Posts written by Ripper346

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    benvenuto
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    grazie mille per i download che metti in questa sezione
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    niente CHIUDO
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    welc'
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    welc'
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    non facciamo più skin
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    welc'
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    Marco "Sidmarko" Locatelli - del 21/09/2009 Quest’anno non c'è di certo crisi per il videogioco su PC, lo testimonia anche il fatto che un colosso come Capcom abbia deciso di puntare su questo mercato, per molti considerato ormai al tramonto, se non fosse per i faraonici introiti che riescono a garantire alle software house i mmorpg, alias miniere d’oro, come World of Warcraft o simili. Forse questo è dovuto anche allo sviluppo a macchia d’olio di una pirateria che non risparmia niente e nessuno. Invece nonostante tutte queste maldicenze eccoci qua, un’altra volta, a goderci sulla nostra piattaforma preferita la nuova incarnaizone del brand Resident Evil giunto al suo quinto episodio, più in forma che mai, anche se un po’ diverso di un tempo.

    Cervelli spappolati e zombie mutilati
    Le vicende che fanno da sfondo a Resident Evil 5 si svolgono dieci anni dopo il primo e tanto ossequiato Resident Evil nell’ormai lontanissimo, videoludicamente parlando, 1996. Paradossalmente Resident Evil 5 a differenza delle classiche ambientazioni lugubri, tipiche degli episodi precedenti è ambientato in una luminosa nonché fittizia regione africana: Kjuju. Qui il protagonista Chris Redfield, vecchia conoscenza per i fan della saga, è accompagnato da una new entry, una certa Sheva Alomar, grintosa e sexy ragazza dai tratti somatici e orpelli tipicamente africani. Abbandonata la squadra speciale S.T.A.R.S. di cui faceva parte, Chris si è aggregato, con la nuova compagna, ad una società creata con l’obiettivo di combattere le minacce biologiche e di fermare il traffico di armi virali: la B.S.A.A. (Bioterrorism Security Assessment Alliance). Gli abitanti di Kjuju, sono stati infetti da uno strano virus letale che li trasforma in esseri aggressivi senza cervello, chiamati Majini, molto simili ai Ganados di Re4, con la smania di attaccare irrazionalmente chiunque, Chris e Sheva compresi. I due protagonisti dovranno allora cercare di capire chi sta dietro la creazione di questo terribile virus, barcamenandosi a suon di pallottole fumanti, tra cervelli spappolati e zombie mutilati.

