Mario Party 7

Recensione

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  1. -=|Kratøs|=-
     
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    Mario Party 7



    [cube] Facciamo due conti: esce un Mario Party l’anno, il primo è stato pubblicato nel 1999, ora siamo nei primi mesi del 2006, poco ci vuole a contare ben sette capitoli di questa serie.
    Nuovo episodio del gioco dell’oca reinterpretato dalla Nintendo, Mario Party 7 si presenta (come l’episodio precedente) in una ricca confezione comprendente, oltre al gioco, il microfono, allo stesso prezzo di un qualunque altro prodotto.
    Il numero sette può spaventare gli acquirenti degli altri capitoli della saga: facendo sorgere immediatamente la domanda scontata quanto ovvia: Meriterà l’acquisto? Sarà uno spudorato riciclo dei vecchi giochi? Scopriamolo insieme.

    Tutti al mare….
    La storia è poco più che un pretesto ( in effetti lo è) per iniziare a giocare: come premio per aver salvato il Regno dei Funghi innumerevoli volte, Mastro Toad decide di organizzare una crociera per Mario ed i suoi amici, non invitando però Bowser, il quale, indispettito, decide di vendicarsi rovinando le vacanze al nostro amico.
    L’idraulico, però, non sta con le mani in mano, ed insieme alla sua combriccola tenta di salvare le ferie partecipando al nuovo Mario Party! (Che dire, dal fattaccio dell’Isola Delfinia in poi al nostro idraulico non riesce più di riposare in pace.)

    In giro per il mondo.
    Dopo aver messo il gioco nella console, ed aver visto l’abbagliante prologo (ora non so come siano fatti gli occhi dei programmatori della Hudson, ma nemmeno Super Mario Sunshine era così luminoso!), il vecchio Mastro Toad, con il suo bel paio di baffoni, ci illustra un tabellone dove scegliere le varie modalità di sfida (se non è collegato un microfono al Gamecube, il gioco ci chiede se vogliamo disattivare l’utilizzo di questo).
    La modalità principale di gioco è la Crociera Party, dove, in base al numero di giocatori, è possibile cimentarsi in varie opzioni: la Grande Gara può permettere a quattro giocatori di sfidarsi, volendo è possibile organizzarsi in due squadre con l’apposita gara, mentre, novità di questa edizione di Mario Party, con Gara a 4 Squadre è possibile dividersi il joypad con altri quattro amici.
    Abbiamo poi la Crociera Standard dove possiamo sfidare un unico amico oppure il computer.
    La Crociera Superlusso propone dei minigiochi studiati appositamente per otto giocatori, mentre la Crociera Minigiochi ci permette di provare i minigiochi sbloccati in precedenza.
    Infine il Duty Free ci libera dei punti crociera guadagnati così duramente in cambio di chincaglieria varia.
    Come il nome indica, Mario Party è un (video)gioco di società, con struttura simile al gioco dell’oca: abbiamo un tabellone, un dado e delle pedine, in ogni casella può capitare un bonus od un malus, e vince chi ha più stelle alla fine del gioco.
    In questo caso le pedine sono i vari personaggi (Mario, Luigi, Wario, Waluigi, Peach, Daisy, Tartasso, Boo, Yoshi, Strutzi, Toad e Toadette), ed i tabelloni sono i vari livelli di gioco.
    I Tabelloni (sei) hanno delle proprie condizioni da soddisfare per la vittoria, che variano comunque dalla Crociera Party alla Crociera Standard.
    Di norma vince il personaggio o la squadra con più stelle, tali ipoteche sulla vittoria sono acquistabili con i gettoni che si possono vincere ai minigiochi.
    Come abbiamo già detto, il Tabellone è suddiviso in più caselle, il movimento per turno del personaggio è deciso dal dado, ed in (quasi) ogni casella vi è un minigioco degli 86 presenti (non tutti nuovi, purtroppo, ed alcuni sono anche delle riproduzioni speculari di prove già esistenti), e vincendo la sfida si guadagnano gettoni.
    Ovviamente la partita non è così lineare come si potrebbe intendere, a seconda dello spazio in cui la pedina si ferma è possibile sfidare un altro personaggio per rubagli i gettoni, oppure perdere o vincere automaticamente denaro, od ancora essere costretto a partecipare a delle sfide per non perdere i soldi così faticosamente guadagnati.
    Inoltre l’utilizzo delle Palline ( sfere che possono applicare regole speciali) rende imprevedibile il tutto, ad esempio il Boo rosa può far perdere una stellina o 20 gettoni ad un avversario, oppure la Pianta Piranha trasferisce ben 10 monete di un avversario nelle proprie tasche. in un’unica parola: imprevedibilità.
    La modalità in singolo, snellita rispetto al precedente episodio, pone degli obiettivi minori, realizzabili comunque in una manciata di minuti.
    Ultimo appunto, è possibile personalizzare in maniera funzionale le opzioni delle varie partite, al fine di rendere più scorrevole il gioco, a seconda delle esigenze.

    Una nave a tutto tondo
    Graficamente il titolo si attesta su buoni livelli, rispetto ai vecchi capitoli il gioco presenta fondali più curati e visivamente più puliti, di contro i personaggi hanno delle animazioni poco naturali, ed un aspetto quasi sfocato, dovuto probabilmente all’eccessiva brillantezza dell’immagine.
    La mole poligonale che il gioco sfoggia non è ai livelli che la macchina può offrire, e ciò è un peccato, tuttavia questa sembra essere una caratteristica dei vari Mario Party, pazienza…
    A parte questi appunti, ci troviamo in un gioco di Mario, ciò significa livelli coloratissimi e caratteristici, che gli habituè dei vari Super Mario non faranno fatica a riconoscere (anche se qualche sforzo per eliminare il deja-vu –piacevole fino ad un certo punto- è stato fatto).
    Infine il livello di definizione delle textures è abbastanza buono… niente di simile ai livelli di Resident Evil 4, è ovvio, solo disegni semplici e colorati.
    Il commento sonoro può definirsi in una sola parola, “Marioso”: le solite vocine cartoonose, motivetti fischiettabili ed effetti sonori che da venti anni ci accompagnano nelle avventure dell’idraulico italoamericano.
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    Commento finale
    Mario Party 7 non aggiunge nulla di nuovo a quanto già visto nei precedenti episodi, in effetti l’unica novità sostanziale è la possibilità di giocare fino in 8, ciò non basta comunque a giustificare l’acquisto se non si è fan sfegatati o si è consumati all’osso una delle precedenti versioni.
    In ogni caso, un buon gioco, fateci un pensierino se potete sfruttare al meglio tutte le opzioni di gioco; in caso contrario, risparmiate e comprate una delle versioni precedenti, che qualche ninnolo in tasca in più male non fà.
     
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0 replies since 11/6/2008, 09:26   176 views
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