[RECENSIONE]Driv3r

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  1. Brutus Wolf
     
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    …e Tanner lo sistemerà per le feste
    Il gioco parte in modalità “Undercover”, qua vestiremo i panni ormai vissuti di Tanner. Siamo a Nizza ed è l’alba di un nuovo giorno. Ma se qualcuno pensa che si tratti di un giorno come un altro, quel qualcuno si dovrà presto ricredere. La “madama” è pronta ad entrare in azione, in città c’è un nuovo killer, un giustiziere spietato e dal sangue glaciale. Il suo operato è terrificante, le sue vittime ormai non si contano più.
    Ma non andiamo di corsa e ritorniamo indietro di sei mesi… Ci troviamo a Miami, negli Stati Uniti. Anche questa dura giornata, per Tanner era giunta al termine, finalmente si va a casa, finalmente si ripone la pistola nella fondina, finalmente è giunta l’ora di una bella doccia. “Driiin – Driiin” Il telefono squilla, cosa mai sarà? Quella telefonata cambierà per sempre la vita di Tanner… Dal distretto di polizia era Jones: “La tua nuova automatica ti aspetta in ufficio, domani passa a ritirarla”. Il giorno seguente Tanner si fionda al distretto, ritira la sua nuova bocca di fuoco e si appresta a ripulire la città dalla freccia criminale. Tanner è subito informato del fatto che Baccus è di nuovo coinvolto nel traffico di auto rubate. Sembra esserci un piccolo problema a Little Havana e qualcuno dovrà risolverlo, prima che diventi troppo grosso.
    Il gioco consiste nel dover affrontare ben venticinque missioni di gioco di differente difficoltà, fortunatamente le missioni godono di una varietà piuttosto accentuata. In esse sarà possibile spostarsi a piedi oppure direttamente in auto, con un conseguente guadagno di tempo… c’è da dire che le città non sono proprio vaste, pertanto a meno che non abbiate a che fare con qualche inseguimento, le sezioni di guida non saranno quasi mai lunghe ed estenuanti. Inoltre durante la nostra avventura, sarà possibile prendere parte ad alcuni mini-giochi sbloccabili lungo la stessa; lo Slalom, il Checkpoint, il Trailblazer ed in fine il Destruction. Ma se fate dei numeri la vostra unica ragione di vita, sappiate che in Driv3r per GBA, sarà possibile utilizzare ben venticinque veicoli differenti e potrete sgominare i criminali grazie all’ausilio di ben sette armi. Niente male se il tutto è messo a disposizione di un giochetto per Advance. Il gioco non è poi molto difficile e nonostante le missioni sembrino un po’ tante, v’assicuro che se vi mettete sotto, potrete portare a termine il gioco in un lasso di tempo relativamente breve, anche perché l’intelligenza artificiale dei nemici non è chissà che cosa; bastano giusto due-tre proiettili ed i furfanti saranno pronti alla resa. L’unica cosa che a volte potrebbe risultare monotona, è la relativa difficoltà di alcune missioni, nella fattispecie alcuni inseguimenti, il controllo delle vetture non è poi il massimo della vita e ben presto vi renderete conto che per completarle sarà necessario una buona dose di pratica e soprattutto molto sangue freddo.
    Il fruibilità del prodotto appare piuttosto discreta ed i comandi sono piuttosto semplici da assimilare. Durante le sezioni a piedi il tasto A ci permetterà di saltare e col B di sparare, ma solo dopo aver preso la mira col tasto dorsale R; sempre con quest’ultimo inoltre potremo effettuare lo spostamento laterale, utile negli scontri a fuoco. Per montare sulle varie vetture, sarà sufficiente affiancarsi ad esse e premere sempre il tasto R. Una volta a bordo, i comandi logicamente cambieranno; il tasto A sarà relativo all’acceleratore ed i tasti B ed R rispettivamente a freno principale (e retromarcia) e freno a mano.

    Tecnicamente parlando
    Come già visto in Driver 2 Advance, anche in questo seguito la grafica poligonale ha dell’incredibile, niente di eccezionale se si dovesse vedere altrove, ma quando a vedersi è sul piccolo schermo dell’Advance, il tutto ha quasi del miracoloso. Pur avendo a che fare con poligoni (pochi ma buoni), il motore grafico riesce a gestire il tutto senza sforzi e rallentamenti… si ok, il fenomeno del pop-up è piuttosto frequente, ma che ci volete fare? Il gioco gira anche su di un GameBoy Advance, non su di una PSP o su di un DS. Se bisogna essere proprio onesti, ci sarebbe qualche problema ma non ha niente a che vedere col motore grafico. Tanto per iniziare le collisioni non sempre sono realistiche come dovrebbero essere ed il più delle volte quando si verificano, tendono a far rimbalzare i veicoli come se fossero di gomma. Inoltre quando nella concitazione degli avvenimenti ci troviamo ad investire con la nostra auto i pedoni, questi non reagiranno in nessuna maniera, magari spostandosi velocemente come accadeva nello strepitoso Crazy Taxi, ma incuranti del pericolo si comporteranno come se niente fosse uscendo illesi dopo l’impatto. Per il resto le città di Nizza e Miami, seppur non realizzate perfettamente in base alle loro controparti reali, godono di discreta varietà e non sono mai noiose da percorrere più volte. Anche le vetture sono realizzata in maniera modesta, lo stesso purtroppo non si può dire dei pedoni.
    Dal fronte sonoro le notizie non sono proprio idilliache, se è appena discreta la colonna sonora, con motivetti che ben legano con l’atmosfera di gioco, lo stesso non si può proprio dire dei classici FX; sempre ripetitivi e piuttosto pesanti da reggere per tutta la durata dell’avventura. Ma come si vuol dire in questi casi… “Cosa mai v’aspettavate da un titolo per GBA?”

    Consigli per gli acquisti
    Su GBA, non è proprio facile trovare un gioco simile a questo ed il vecchio Driver 2 Advance ci appare adesso un buon trampolino di lancio per questo Driv3r. Sappiate accettarlo per quello che è e cercate di non pretendere troppo. Resta il fatto che per un gioco del genere, quarantacinque euro appaiono anche troppi. Compratelo se siete alla ricerca di un po’ d’azione, ma non aspettatevi grandi cose.
     
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0 replies since 20/3/2009, 18:07   119 views
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