    Survival o action?
    Sebbene alle prime battute sembrerà di vedere una giocabilità inalterata rispetto a quella vista su Resident Evil 4, dopo pochi minuti di gioco ci si rende conto di trovarsi di fronte un gameplay che ne trae spunto, ma viene parzialmente rinnovato. Prima di tutto la visuale, sempre in terza persona, dispone di una ampia visione di gioco, e i movimenti aggiungono la possibilità di spostarsi anche lateralmente. Una volta impugnata un’arma è impossibile però fare un qualsiasi spostamento, caratteristica che rende il tutto più angosciante, ma anche frustrante, nonostante sia una prerogativa ormai intrinseca del brand Resident Evil. Sentirsi incapace crea infatti più paura nel giocatore. La novità più eclatante sta nella presenza della compagna, che combatterà al fianco del giocatore durante tutta l’avventura. Gestita discretamente dall'Intelligenza Artificiale nella modalità single player, può essere utilizzata da un amico nella modalità multiplayer cooperativa online. Nel singolo, oltre ai combattimenti, dove ovviamente la partner darà un’importante aiuto per avere la meglio sui Majini, sarà importante gestire al meglio l’inventario. C’è infatti la possibilità di scambiare armi e oggetti in qualsiasi momento, facendo attenzione però nel dosare le risorse fra i due personaggi. Inoltre Sheva durante gli scontri, da buona infermierina, avrà molta dedizione nei confronti di Chris, curandolo non appena il suo livello di salute scenderà. Sarà vostro compito allora, non essere troppo egoisti e dare anche voi una mano alla compagna quando si troverà in difficoltà, lasciandole una buona dose di munizioni e armi. Nel multiplayer la storia cambia, in quanto dietro le spoglie di Sheva si troverà una persona in carne ed ossa, dove potrebbe trattarsi di un buon amico, ma anche di uno sconosciuto magari poco generoso. Il livello di difficoltà del gioco non è proprio da casual gamer, si dovranno infatti affrontare sin dalle prime battute zombie a bizzeffe, il che potrebbe portare i giocatori meno smaliziati a perdere subito la pazienza abbandonando il gioco. Dopo qualche minuto di gioco però, acquisita una certa dimestichezza e entrati nell’ottica del gioco, la difficoltà farà parte delle note positive del gioco, risultando mai ripetitivo e mantenendo sempre alta la soglia di sfida, anche grazie ad un ottimo level design. La longevità del titolo farà sicuramente storcere il naso ai fan più incalliti, la durata della campagna in singolo ammonta infatti a solo 7-8 ore di gioco. In questa versione PC l’unica vera novità, ignorando i due costumini extra disponibili alla fine della avventura, è la modalità No Mercy che consta in una vagonata di zombie pronti a saltare addosso ai poveri Chris e Sheva. Questà modalità si allontana molto da quelle che sono le caratteristiche di un gioco come Resident Evil, anche il sistema di combattimento, lento e macchinoso, non aiuta di certo ad avere la meglio sugli zombie, che in certi frangenti arrivano a più di venti contemporaneamente sullo schermo. Consigliata quindi a giocatori più esperti e che vogliono un alto livello di sfida, quasi al limite del possibile. Siamo quindi di fronte, cosa che si era già intravista con Re4, ad una definitiva svolta. Non si può più definire “solo” survival horror un gioco che oramai assomiglia sempre di più ad uno sparatutto in terza persona, con qualche infarinatura di horror qua e là, testimoniata per lo più da qualche cutscene da film horror alla “notte horror” e dai soliti zombie da uccidere. Anche gli enigmi, molto importanti nelle vecchie versioni, sono stati ridotti ai minimi termini, sostituiti da sequenze di gioco molto più dinamiche e action. Questo potrebbe allontanare gli amanti del genere survival horror, nonché della serie, ma in fondo Resident Evil 5 ha ancora dentro di se un’anima horror che lo porta a essere classificato, secondo chi scrive, come un ibrido.

    Conversione ad hoc
    La grafica è indubbiamente, anche passati cinque mesi dall’uscita, uno dei punti forti di questo Resident Evil, e nella versione PC siamo di fronte ad una conversione, come visto anche per Street Fighter IV, fatta a dovere. Modelli poligonali ben realizzati, texture ad alta definizione quasi in tutte le occasioni, ottimi effetti particellari e di illuminazione. Purtroppo il livello è ancora quello visto nella versione console, se non fosse per la possibilità di aumentare la risoluzione o un frame rate che può salire fino a 60fps (ovviamente disponendo di un computer all’altezza) contro i 30 delle controparti console. La presenza delle DirectX 10 non aggiunge nulla di concreto, se non quello di rendere il gioco più difficile da digerire; non è di certo una novità l'ancora mancato completo supporto alle ultime librerie di casa Microsoft. Con la nostra configurazione, dotata di un Quad Core QX6800, una GeForce GTX 295 e 4 GB di RAM DDR2 in ambiente Vista 64bit il gioco difficilmente scendeva sotto i 50-60 fps, con una risoluzione di 1900x1200, dettagli al massimo e il filtro Antialiasing impostato su 8x. Tutto sommato niente di incredibilmente pesante, anche se nemmeno troppo leggero, con la possibilità comunque di scalare in maniera minuziosa le impostazioni grafiche, trovando il giusto compromesso qualità-fluidità. Il comparto audio risulta nel complesso buono, anche se manca un doppiaggio del parlato in italiano, la lingua d’oltremanica è stata ben implementata e le canzoni di sottofondo non appaiono mai fuori luogo. Per gli amanti del gaming fra tastiera e mouse ci sono buone notizie, infatti il sistema di controllo, a differenza di quanto visto su Resident Evil 4, è stato ottimizzato in maniera perfetta. Inizialmente sarà più ostico l’utilizzo di questa periferiche rispetto al più intuitivo gamepad, ma dopo un po’ di pratica i comandi risulteranno molto più precisi e veloci. Il mirino laser è stato sostituito con uno più grande e dedicato ai comandi dei pcisti, nonché l’uso dei tasti della tastiera che si rivelano più dinamici e comodi nel gestire l’inventario, girarsi o attaccare con il coltello.

