[Recensione]Overlord Dark Legend

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  1. Brutus Wolf
     
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    La vita del più giovane figlio del duca di Gromgard non è felice: la circostante terra di Vallerbosa è in rovina, il padre continua a partire per inutili crociate e i fratelli maggiori preferiscono preoccuparsi dei propri affari con gli Elfi e i Nani piuttosto che del futuro della loro casata. Ma al compimento del sedicesimo anno, il giovane lord scopre il nascondiglio delle vesti dell'Overlord, appartenute un tempo al temuto Barone Oscuro (il protagonista del primo Overlord, per intenderci), e con l'aiuto dell'anziano demonietto “servente” Giuxik impara a padroneggiarne i poteri. Ha inizio così una nuova era di terrore e di tirannia per Vallerbosa (cosa che i cittadini comuni sono pronti ad accettare purché qualcuno si occupi di risolvere tutti i problemi... un tiranno disponibile, insomma).

    Dark Legend prosegue le vicende narrate nel primo episodio della saga di Overlord, ma non essendo questo mai approdato in casa Wii era inadatto il progressivo 2. Cambiata la situazione storica, non cambia però il succo del discorso: impersonando il nuovo Overlord, saremo chiamati a consolidare con la forza il nostro dominio di terrore su Vallerbosa e regioni circostanti: per fare ciò potremo contare non solo sui nostri poteri magici (che cresceranno rinvenendo appositi artefatti) ma soprattutto sull'assistenza dei demoni serventi, piccoli umanoidi selvaggi che non si risparmieranno dal combattere per la nostra causa e financo sacrificare le loro futili vite - tanto potremo sempre evocarne altri se possiederemo sufficienti risorse.

    Per girovagare nel territorio utilizzeremo il Nunchuk, periferica su cui troveranno posto anche i comandi di inquadratura e di attacco semplice con la nostra fida ascia. Sul wiimote troveremo invece i comandi per la selezione ed attivazione degli incantesimi e, naturalmente, per la gestione serventi. Questi saranno divisi in quattro categorie: i marroni sono i combattenti più forti e resistenti, i rossi sono in grado di spegnere fiamme e proiettare palle di fuoco sui nemici, gli azzurri possono nuotare e resuscitare gli alleati defunti, i verdi infine sono immuni al veleno e possono, se opportunamente piazzati, aggredire i nemici alle spalle per infliggere danni ingenti.

    Gli ordini principali che potrete impartire saranno il raggiungimento una determinata posizione (indicata col Wiimote) e distruggere tutto ciò che si trova lì intorno, o viceversa il radunarsi introno all'Overlord, o ancora posizionarsi presso degli stendardi dove combattere senza spostarsi. Rispetto al primo episodio i vari tipi di Serventi faranno la loro comparsa più rapidamente: vi troverete pertanto ben presto nella necessità di impratichirvi con la selezione di uno specifico tipo e nel piazzamento strategico delle truppe, sebbene negli scontri occasionali sarà di norma sufficiente il comando d'attacco generico.

    Una novità di questo capitolo è la possibilità di “agguantare” un servente e trasformarlo in una sorta di bomba magica: scuotendo il controller lo si caricherà di energia, e rilasciandolo lo vedrete correre contro il più vicino bersaglio e lì farsi saltare in aria - indispensabile per abbattere determinati ostacoli, utile in certi combattimenti. A complemento dei serventi, come già accennato, gli incantesimi dell'Overlord, che vanno dalle scariche di energia, ai campi protettivi, al potenziamento furioso dei serventi e altro ancora.

    La realizzazione grafica è piuttosto gradevole: i modelli 3D realizzati non sono forse l'apice del dettaglio, ma alcuni - come quello dell'Overlord - godono di uno studio piuttosto approfondito; soprattutto è encomiabile la “flessibilità” dei serventi, che per potenziarsi si porteranno appresso come armi e armature gli oggetti più disparati, tra cui zucche, cavoli, forconi, sgabelli e quant'altro. Gli ambienti realizzati sono molto ricchi di particolari e piacevolmente texturizzati con tinte pastello. Se si fa eccezione per alcuni incantesimi, gli effetti speciali sono un po' limitati.

    La colonna sonora si avvale di brani in stile favolistico-fantasy ben realizzati, che tengono compagnia in pressoché tutte le situazioni. Gli effetti sonori sono numerosi, specie considerando tutte le fesserie che compiono i Serventi, meno egregi i doppiaggi: non solo sono limitati alla lingua Inglese (nel primo Overlord il doppiaggio era capillare), ma le voci non sono neppure eccelse - con l'unica importante eccezione della fatina dei denti da latte: semplicemente geniale! A malincuore dobbiamo anche segnalare un certa instabilità del titolo: è consigliabile salvare la partita e riavviare la console ogni 40-50 minuti, massimo un'ora, perché a furia di caricare parti di mappa si arriva talvolta alla congestione della memoria e al successivo System Crash.

    Il sistema di controllo dell'Overlord e quello confratello di gestione dei serventi funzionano alla perfezione, adattandosi egregiamente al supporto Wiimote+Nunchuck: prendere confidenza col sistema è quindi decisamente rapido, e potrete fin dall'inizio godervi al vicenda con tutte le sue storie, i suoi personaggi e, soprattutto le sue facezie. Là dove il primo Overlord colpiva Tolkien e la letteratura Fantasy in generale, Dark Legend spara sulla croce rossa e va a pescare a piene mani dal mondo delle favole classiche: non stupitevi pertanto di aver a che fare con Cappuccetto Rosso o con la strega della casetta di marzapane, ovviamente reinterpretati in maniera grottesca.

    Quello che si è perso rispetto al primo lavoro è però una certa dose di “personalizzazione”: per quanto sia possibile potenziare l'armatura e l'arma dell'Overlord, le scelte sono più limitate e meno personalizzabili, non è più possibile arredare il castello a proprio piacimento e soprattutto le missioni della trama principale sono ora indissolubilmente consequenziali, con solo alcune sotto-quest opzionali per variare un po'. Il gioco è comunque divertente e spigliato, nonché abbastanza longevo da intrattenerci per circa una dozzina di ore: considerando che su Wii non è mai approdato il primo capitolo, c'è quindi da ritenersi soddisfatti. Peccato solo non aver avuto qualcosa di più...
     
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0 replies since 7/7/2009, 09:46   129 views
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