[RECENSIONE]UNO

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  1. Brutus Wolf
     
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    Il celeberrimo gioco di carte inventato nell'ormai lontano 1971 da Merle Robbins torna, dopo aver compiuto un giro su tutte le console attualmente disponibili, arriva anche sulla console portatile di casa Sony, ereditando alcuni elementi presenti nella versione per PlayStation 3. I quasi quarant'anni lo avranno invecchiato, o UNO ha ancora le 'carte in regola' per divertire migliaia di giocatori anche in treno o in spiaggia? Scopriamolo insieme.

    Tradizioni intramontabili
    Parlare del gameplay di questo videogame significa rispolverare innanzitutto le regole di UNO. Il titolo è infatti la fedele trasposizione virtuale del card game che, a meno che non viviate sulla Luna, di sicuro conoscerete. Le regole sono semplici: abbiamo un mazzo con carte di quattro colori differenti, numerate da 0 a 9, più alcune carte azione che consentono mosse extra. Il meccanismo basilare prevede che il primo giocatore metta una carta a proprio piacimento al centro del tavolo ed il successivo debba, a sua volta, scartarne una dalla propria mano che soddisfi almeno una tra due condizioni di compatibilità, cioè che sia del medesimo colore della precedente oppure abbia lo stesso valore numerico. A vivacizzare l'azione arrivano le carte azione sopra menzionate, come la carta +2 che obbliga il giocatore successivo a pescare due carte dal mazzo o la carta cambio colore che permette al giocatore che la impiega di decidere arbitrariamente il colore con il quale far proseguire il giro. Inoltre vi sono i Jolly +4, una combinazione delle precedenti con la differenza che le carte da pescare dovranno essere appunto quattro. Nota positiva va alla possibilità di personalizzare i match decidendo quali regole includere o meno, come ad esempio la cavallina o la regola UNO 7-0 con cui assegnare valore speciale alle carte 0 e 7 che permettono rispettivamente lo slittare delle carte dalle mani del giocatore verso l'avversario a fianco, oppure scegliere arbitrariamente il giocatore con cui scambiare la propria mano.
    Il motivo del successo di UNO sta principalmente nella semplicità e nella curva di apprendimento poco ripida, che permette così a chiunque di divertirsi senza necessariamente doversi scervellare troppo: da questo punto di vista la riproposizione videoludica su PlayStationPortable non è da meno.

    Semplice ma efficace
    Vista la natura semplice di UNO, la sua versione virtuale non può che ricalcarne lo stile. Nel titolo per PSP abbiamo una realizzazione simile sotto molti aspetti alla controparte su Playstation 3, tranne che per la presenza degli avatar, sostituiti qui dalla scelta, in fase di registrazione di un nuovo profilo, di alcune icone dall'estetica molto essenziale, ma simpatica. Le modalità di gioco sono praticamente le stesse, con la scelta che varia tra Partita Veloce, Torneo e Multiplayer, quest'ultimo disponibile sia in modalità ad-hoc (in locale, tra due o più console vicine) che infrastruttura (attraverso internet). In quest'ultimo caso è presente un discreto numero di opzioni. Queste vanno dalla scelta tra partita classificata e non, alla ricerca del match che può essere immediata oppure effettuata in base a determinati criteri. Tutte le statistiche relative alla partite giocate verranno ovviamente registrate e sarà quindi possibile confrontare la propria “carriera” con gli avversari e verificare la propria posizione in classifica. Mancano i trofei collezionabili nella versione per l'ammiraglia Sony, ma sono tuttavia presenti alcuni premi da sbloccare portando a termine determinati obbiettivi nella modalità Torneo, in cui è possibile selezionare tre differenti livelli di difficoltà. A questo proposito è consigliabile, per i giocatori più esperti, di scegliere da subito la difficoltà massima, in quanto ai livelli più bassi l'intelligenza artificiale fa spesso cilecca creando situazioni che vi faranno spesso sorridere per la loro assurdità.
    Tra gli extra sbloccabili troviamo alcuni sfondi (corrispondenti al colore del “tavolo” di gioco) e varie decorazioni per il retro del mazzo di carte. Una volta completato il Torneo al livello difficile potrebbero venir meno ulteriori stimoli al gioco in singolo, ma la longevità del titolo è decisamente salvata dalla modalità online che risulta essere davvero divertente per un arco di tempo non indifferente.
    Il comparto tecnico è ovviamente semplice ma adeguato alla tipologia del titolo. Anche nella realizzazione grafica questa versione per PSP non si discosta molto da quella per Playstation 3, presentando colori vivaci ed allegri; da notare inoltre la presenza di animazioni relative ai movimenti delle carte in certi casi molto gradevoli da guardare, che danno un tocco in più alla scenografia. Il tutto è contornato da simpatici effetti sonori e motivetti musicali che accompagneranno piacevolmente le vostre partite. A parte l'intelligenza artificiale non proprio brillante ai livelli i difficoltà più bassi, la CPU si comporta bene, evitando qualsiasi rallentamento e permettendo un ritmo di gioco sempre spedito e mai noioso, gestendo le scelte degli avversari in modo abbastanza veloce, cosa che rappresenta un miglioramento rispetto la versione per la sorella maggiore, con cui però condivide il prezzo di vendita, cosa che potrebbe rappresentare un deterrente all'acquisto per chi possiede entrambe le console.

    FONTE spaziogames.it
     
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