[Recensione] Empire: Total War DLC Collection

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  1. Brutus Wolf
     
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    Ad un anno di distanza dall'uscita di Empire è disponibile su Steam e in versione scatolata, una raccolta di tutti i dlc usciti fino ad ora ad un prezzo molto vantaggioso. Il pacco contiene oltre ad una cinquantina di unità d'elite, la nuova campagna Sentiero di Guerra che ci permette di assumere il controllo di una delle cinque nuove fazioni indiane e tentare di respingere gli invasori europei.

    La cinquantina di unità di elite si dividono tra cinque "Special Forces" originariamente esclusive della edizione speciale, quattordici unità riservate ai paesi europei, quindici utilizzabili in nord america ed infine dodici unità provenienti dall'est. Tali unità aggiuntive divengono disponibili al raggiungimento di alcune condizioni e a patto di usare la nazione a cui appartengono, infattti ognuna di esse ha una provenienza precisa e può essere utilizzata nel corso della campagna imperiale solo nel caso in cui abbiamo soddisfatto tutte le condizioni necessarie. Per fare un esempio le guardie svizzere divengono disponibili solo utilizzando la Francia e dopo aver ottenuto il Palais Bourbon a Parigi. Le stesse limitazioni territoriali sono valide anche nel corso delle partite multiplayer.


    La novità più importante resta comunque la nuova campagna Sentiero di Guerra che introduce cinque nuove fazioni: Irochesi, Huron-Wyandot, Nazione delle pianure, nazione Pueblo e Cherokee. La natura e l'impostazione di tale campagna è lievemente differente rispetto alla classica Campagna imperiale, infatti il nostro compito è tutt'altro che semplice e la disparità tra le forze in campo ci costringe ad attuare tattiche da guerriglia e di evitare il più possibile il confronto diretto. Uno scontro in campo aperto finisce quasi sempre in un bagno di sangue ed in una sconfitta cocente. Molto più remunerativo è tendere imboscate alle truppe europee, sfruttando l'abilità di nascondersi delle nostre truppe, capaci di sparire dai "radar" nemici nel corso della battaglia per poi colpire quando meno se l'aspettano.

    Oltre ad un completo restyling dell'interfaccia grafica in stile indiano, le cinque fazioni godono di un proprio albero tecnologico composto da dodici tecnologie che, se ricercate, permettono di limare un poco l'enorme divario che separa gli autoctoni dagli invasori. Unico scenario disponibile, come avrete intuito, è il Nord America, tuttavia la mappa è stata estesa e comprende un maggior numero di territori. Anche la gestione economica ha subito notevoli cambiamenti. Gli indiani hanno un economia principalmente di sussistenza quindi le entrate saranno piuttosto limitate, per poter fare il salto di qualità ci si deve affidare a coloni stranieri. Tale scelta è a doppio taglio: se da un lato disporremo di maggiori fonti da investire in esercito ed infrastrutture, dall'altro i coloni porteranno con se la propria cultura e intaccheranno inevitabilmente le usanze indiane indebolendo la nazione dall'interno.

    Dal punto di vista tecnico, come era lecito aspettarsi, si ravvisa una ottima cura dei particolari, con unità ben caratterizzate e ben animate. Ogni nuovo elemento inserito gode di una propria personalità e difficilmente sembra derivare da altri già presenti nel gioco originale. Questa raccolta di Dlc è un ottimo acquisto per tutti coloro che già possiedono il gioco base, sia in funzione del prezzo contenuto, sia per il fatto che la nuova campagna differisce molto da quella presente nel gioco originale. I nuovi elementi di gameplay distaccano questa espansione dalla classica filosofia del more of the same, rendendola un interessante aggiunta per i possessori di Empire: Total War


     
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  2. Sinis Orosis
     
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    deve essere interessante come gioco di stategia ^^
     
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1 replies since 15/5/2010, 12:34   87 views
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