    Hardware
    Requisiti Minimi
    Sistema operativo: Windows® XP, Windows Vista o Windows 7
    Processore: Intel Pentium D Processor o superiore, AMD Athlon64 X2 o superiore
    RAM: Windows XP: 512 MB, Windows Vista: 1 GB
    Scheda video: Scheda grafica DX9 con supporto per Pixel Shader 3.0
    DirectX: 9.0c
    Hard Disk: 8GB

    Commento Finale
    Cinque mesi di ritardo sono, solo in parte, giustificati dall’ottima conversione realizzata da Capcom, ormai una certezza visti i precedenti. D’altro canto non sono state inserite novità rilevanti rispetto alle versioni console. Siamo ancora di fronte allo stesso prodotto visto a Marzo, ma su di una piattaforma diversa, che per superiorità tecnica riesce a spremere ancora di più l’eccellente motore grafico del gioco, l’MT Framework. Che si tratti di un action o un survival horror ormai poco importa, di fatto la verità sta nel mezzo, ma concediamo il beneficio del dubbio per chi non si accontenta mai.
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    Antonello "AWesker" Buzzi - del 07/03/2010 A un paio di settimane dalla pubblicazione di Incubo senza fine, Capcom decide di rendere disponibile anche il secondo DLC per Resident Evil 5, intitolato Una fuga disperata. Questa volta l’intera avventura presenterà caratteristiche diametralmente opposte rispetto al primo add-on, dove l’atmosfera e la risoluzione di enigmi lasciano spazio ad un’incessante azione di gioco, nella quale ci sentiremo davvero braccati dai nemici in ogni singolo secondo.

    Jill e il capitano Josh Stone in fuga
    Le vicende raccontate in Una fuga disperata hanno luogo in seguito al ritrovamento di Jill Valentine e la rimozione del congegno di controllo della mente da parte del suo ex partner Chris Redfield. Dopo un breve scambio di battute con quest’ultimo, dove la nostra eroina lo incoraggerà a inseguire il malefico Albert Wesker per mettere fine in modo definitivo al suo piano di distruzione del mondo, improvvisamente Jill perde conoscenza, probabilmente a causa del forte shock subìto. Al suo risveglio troverà Josh Stone, soldato di colore facente parte della B.S.A.A. molto amico di Sheva Alomar, compagna d’avventura attuale di Redfield. Insieme i due dovranno trovare il modo per scappare dallo stabilimento della Tricell e raggiungere Chris e Sheva per dargli una mano.
    L’ambientazione nella quale ci troveremo a deambulare riguarda quindi un’area prettamente industriale a più livelli, dove i nemici sbucheranno letteralmente da ogni angolo per darci la caccia. Abbandonato quindi il puzzle solving e il ritorno al passato del precedente Incubo senza fine, Una fuga disperata propone un gameplay molto vicino a quello di Resident Evil 5, esasperato ancora di più tanto da renderlo molto simile a una specie di modalità Mercenaries interna alla storia principale. Si tratta quindi di un’incessante azione run ’n gun, con tanto di appositi emblemi da raccogliere per aumentare il punteggio ed una disposizione di armi e munizioni casuale che permette di affrontare ogni sessione con una certa libertà alla ricerca dei risultati migliori. Non mancano situazioni ad alto tasso adrenalinico, come quando saremo cacciati da torrette lanciarazzi disposte su di una zona elevata, o ancora la parte finale, nella quale dovremo aspettare l’arrivo dell’elicottero che ci porterà in salvo per cinque minuti, con un continuo respawn di creature che ci vorranno fare la pelle.
    La durata dell’esperienza, tuttavia, anche stavolta mina in parte il giudizio complessivo. Sarà, infatti, abbastanza facile terminare questa nuova espansione in meno di un’ora, ma è altresì vero che si presenta sicuramente più giocabile della precedente e adatta a essere affrontata più volte. Come di consueto, la presenza di leaderboard online e la possibilità di giocare in cooperativa con un altro giocatore, sia in locale sia online, rendono appetibile questo DLC a tutti quelli che amano effettuare veloci sessioni di gioco con un amico.

