[RECENSIONE] Fifa 10

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  1. saske uchiha94
     
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    Per noi critici di videogiochi recensire un nuovo prodotto significa valutarlo il più possibile all’interno del contesto in cui è proposto, quindi senza farsi condizionare troppo da eventuali versioni per altre piattaforme. Di fronte a Fifa 10 su PC, però, siamo costretti a sovvertire questa regola non scritta, perché da tre anni gli utenti Windows aspettano lecitamente una conversione fedele al capolavoro maturato su Xbox360 e PS3.
    Le versioni 08 e 09 erano inspiegabilmente più vicine, in quanto a qualità, a quella old gen (e old style) per Playstation 2, lasciando l’amaro in bocca ai possessori di hardware recenti che avrebbero voluto godere della stessa profondità di gioco e dell’ottimo motore grafico regalato ai “consolari”.
    Fifa 10 doveva essere una tappa molto importante per EA Sports, perché avrebbe sancito (almeno sulla carta) il definitivo sorpasso sull’eterno rivale PES e sarebbe diventato IL gioco di calcio, un nuovo punto di riferimento per gli anni a venire. Premesse che lasciavano più di una speranza agli utenti PC. Con ogni probabilità su Xbox360 e PS3 sarà così, almeno a giudicare dalla versione demo del prodotto Konami che a pochi giorni dall’uscita difficilmente colmerà le lacune ancora evidenziate. Ma su PC? No, ancora una volta la vostra piattaforma preferita fa l’amara figura del fratello brutto e povero.

    Fifa 10? Uhm, no…
    L’austerità di questo Fifa 10 è denunciata già dai menu, scarni e privi di molte delle voci che hanno fatto la fortuna delle incarnazioni console. Ma andiamo con ordine.
    E’ giusto iniziare la nostra analisi dal gameplay, vera anima di qualunque simulazione calcistica. Lanciandoci in un’amichevole veloce, ci troviamo subito di fronte ad un’azione di gioco rapida e immediata con tocchi di prima ed animazioni veloci e facili da eseguire, il tutto naturalmente a discapito del realismo. Le finte, realizzabili con la pressione combinata di due tasti sul pad (periferica che consigliamo caldamente, mica vorrete ancora giocare a calcio con la tastiera nel 2010…), permettono al Messi di turno, ma anche al Del Piero o al Pirlo se proprio dobbiamo dirla tutta, di superare il marcatore con discreta facilità, inventando dribbling e slalom tanto spettacolari quanto efficaci sia ai livelli di difficoltà bassi sia a quelli più elevati.
    La configurazione dei comandi lascia impostare i filtranti e i cross in “manuale”, in modo da delegare al giocatore la direzione e la potenza dei lanci per avere la più ampia libertà di gioco. Tutto bello, per carità, peccato che sulle console maggiori la stessa possibilità è estesa a tutte le giocate, comprese i tiri, cambiando davvero l’approccio al gameplay. Qui, invece, le differenze non sono così radicali e se rimane soddisfacente smarcare un compagno con un lancio di venti metri, lo stesso non si può dire nel momento immediatamente successivo, ovvero quello della conclusione in porta: i giocatori hanno la fastidiosa mania di non percepire sempre l’ordine che impartiamo, quindi capita che direzionino il tiro verso l’angolo opposto a quello che ci saremmo aspettati, togliendo molta personalità all’azione.
    Inoltre, difetto se vogliamo ancor più grave, c’è un abuso del tiro rasoterra, come se anche Gattuso o Brocchi avessero nei piedi il cannone di Ibrahimovic: all’interno dell’area è difficile alzare il pallone, per la felicità dei portieri avversari ai quali il più delle volte basterà distendersi per bloccare agevolmente il nostro tentativo.
    Una novità molto ostentata in fase di promotion era quella dell’introduzione del controllo a 360°, peculiarità in grado, almeno a parole, di estendere la profondità di gioco verso limiti mai raggiunti prima e rendere i dribbling ancora più realistici ed efficaci.
    Libertà assoluta in campo: un obiettivo stimolante quanto ambizioso che su PC, ancora una volta, non ha trovato la sua consacrazione. O meglio, effettivamente i giocatori si muovono con buona precisione a seconda dell’inclinazione che diamo alla levetta analogica, però è rimasta inalterata la capacità di cambiare direzione repentinamente con il pallone tra i piedi per dribblare il marcatore. Di fatto questo annulla del tutto il senso del controllo a 360°, perché per saltare l’uomo basterà virare verso una delle quattro direzioni principali e il gioco sarà fatto.
    Queste semplificazioni al gameplay, messe insieme, portano ad un risultato finale che ha l’innegabile pregio dell’immediatezza e della fluidità di un’azione veloce e spesso spettacolare, ma è certamente poco realistico e appagante. A qualcuno potrebbe anche piacere, soprattutto se si cerca la classica “partita ogni tanto” con l’amico di turno, ma chi fa della simulazione la sua ragione di gioco rimarrà inevitabilmente deluso.

