Top 10 Nintendo DS 2007

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  1. Darkman-92™
     
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    Top 10 Nintendo DS 2007


    Il 2007 è stato sicuramente un anno costellato di successi per il portatile Nintendo e, ovviamente, per la stessa casa giapponese. Nintendo ha dimostrato di tenere molto alla piccola console e ha inserito titoli importantissimi per il mercato videoludico e alcuni di questi resteranno idealmente nella storia dei videogiochi. Sapete già di cosa sto parlando: The Legend of Zelda Phantom of Hourglass è stato atteso con fervore e infine definito dai critici più audaci come il nuovo Ocarina of Time, naturalmente in versione doppio schermo. Useremo ogni funzione della console per risolvere enigmi, combattere e impiegare gli oggetti classici della serie come il boomerang o il rampino oppure potremo soffiare per togliere la polvere da una mappa. Forse mi sto dilungando con l’esaltazione per Zelda, ma, credetemi, questo gioco vale l’acquisto senza remore della console a doppio schermo. Certo, altri palati potrebbero trovare pane per i loro denti in ogni caso, a parte, forse, i titoli sportivi o di corse. Tutti però sappiamo quanto sia originale questa console che ha saputo imporsi sul mercato anche grazie a giochi aperti a tutti, come i cosiddetti appartenenti alla Touch Generation, ovvero i riflessivi capaci di attirare l’attenzione dei profani del genere: basti pensare come i vari Brain Training vengano impiegati nei ricoveri a favore dell’allenamento mentale dei più anziani. Sì, perché Nintendo DS non è solo una console, ma è diventato un vero e proprio elemento multimediale, in grado di far girare software di varia utilità, non da ultimo Jam Sessions, simulatore di chitarra (differente da Guitar Hero). Tutte queste caratteristiche, unite alla possibilità di navigare in internet tramite il DS browser e di ascoltare musica tramite apposite periferiche, hanno fatto entrare dalla porta principale il nostro doppio schermo di diritto nella cultura sociale mondiale. Vediamo adesso la classifica del 2007.

    10 - Jam Sessions (Ubisoft)
    “Per molte persone, imparare a suonare uno strumento rappresenta una vera sfida. Del resto, è proprio questo che rende la musica così divertente. Le cose più belle non sono mai quelle più facili e l'impegno che viene profuso determina il livello di divertimento nel farlo. Fortunatamente hai una copia di Jam sessions per Nintendo DS nuova di zecca che renderà il tuo apprendimento molto più semplice.” Questa è la citazione che definisce al meglio Jam Sessions, seguendo il libretto del gioco. La meccanica di gioco è molto semplice: col pennino effettuerete le pennate, cioè toccherete la corda che produrrà l'accordo alla base della canzone che vorrete suonare e, con la croce direzionale, sceglierete l'accordo da effettuare. Potrete suonando un pezzo che contempla ad esempio cambi di tonalità, personalizzare il tipo di accordi selezionabili con il pollice (fino ad un massimo di 8, uno per ogni direzione della croce direzionale). Più che un gioco un software e più che un software un'esperienza. Il bello del titolo sarà creare proprie composizioni per poi scambiarle con altri, oppure eseguire brani famosi seguendo le note come se si trattasse di un karaoke strumentale.