    Mercenari a raccolta
    Se l’azione contenuta nella componente Story Mode non vi bastasse, questa espansione propone l’aggiunta nella modalità Mercenaries Reunion di due nuovi personaggi. Il primo è Josh Stone, di cui abbiamo già parlato precedentemente, mentre il secondo è Rebecca Chambers, storico character che tutti i fan della serie ricorderanno in Resident Evil Zero e nel primo capitolo della saga. Tra l’arsenale a disposizione di queste due new entry segnaliamo un poderoso fucile per Rebecca e un devastante lancia razzi per Josh.

    Commento Finale
    Nonostante l’alto tasso adrenalinico, Una fuga disperata non aggiunge nulla di veramente significativo alla componente ludica di Resident Evil 5, a differenza di Incubo senza fine che proponeva una gameplay fortemente diverso e affascinante per i giocatori affezionati alle origini prettamente horror della saga. Tuttavia si tratta di un add-on ricco di azione e molto rigiocabile, adatto a tutti coloro che amano la modalità Mercenaries e desiderano affrontare una base dello stesso inserita all’interno dello Story Mode. La sua scarsa durata ancora una volta tende a far scivolare la valutazione finale verso il basso, ma il prezzo contenuto al quale viene commercializzato riesce comunque a renderlo un acquisto interessante.
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    Scena 1: Mercatino di Merchant's Street

    L'avventura di Sam inizia nella tranquillità di un cafe, con il più classico dei tutorial interattivi. Attendete di poter controllare Fisher e avviatevi nella strada del mercato sfruttando le numerose coperture per non farvi individuare dagli agenti di pattuglia.

    Durante questa scena, vivrete uno dei tanti flashback di Sam. Accendete e spegnete la luce in camera della piccola Sarah, e godetevi questo intimo quadretto di famiglia. A questo punto dovete eliminare gli intrusi intrufolatisi in casa. Nulla di difficile. Uccidete a mani nude il primo uomo che vi trovate di fronte, e usate il mark & execute contro i due dietro alla porta a vetri.

    Una volta tornati nel mercato, eliminate a mani nude l'uomo che vi porge le spalle. Ora avete di nuovo a disposizione il mark & execute, che potete usare tranquillamente contro i due scagnozzi seguenti.

    Ripetete la stessa sequenza di operazioni con i prossimi avversari e, una volta eliminate tutte le minacce nello spiazzo, seguite l'unico superstite nel bagno pubblico.

    Ora è il momento del primo interrogatorio. Sfruttate tre diversi elementi interattivi dell'ambientazione (il lavandino, l'orinatoio e la porta in legno) per completare la sfida in questione e ottenere preziosi punti con cui potenziare il vostro arsenale.

    Scena 2: la magione di Kobin

    La seconda scena inizia in una stradina isolata di Valletta, con Sam che si procura lo specchietto per sbirciare sotto alle porte, semplicemente strappandolo a un SUV.

    Raggiungete la porta davanti a voi e usate lo specchio appena recuperato per farvi un'idea della situazione. La via è sicura, quindi aprite e andate verso destra, dove l'indicatore dell'obiettivo vi segnalerà la magione di Kobin.

    Attivate l'allarme della macchina parcheggiata accanto alla porticina sulla parte sinistra del muro perimetrale della magione, e appostatevi accanto alla porta attendendo che la guardia esca a controllare. Eliminatela silenziosamente (completando anche l'apposita sfida) e buttatevi nell'ombra all'interno della cinta di mura.