    Manager e professionisti offline
    Il multiplayer è un aspetto sul quale EA Sports ha investito e costruito molto del successo delle sue produzioni, non solo calcistiche. A tutt’oggi, parlando di Fifa 10, troviamo su console un’offerta di modalità online spaziale: alle classiche classificate si uniscono i campionati personalizzati e il bellissimo Club online (fino a 10vs10 giocatori).
    Su PC, inutile dirlo, molto rimane chimera; se non altro i match godono di un buon net-code e non danno problemi di lag. Si gioca e lo si fa bene, peccato che rispetto a Fifa 09 praticamente nulla è cambiato sotto il sole.
    Da segnalare, in positivo stavolta, la riproposizione dell’Adidas Live Season, ovvero l’aggiornamento settimanale delle condizioni fisiche e tecniche dei giocatori appartenenti ai campionati europei più importanti: in base allo stato di forma reale i valori subiranno leggere variazioni e garantiranno un “parallelo” interessante con ciò che si vede in tv e allo stadio.
    Prendendo in considerazione l’offline, abbiamo la modalità allenatore, ormai diventata un classico con tutti i suoi cliché, a cui si affianca una versione semplificata della stessa denominata “stagione” in cui si pensa esclusivamente a giocare senza preoccuparsi di gestire il mercato, lo staff e tutto ciò che dovrebbe fare un buon manager.
    Nel “Professionista” potrete crearvi il vostro alter ego e farlo crescere fino a diventare una stella e, aggiunta esclusiva per la versione PC, vederlo convocato in nazionale nel caso di prestazioni di un certo livello.
    Insomma da giocare ce ne sarebbe parecchio, senza dimenticare il consueto ottimo lavoro fatto sulle licenze che ancora una volta offrono un numero impressionante di squadre e giocatori, aspetto su cui Fifa 10 continua a staccare nettamente il rivale. Però sta unicamente a voi valutare quanto il gameplay assecondi questa potenziale longevità, in base alle vostre esigenze.

    Cara vecchia generazione
    Il comparto tecnico segue la filosofia del resto della confezione: graficamente questo Fifa 10 sa molto più di old-gen che di next-gen, un sapore amaro e difficile da digerire. Gli sviluppatori non hanno neanche la scusa della limitazione dell’hardware, perché, a differenza delle dichiarazioni poco credibili che hanno provato a venderci, l’impressione è che una configurazione medio-alta sarebbe tranquillamente in grado di gestire il brillante motore portato su console, quello si veramente next-gen. Invece dopo tre anni siamo ancora qui a parlare di giocatori poco dettagliati, di animazioni solo discrete, di stadi spogli e di un impatto generale che ricorda più l’oramai vetusta versione per Playstation 2.
    Si può, anzi si deve fare di più, perché scelte del genere sono davvero inconcepibili nonché, all’apparenza, controproducenti per la grande software house canadese, che sembra voler solo risparmiare tempo e denaro su un mercato evidentemente non meritevole di attenzione, che sarebbe peraltro facilmente conquistabile considerando le recenti difficoltà oggettive di PES.
    Quantomeno ci sono il buon Caressa e il suo fido compare Bergomi a prendersi cura di una telecronaca che gode delle solite poche ma sfiziose aggiunte, e che, pur diventando ripetitiva dopo poche ore, fa il suo dovere. Così come lo compiono gli effetti sonori e i cori delle curve, ma senza eccellere.
    Tirando le somme, questa versione PC non ha veramente nulla che provi a farle compiere il salto di qualità tanto atteso: è un banale “more of the same” di Fifa 09, lontano anni luce da ciò che potrebbe essere. Anzi, dovrebbe e dovrà essere. Fino ad allora, Konami ringrazierà leccandosi le dita.

    Hardware
    Requisiti Minimi
    Processore: da 2,4 GHz
    RAM: 512 MB (Windows XP) - 1 GB (Windows Vista)
    Scheda video: GeForce 6600 - ATI Radeon 9800
    HD: 5 GB

    Requisiti Consigliati
    Processore: Dual Core
    Scheda video: Radeon HD4850 - Geforce equivalente

    5,5 Grafica
    6,0 SONORO
    6,0 GIOCABILITÀ
    6,5 LONGEVITÀ
    voto finale 5,8


    SPOILER (click to view)
    fonte spaziogames
     
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  2. Spartan-92
     
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    CITAZIONE
    5,5 Grafica
    6,0 SONORO
    6,0 GIOCABILITÀ
    6,5 LONGEVITÀ
    voto finale 5,8

    mmmm praticamente fa schifo??
    (sembra una pagella asd)
    poi chiaramente gli appassionati ne andranno matti come uno che conosco asd
     
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  3. saske uchiha94
     
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    beh concordo oramia fifa cambia solo qualche giocatore in qualche squadra diversa e un po la grafica anno per anno
     
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    Special Hentai

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    CITAZIONE (Spartan-92 @ 13/10/2009, 17:25)
    CITAZIONE
    5,5 Grafica
    6,0 SONORO
    6,0 GIOCABILITÀ
    6,5 LONGEVITÀ
    voto finale 5,8

    Secondo me hai ragione fa shifo ma molti amici miei dicono che ha superato pro evolution soccer 2010 secondo me no
     
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3 replies since 13/10/2009, 13:48   96 views
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