagonista e fondali. Sam Fisher è composto solo da qualche essenziale poligono, ma le textures risaltano i più piccoli particolari dell’abbigliamento stealth come il visore notturno, il fucile legato alla schiena, la cintura, il giubbotto antiproiettile e il codec da polso per comunicare con i componenti della Third Echelon. Anche il viso del protagonista è ben realizzato e, seppur uniespressivo, resta fedele all’originale. Lo stesso non si può dire dei nemici che hanno praticamente solo due volti in totale ma che svolgono comunque la loro funzione più che egregiamente, anche se non ne troverete molti in un’unica stanza (per ovvi problemi di gestione grafica).
    Le ambientazioni sono evocative e passano da scenari aperti relativamente vasti a luoghi interni quasi claustrofobici. Tutti godono comunque di effetti d'illuminazione davvero ben realizzati: si passa dalla luce fioca delle lampade ai bagliori prodotti sull’ambiente sino ai colpi originati dalle armi da fuoco. Certo non si parla di luce prodotta in tempo reale, che avrebbe rallentato eccessivamente l’azione, ma pre-renderizzata.
    Visivamente sembra di avere tra le mani una versione leggermente meno definita del primo Metal Gear per PSone, in tutto e per tutto.
    Da segnalare il solito problema che affligge il portatile Nokia, vale a dire la scarsa visibilità dello schermo soprattutto quando si gioca alla luce del sole: è davvero un’impresa notevole sforzare la vista per focalizzare e quindi sfruttare al meglio l’ambiente d’azione che, in un gioco come "Chaos Theory", ha una grande importanza dal punto di vista strategico.

    Non farti sentire...
    Il sonoro resta nella norma con musiche semplici, cupe e quasi sempre appena accennate al fine di rimanere fedeli all’atmosfera stealth e silenziosa del gioco stesso. I dialoghi, come accennato sopra, sono in forma scritta, tradotti interamente nella lingua italiana in maniera abbastanza corretta. Le uniche cose che Sam pronuncia sono le sottili grida provocate dallo sforzo nell’arrampicarsi oppure gli urli per le ferite prodotte dai nemici. Questi si chiameranno tra loro in inglese e avvertiranno della vostra presenza gli altri terroristi, sempre in lingua anglosassone. Saranno udibili i passi di Sam e il rumore delle armi da fuoco è abbastanza buono ma si poteva fare molto meglio e qualche altro effetto in più non avrebbe sicuramente guastato.

    Dico subito che chiunque ha un N-Gage dovrebbe almeno provare "Splinter Cell: Chaos Theory", quasi sicuramente uno dei migliori giochi usciti per il portatile Nokia. La grafica accattivante, con un 3d che intacca solo marginalmente la giocabilità, la caratterizzazione carismatica di Sam, l’arsenale di cui dispone e le tante piccole chicche che potrete notare solo provandolo, fanno di questo prodotto un must che difficilmente vi lascerà indifferenti. Leggermente irritante il sistema di puntamento della telecamera, anche se è una cosa che, dopo essere entrati nello spirito giusto, non si noterà quasi più.
    La modalità multi, nelle sue varie forme cooperativa o versus, è inoltre una piacevole sorpresa che tende ad elevare di molto la longevità totale del gioco.
    Da avere ad ogni costo per chi vive a pane e stealth, almeno da provare per tutti gli altri.
     
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  2. Master-Chief-96
     
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    Io ho trovato un gameplay su you tube.Scusate se è senza suoni


     
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  3. .:anubi:.
     
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    mi da ke nn è disponibile il video......
     
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  4. .:anubi:.
     
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    uff xk a me no......
     
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3 replies since 6/8/2007, 10:11   1212 views
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