    A questo punto avete a disposizione il mark & execute. Usatelo sulle due guardie all'ingresso per liberarvi rapidamente la strada.

    Ora arrampicatevi sul tubo a sinistra e raggiungete la finestra al primo piano. Aspettate che la guardia di ronda vi porga le spalle per metterla ko ancor prima di entrare, e ottenere nuovamente la possibilità di sfruttare il mark & execute.

    Una volta entrati nella stanza, raggiungete la porta all'estrema destra. Usate lo specchio per sbirciare oltre, taggate le due guardie all'esterno, aprite e usate il mark & execute per risolvere rapidamente la situazione.

    Ora che siete entrati, dovete trovare il luogo dove si nasconde Kobin. Procedete verso la stanza successiva e troverete la prima cassa di rifornimenti, dove potrete spendere i punti ottenuti completando le sfide, per potenziare il vostro equipaggiamento. Vi consigliamo di iniziare potenziando al massimo la prima pistola a vostra disposizione, arma versatile e adatta a tutte le situazioni delle prime missioni.

    Introducetevi nella prossima area e arrampicatevi al tubo in fondo a destra. Seguitelo fino a quando non sarete esattamente sopra alla guardia sulle scale, ed eliminatela con l'attacco “morte dall'alto”. Taggate una delle due guardie più vicine e il lampadario sul fondo della stanza, e usate il mark & execute. Ora approfittate del trambusto per sgattaiolare dietro alla guardia rimasta ed eliminarla in modo rapido e silenzioso (ricaricando così il mark & execute).

    Procedete verso l'area seguente, e quando il pannello sul muro si apre, spostatevi sulla sinistra per sfruttare le poche zone d'ombra rimaste. In caso veniste individuati, lasciate che il nemico si concentri sulla vostra Ultima Posizione Conosciuta, aggiratelo ed eliminatelo. Non siate impazienti, e riuscirete a eliminare tutte le guardie senza troppi problemi. Potenziate l'equipaggiamento all'armeria e continuate la missione.

    Una volta raggiunto il muro, arrampicatevi sul tubo sulla destra e raggiungete la finestra. Prendete in ostaggio la guardia vicina alla finestra, usate il mark & execute sulle due vicine alle scale e completate l'opera spezzando il collo al vostro scudo umano provvisorio. Salite al secondo piano e preparatevi a far visita a Kobin.

    Ignorate la porta bloccata e dirigetevi alla finestra sulla destra, aggrappatevi al cornicione e spostatevi lateralmente verso le altre finestre, individuando le guardie e abbattendole da lontano senza nemmeno entrare nella stanza. Una volta eliminata la sorveglianza, entrate e avvicinatevi lentamente alle spalle di Kobin, per iniziare l'interrogatorio.

    Scena 3: L'aeroporto di Price

    Seguite la sequenza narrativa e, dopo esser stati liberati da Grim, picchiatela per fornirle una copertura adeguata. Accettate la microcamera con cui sbirciare sotto alle porte in maniera più efficace che con lo specchietto retrovisore rotto, e andate avanti.

    Attaccate la guardia che vi offre incautamente le spalle e usate il mark & execute appena ottenuto per eliminare i due bersagli più avanti. Fatto questo, recuperate il C4 di cui avrete bisogno in seguito. Salite le scale e uccidete la guardia ferma oltre la porta (cercate di farlo silenziosamente e usando il corpo a corpo, perché in seguito avere il mark & execute attivo sarà di grande aiuto). Raggiungete la parte in alto a destra dell'ambientazione e usate il m&e sui due motori di aerei appesi al soffitto, facendoli cadere ed esplodere fra le guardie della zona.

    A questo punto scendete al piano inferiore per eliminare senza problemi le poche guardie rimaste dopo le terribili esplosioni. Fatto questo, avvicinatevi all'elicottero indicato dall'obiettivo e piazzate il C4.