    9 - Hotel Dusk - Room 215 (Nintendo)
    Hotel Dusk punta su atmosfere noir e ambienta la storia nei primi anni ‘70. Vestiremo il lungo impermeabile di Kyle Hyde, un ex poliziotto di New York che in seguito al tradimento del suo migliore amico, Bradley, lascia le forze dell’ordine e diventa una specie di reietto che lavora solo per mantenersi e ha un unico scopo nella vita: ritrovare Bradley per capire finalmente il perché del suo tradimento. Ma c’è un problema, lo stesso Kyle ha sparato al suo ex collega e non si sa neanche se questi sia vivo o morto… In tutto ciò, il nostro eroe lavora ora come rappresentante, e ogni tanto rintraccia ‘oggetti smarriti’. Questa volta, il suo capo lo manderà all’Hotel Dusk ad aspettare un pacchetto, ed è lì che Kyle si ritroverà coinvolto in una serie di intrighi e di conseguenti colpi di scena che lo porteranno sempre più vicino alla verità. Che Hotel Dusk sia una storia noir si potrebbe capire semplicemente dalla trama, ma per i più disattenti … basterà guardare le immagini! Questo perché Room 215 sfoggia uno stile grafico decisamente unico: tutti i personaggi sono ritratti in bianco e nero, su sfondi colorati. Occasionalmente ci saranno delle cutscenes con colori sbiaditi, stile acquerello, realizzate in maniera davvero evocativa. Hotel Dusk è una spanna sopra rispetto ad Another Code in tutti i sensi, soprattutto per come riesce a trascinare il giocatore in una storia avvincente e popolata di personaggi intriganti e pieni di misteri da risolvere. Se riuscite a lasciarvi catturare dalla storia, a non farvi distrarre da qualche enigma fuori posto o dal luogo in cui giocherete (sempre un problema quando si tratta di console portatili), quasi vi dispiacerà alla fine delle 12/15 ore necessarie per portare a termine l’avventura. Personalmente posso dire che è la migliore avventura grafica a cui abbia giocato negli ultimi tempi, sia su Nintendo DS che altrove.

    8 - Final Fantasy Fables: Chocobo Tales (Square – Enix)
    Si tratta di un titolo nuovo, che potrebbe spiazzare chi si aspetta uno spin off di Final Fantasy: è un gioco di carte, capace di catturare l’attenzione degli appassionati del genere. La trama di Chocobo Tales è molto classica: il mondo è minacciato dall’oscura presenza di un libro malvagio di nome Babuzzu, che imprigiona in se stesso tutti i nostri amici Chocobo. Toccherà a noi salvarli e liberare il mondo da Babuzzu. Come? Risolvendo mini-giochi sparsi per libri magici disseminati per tutta l'avventura e partecipando ad uno speciale card-game. Per sviluppare la trama, e di conseguenza sbloccare mini-giochi e ricevere carte, dovremo entrare in misteriosi libri magici che racconteranno una fiaba con tre epiloghi diversi. Le fiabe saranno, palesemente, ispirate ad alcune note come “La lepre e la tartaruga” ovviamente con le modifiche opportune del mondo di Final Fantasy. Per sapere il loro epilogo dovremo affrontare diversi mini-giochi, ad esempio nel caso del racconto accennato prima, dovremo portare al traguardo la nostra tartaruga trascinandola con il touch-screen, cercando di evitare i massi che rotoleranno giù per il percorso. Ogni fiaba avrà degli obiettivi da conseguire, quindi meno tempo riuscirete ad impiegare per completarle più epiloghi, per un massimo di tre, sbloccherete. Trovare tutte e 130 carte è un’impresa che richiederà tantissimo tempo, ma come dicevamo non tutti avranno voglia di dedicarsi a questa attività. Possiamo dirci soddisfatti di Final Fantasy Fables: Chocobo Tales. Una bella sorpresa da parte di Square Enix, ricca di stile, bella graficamente, divertente quanto basta e senza dubbio molto originale.