    Per allontanarvi dall'aeroporto dovrete prima far saltare il generatore. Equipaggiatevi a dovere nell'armeria (a questo punto dovreste avere armi capaci di taggare fino a tre bersagli contemporaneamente. In caso di risposta affermativa, potenziatele ed equipaggiatele subito).

    In questa zona troverete un gran numero di guardie, quindi preparatevi a sfruttare l'oscurità per fare piazza pulita. Muovetevi fra le costruzioni e le casse dell'aeroporto cercando di eludere la sorveglianza. Arrivati all'edificio sulla destra, aspettate che la guardia al suo interno si distragga per irrompere dalla finestra ed eliminarla. Uscite rapidamente dall'edificio passando dalla porta a destra del tavolo, e continuate fino all'edificio successivo.

    Eliminate le due guardie all'ingresso con il m&e, e abbattete quella all'interno dell'edificio con un rapido attacco corpo a corpo. Ora raggiungete l'edificio dove si trovano i comandi dell'elettricità, e usando la microcamera da dietro la porta taggate i tre avversari nell'edificio. Raggiungete la finestra sul lato opposto e affidatevi al m&e per ripulire la zona. A questo punto non vi rimane che staccare la corrente.

    Ora dovete solo fuggire dall'aeroporto. Passate attraverso il cancello (ora aperto) e correte verso l'indicatore dell'obiettivo. Muovendovi fra le numerose tende della zona troverete diverse pattuglie solitarie, ma non faticherete a liberarvene. Approfittate dell'occasione per caricare almeno un m&e.

    Avvicinatevi all'antenna satellitare che Grim vi ha chiesto di sabotare. Fate attenzione alle guardie che la sorvegliano. Arrampicatevi sul muro lì vicino e da lì abbattete tutti gli scagnozzi della zona.

    Una volta sabotata l'antenna arriva la parte difficile, perché dovrete farvi strada fra numerose guardie di pattuglia, tutte pronte a uccidervi istantaneamente. Attirate l'attenzione su di voi nel bel mezzo dell'aeroporto, e quando le guardie inizieranno a muoversi in direzione della vostra Ultima Posizione Nota, potrete coglierle alle spalle eliminandole con un mix letale di corpo a corpo e m&e.

    Prendetevi il tempo di eliminare tutti i soldati di pattuglia per evitare rogne di qualsiasi tipo, e fatto questo dirigetevi rapidamente verso l'indicatore dell'obiettivo. A questo punto potete scegliere se affrontare l'ultima parte della missione in modalità stealth, o se sfogare la vostra sete di sangue lanciando granate alle ultime guardie di pattuglia. Si tratta comunque di pochi bersagli. Dopo averli eliminati, attivate i pilastri di blocco delle auto e godetevi i fuochi d'artificio gentilmente offerti da Sam.

    Scena 4: Diwaniya, Iraq

    Siete pronti a cambiare completamente gioco? Questa missione non vi permetterà di utilizzare alcuna abilità Stealth, ma al contrario vi spingerà ad affrontare intensi scontri a fuoco all'ultima pallottola.

    Finita la sequenza iniziale, seguite la strada tenendovi sul lato sinistro. Eliminate con un singolo colpo in testa il primo soldato sulla destra, e lanciate una granata verso quelli più avanti, in modo da superare subito questa prima parte.

    Avanzate con prudenza fino ad avvistare un nuovo gruppo di soldati, di cui potete liberarvi facilmente lanciando un'altra granata ben piazzata. Eliminate i superstiti a distanza, approfittando del mirino telescopico del vostro fucile d'assalto, e continuate per la vostra strada. Durante lo scontro a fuoco cercate solo di prestare attenzione alle granate lanciate fin troppo spesso dai soldati nemici.

    Avanzate fino all'area successiva, una stazione di servizio in disuso, dove l'enorme tanica di carburante nel mezzo si rivela perfetta per fare un po' di tiro al bersaglio. Godetevi l'enorme esplosione, e passate i minuti seguenti a cecchinare dalla distanza i pochi superstiti presi dal panico. Una volta liberata l'area, potete avanzare con calma ed entrare nel villaggio.