    7 - Sonic Rush Adventure (Sega)
    Il porcospino blu, che tanta fatica sta facendo sulle console casalinghe, sembra rinascere in veste portatile. In seguito ad una tempesta i fidati amici Sonic e Tails sprofondano con il loro mezzo aereo nel profondo oceano approdando successivamente su di un isolotto (Southern Island). Marine, simpatica e integerrima ragazzina, li soccorre e il giorno seguente, mostra a Sonic e Tails una barca da lei costruita ma purtroppo mal funzionante. Sonic, impavido come sempre, si offre di rintracciare i materiali per costruirne un'altra migliore ma, dato che la strada per arrivare al deposito di materiali è stata bloccata, dovrà trovare un'altra via per recuperare gioielli e metalli. Da qui partirà la nuova avventura di Sonic. Sonic Rush Adventure conferma una fortunata inversione di rotta da parte di Sega. Dopo alcune sfortunate incarnazioni videoludiche, Sonic sembra proprio tornato in sé. Il primo Sonic Rush fu una bella sorpresa ma questo "adventure" pare proprio non volersi accontentare di ripetere la già buona meccanica del primo e va oltre. Non solo non cade nella trappola di ripeters,i ma anzi sembra costruirsi costantemente in un processo di continua rigenerazione videoludica. Tecnicamente ottimo, giocabile come solo Sonic e pochi altri nomi sanno essere, questo titolo si rivela longevo, molto vario e offre una storia e dei personaggi tutto sommato godibili e divertenti. Fa piacere notare che la grande "S" abbia intrapreso un cammino per tornare ad essere quella di una volta. Ecco l'originalità. Viva l'originalità.

    6 - Worms: Open Warfare 2 (Thq)
    Il mondo di Worms, lo strategico che vede impegnati vermi armati come soldati all’ultima moda, torna su Nintendo DS, ma, stavolta, vince ogni battaglia. Il gameplay che ha sempre caratterizzato i capitoli precedenti torna in piena forma. Worms è uno strategico a turni in cui il giocatore controlla un soldato alla volta da una squadra di massimo 4 elementi. Durante il proprio turno si hanno 60 secondi in cui ci si può muovere nello scenario cercando di attaccare nel modo migliore possibile i vermetti nemici. Una volta utilizzata l'arma desiderata sul malcapitato, si hanno pochi secondi per cercare riparo, dopo di che il turno passa al nemico che farà di tutto per farvela pagare; una volta fatta la sua mossa toccherà al vostro verme successivo. Il maggior divertimento della serie sta nella grande varietà di armi ed oggetti che potrete utilizzare. Per vincere potrete infatti avvalervi di armi canoniche come bazooka, granate normali e a frammentazione, dinamite, fucili, uzi, ecc, insieme ad altre decisamente meno convenzionali tipo bomba sacra, bomba banana, vecchia signora, pecora nella sua versione "normale" o in quella volante con tanto di mantellina e tante altre. La grafica finalmente è all'altezza delle aspettative fondendo la grafica 2D del campo di battaglia con il 3D degli sfondi. Le animazioni sono sempre impeccabili e inoltre ora l'azione si svolge su entrambi gli schermi. Worms è un gioco che con questa uscita portatile promette di rimanere per parecchio tempo nei DS dei suoi appassionati. Tutto quello che si poteva chiedere da un gioco di Worms è racchiuso nella piccola scheda che troverete nella confezione: ci sono le armi, i livelli sempre diversi (c'è addirittura la possibilità di crearli a colpi di pennino), diverse modalità di gioco, un'altissima personalizzazione, c'è il multiplayer locale e via internet e ci sono questi simpaticissimi vermi che non vedono l'ora di lanciare una vecchia signora contro gli avversari.

    5 - Lunar Knights (Konami)
    Hideo Kojima non poteva non mettere, anche nella classifica per Nintendo DS, il suo genio. Lunar Knights è il primo titolo della nuova serie di Konami e Kojima, ma il quarto episodio spirituale della saga di Boktai, vista su Gameboy Advance. Boktai era un titolo particolare. Infatti, le cartucce, erano provviste di un ingegnoso sensore solare che, messo sotto la luce della grande stella, la ritrovavamo ben ricreata nel gioco. La storia è quella di Lucian, un cacciatore di vampiri, armato di “Vanargard” la sua spada oscura, un ragazzo orgoglioso e dai modi brutali ma allo stesso tempo determinato. Le peculiarità di Nintendo DS vengono usate in modo intelligente, i due schermi ci servono per controllare in alto lo stato del cielo che avrà un’influenza notevole nel gioco. Soffiando nel microfono faremo emettere un fischio al nostro personaggio in modo da distrarre i nostri avversari. Con il Touch-Screen invece, controlleremo la navetta nelle fasi di volo per raggiungere il purifex. Particolare marchingegno che purifica le anime dei boss che ucciderete liberando il terrenniale che han imprigionato. Grazie al paraSol, avremo la possibilità di controllare davvero tutto, perfino il meteo che ci servirà da supporto per i terrenniali che liberemo. Facendo un esempio pratico, immaginate di trovare una pozzanghera che vi intralci il cammino. Con il paraSol potrete alzare la temperatura e farla asciugare permettendovi cosi di continuare senza problemi il vostro percorso. Analizzando il comparto tecnico non possiamo non cominciare a parlare delle musiche, che risultano in bellissime quanto i video in stile Anime che troveremo per tutto il prosieguo dell’avventura. Le prime si dividono in un tripudio di gioia, oscurità, jazz, malinconia e quant’altro, rendono questo titolo una vera manna per le orecchie del giocatore, coinvolgendolo fino al midollo e senza lasciare scampo, del resto anche i Boktai ci deliziavano di tale pregio. La grafica non si discosta molto da quella vista negli episodi per GBA, ma oltre ad essere migliorata per definizione vediamo alcuni effetti piuttosto spettacolari che vi faranno scendere la parziale delusione. Stupenda, invece, la sezione in volo completamente in 3D, con tanto di realistiche esplosione ma con scenari spesso ripetitivi e poco ispirati. Un buon debutto per Hideo Kojima sulla stessa.
    Il suo “tocco” si vede, nel bene e nel male, e ci sentiamo di consigliare il gioco un po’ a tutti, specialmente a chi ha amato Boktai e Castlevania.

    4 - Castlevania: Portrait of Ruin (Konami)
    Un attimo prima del podio ecco tornare una delle saghe più amate per quanto riguarda la console portatili: Castlevania. Siamo in piena seconda guerra mondiale e tutte le nazioni del mondo sono consumate da odio e violenza... quindi quale momento migliore per la nuova apparizione del castello demonico del Re del Terrore, Dracula? Stavolta però troveremo un trittico abbastanza atipico per la saga Konami: un vampiro capo, Brauner, con le due figliole Loretta e Stella. Noi impersoneremo Jonathan Morris (figlio del John Morris che alcuni di voi ricorderanno nel lontano Castlevania: Bloodlines uscito per Sega Megadrive), giovane cacciatore di vampiri erede della leggendaria frusta Vampire Killer e Charlotte Aulin, una giovane stregona dai grandi poteri ancora sopiti. Ma come... vi chiederete, due personaggi diversi allo stesso tempo? Ebbene sì, l'unica grande novità che troveremo in Portrait of Ruin è proprio questa. La gestione dei due personaggi è molto più semplice di quello che potrebbe sembrare, anche perché ne gestiremo chiaramente uno alla volta, in stile Donkey Kong Country. Quando ne avremo bisogno, possiamo ovviamente richiamare il nostro compagno, farlo sparire se ci sta dando noia oppure usare le tecniche Dual Crush, potenti mosse che vedranno coinvolti entrambi i personaggi. Anche il nostro compagno però può essere colpito dai nemici, ma chiaramente non ci farà perdere energia, bensì punti magia. Novità da segnalare è la presenza di varie quest da completare e che ci verranno assegnate dal misterioso Wind (un fantasma che incontreremo quasi subito e che cela numerosi segreti). Sono delle missioni alquanto varie, pure se non tutte molto divertenti o sensate, e che sbloccheranno nuove mosse speciali, oggetti e ricompense di ogni tipo. Una buona idea, anche se sfruttata in maniera piuttosto dimenticabile. Poi, come vi dicevo, stavolta le funzionalità del DS sono state praticamente accantonate: il touchscreen lo useremo ancora meno che nel precedente Dawn of Sorrow, praticamente solo per i menu, e il doppio schermo è usato di nuovo solo per visualizzare la mappa. C'è invece un aspetto del gioco che Portrait of Ruin ha sicuramente migliorato di molto rispetto a Dawn of Sorrow: la grafica. Sicuramente il precedente capitolo mostrava un ottimo 2d, ma ben pochi elementi 3d davvero memorabili; beh in questo la Konami ha senza dubbio cambiato le carte in tavolta. Stavolta troveremo parecchi sfondi tridimensionali, a volte anche animati; così pure qualche boss di fine livello in tre dimensioni. Le animazioni poi sono un qualcosa di spettacolare, sia i nostri eroi che i nemici sono una gioia da vedere in movimento, i frames davvero si sprecano. Un'ottima aggiunta alla serie Castlevania, il gameplay rimane fresco grazie all'idea delle varie ambientazioni e grafica e sonoro ci fanno rimanere incollati agli schermi fino alla fine. Un capolavoro che va ad arricchire la già ricca Top del 2007.

    Vediamo chi si trova sul podio:

    3 – Pokemon Diamante/Perla (Nintendo)
    I Pokemon fanno il loro vero debutto su Nitnendo DS con questo episodio (i titoli usciti precedentemente erano solo degli spin off che poco avevano a che dividere con gli originali giochi visti su GBA). Quest’ultimo episodio vi metterà nei panni di un giovane allenatore che si sposterà in lungo e in largo per la terra di Sinnoh alla ricerca di nuove specie da collezionare, ma con la consueta sgangherata banda di furfanti da tenere a bada, che questa volta prende il nome del cosiddetto Team Galactica. Rispetto al passato sono stati mantenuti tutti i classici elementi in stile gdr che da sempre caratterizzano il gameplay, a partire dall’impostazione grafica fino alla meccanica vera e propria che pare avere subito solo dei miglioramenti più che sostanziali e significative novità in grado di stravolgere quello cui ogni appassionato era abituato. Avviando il gioco per la prima volta potrete unicamente scegliere le caratteristiche del vostro alter ego virtuale e l’allineamento del Pokémon che vi accompagnerà per le prime fasi, ma molto presto sarete in grado di catturare –catalogandole attraverso l’ormai indispensabile Pokédex- numerose nuove creature che torneranno utili, in base alle caratteristiche di ognuna, nei combattimenti così come nelle numerose fasi esplorative ed enigmi da risolvere. Il territorio da esplorare è come al solito incredibilmente ampio e formato da diverse zone, non tutte accessibili inizialmente. Uno degli aspetti più interessanti del gioco, che farà felice molte persone, consiste nella retrocompatibilità nei confronti degli episodi Rubino, Zaffiro, Smeraldo, Rosso Fuoco e Verde Foglia, da cui potrete importare le vostre creature preferite semplicemente inserendo le apposite cartucce all’interno dello slot del DS. Per i più esigenti e con l’intenzione di sfruttare al meglio le caratteristiche della console, è stata implementata anche una modalità multiplayer decisamente ben pensata e che permetterà d’interagire con altre persone attraverso la WiFi Connection. Collegandovi online potrete infatti scambiare Pokémon con altri allenatori o decidere invece di sfidare giocatori provenienti da altre parti del mondo, mettendo alla prova la forza del vostro team. Queste caratteristiche non fanno che rendere ancor più completo un titolo sicuramente già molto valido. Pensate soltanto che per Diamante e Perla sono stati inclusi altri 109 Pokémon, in parte nuovi e in parte frutto di evoluzioni, per un totale di 493 creature di cui 13 differenti per ogni versione. Ancora una volta i fan dei Pokémon possono gustarsi un ottimo gioco, uno di quei prodotti dotati del magico potere di riuscire a tenere le persone incollate allo schermo per molto tempo e di farle entusiasmare ad ogni piccola scoperta o creatura catturata. Questo titolo risulta molto divertente e ben realizzato, longevo e in grado di far vivere ogni partita come un’esperienza unica, attraverso un grado di coinvolgimento elevato. Scelta quindi quasi obbligata per tutti i possessori di Nintendo DS a cui consiglio di non commettere l’errore di sottovalutare un prodotto valido solo per il fatto che i protagonisti siano gli amati/odiati Pokémon.

    2 - Elite Beat Agents (Nintendo)
    Medaglia d’argento per Elite Beat Agents, un Rythm Game che resterà nella nostra console per molto tempo. Per chi ama i rhytm game, il Nintendo DS è una vera goduria. Fino a poco tempo fa, sulle console classiche, un simile gioco era pressoché impossibile o altrimenti fortemente limitato; invece oggi, grazie all’enorme potenziale della nuovissima e fantastica console targata Nintendo, abbiamo avuto un notevole rinfresco del genere. Se credete che questa volta dovrete premere a tempo i bottoni della console vi sbagliate di grosso: dimenticatevi tutto, prendete in mano il pennino, focalizzate per bene i 2 schermi, mettete a palla il volume e avrete tutto quello che serve. Via! Si parte! Ed ecco che nello schermo superiore troverete delle fantastiche vignette stile “manga” che cambieranno a seconda del vostro andamento durante il gioco, mentre in quello inferiore (il touch per intenderci) troverete in alto la classica barra di energia che aumenterà o diminuirà a seconda del vostro punteggio, mentre al centro ci saranno i sostenitori già pronti ad incitare chi è in difficoltà con urli assurdi e strampalate mosse che vanno a tempo di musica.
    Lo scopo è riuscire a colpire nel momento giusto e con la giusta sequenza dei bottoni (o cerchietti, come volete insomma) che compariranno nello schermo; il tempo è scandito da un anello che si restringe sempre più intorno al bottone, il quale va colpito quando l’anello coinciderà perfettamente con il suo bordo; invece la sequenza è data dai numeretti che compariranno in ognuno di essi in ordine crescente.Vi capiterà anche di dover seguire una pallina in un determinato percorso o di girare in modo circolare ed il più velocemente possibile una ruota.
    Insomma, adesso penso capirete quando dicevo che il gameplay era totalmente rinnovato e capirete anche quanto sia divertente, coinvolgente e bello questo gioco. Elite Beat Agents è un gioco ricco di canzoni famose, e che inizialmente potrebbe far scorgere qualche perplessità: non preoccupatevi questa perplessità sparirà in men che non si dica non appena inizierete a giocare a ritmo di musica.

    Sul gradino più alto del podio, senza ombra di dubbio, troviamo ……….

    1- The Legend Of Zelda: Phantom Hourglass (Nintendo)
    Sì, signori, ci troviamo di fronte al CAPOLAVORO per Nintendo DS. Phantom Hourglass non è solo un gioco, è una fiaba o meglio, una poesia composta da colori spumeggianti, paesaggi malinconici e mondi fantastici. Il vostro desiderio di esplorazione, di prendere la vostra barca e di solcare i mari alla ricerca di mostri e isole sarà appagato come in poche occasioni, che la mia esperienza di giocatore iniziata 22 anni fa possa ricordare. Ricordo ancora le parole di Mijamoto quando presentò The Legend Of Zelda per NES: voleva creare un gioco in grado di far ritrovare l’avventura che si può celare in un semplice bosco, l’importante è che ci sia la fantasia. Di fantasia in Phantom Hourglass ce ne è tantissima, e ogni volta che accendo la console è come se mi apprestassi a partire per un nuovo viaggio, alla ricerca di nuove persone da conoscere e dungeon e isole da esplorare. Tutte le funzioni della console sono sfruttate al meglio come già spiegato nella prefazione. Mi sento di dire solo che ci troviamo di fronte ad un capolavoro, il classico titolo che quando vedi il trailer ti gonfia gli occhi di lacrime, forse perché hai visto fin dove è arrivata quella serie che da piccolo ti piaceva tanto e che adesso è cresciuta con te. Bellissimo fino alla fine: forse questa è la sua unica pecca, prima o poi finisce. Ma lo sappiamo, le belle favole le leggiamo volentieri altre mille volte e The Legend Of Zelda: Phantom Hourglass è una di queste. Una hit senza tempo.
     
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