    Superato l'ingresso del villaggio, muovetevi con cautela per non farvi subito individuare dai soldati in lontananza. Lanciate una granata nell'edificio distrutto per ridurre il numero degli avversari, e sfruttate i rottami delle auto come copertura per eliminare una per una le minacce della zona. Fate attenzione al militare sul tetto a sinistra, ed eliminatelo con un headshot ben piazzato.

    Ora non vi resta che muovervi con cautela tra i vari edifici in cerca dei militari rimasti (ascoltate attentamente l'audio per individuare la direzione da dove provengono le loro voci). Ricordate che questi soldati hanno l'abitudine di muoversi in squadre da due, quindi non abbassate mai la guardia dopo averne eliminato uno. Andate avanti in questo modo fino a raggiungere l'edificio dove è tenuto prigioniero il vostro caposquadra.

    Dall'esterno è possibile eliminare facilmente i soldati intenti a torturare l'ostaggio. Fate piazza pulita, ed entrate per liberare il vostro amico.

    Fatto questo, verrete attaccati da una pioggia di nemici. Riparatevi dietro ai resti del muro di fronte a voi, e alzatevi solo il tempo necessario per sparare ai barili di carburante sparsi qua e là. Dovete cercare di resistere il tempo necessario per l'arrivo dell'attacco aereo americano, che vi porterà direttamente alla prossima scena.

    Scena 5: Monumento di Washington

    Questa scena è piuttosto rapida da affrontare, ed è divisa in due blocchi completamente diversi tra loro, in termini di gameplay. Nella prima fase si deve raggiungere il luogo dell'incontro con un vecchio amico, neutralizzando nel frattempo gli osservatori di Third Echelon sparsi qua e là attraverso il parco dei divertimenti.

    Gli osservatori sono facili da individuare, per via della loro tenuta da Men in Black, assolutamente fuori luogo in un parco giochi. I bersagli sono tre, e compiono regolarmente lo stesso giro. Memorizzate il percorso, e attaccateli quando si trovano nelle zone d'ombra lontane dagli occhi della folla. Una volta immobilizzati i bersagli, interrogateli e metteteli ko.

    Conclusi i tre interrogatori, seguite la strada fino al piccolo edificio vicino al Washington Monument. Seguite l'intermezzo narrativo, e preparatevi a un po' di azione rapida. Dopo la chiacchierata con Coste, otterrete l'emettitore portatile EMP.

    Ora dovete percorrere a ritroso la strada che avete fatto all'andata, per tornare alla vostra macchina, solo che questa volta dovrete affrontare (o evitare) diverse pattuglie di agenti Third Echelon. Sfruttate i passaggi sotto agli stand per muovervi senza farvi notare. Nelle zone prive di copertura e con troppe luci accese potete scegliere se usare l'EMP per far saltare l'illuminazione, o se sfruttarlo per stordire temporaneamente le guardie, per eliminarle più facilmente.

    Poco prima di arrivare alla parte iniziale del livello, quella da dove siete arrivati, assicuratevi di avere a disposizione il m&e, perché vi troverete a dover affrontare uno scontro diretto con alcune guardie. Per passare indenni senza dover necessariamente combattere, usate il m&e sulla guardia più lontana, in modo da attirare in quel punto l'attenzione degli altri agenti e potervi muovere indisturbati.

    Una volta raggiunta la macchina, quando la scena si sposta avanti di 24 ore, camminate semplicemente lungo il corridoio per concludere il capitolo.

    Scena 6: Laboratori White Box

    Prima di iniziare la nuova scena, ricordatevi di personalizzare a piacimento il vostro equipaggiamento usando il baule nel portabagagli della macchina. Ora attirate l'attenzione della guardia all'ingresso, in modo da farla avvicinare ed eliminarla cogliendola alle spalle.

    Una volta eliminata la sorveglianza, andate verso l'edificio, portandovi sul lato sinistro. Troverete un tubo su cui arrampicarvi. Fatelo, e continuate a salire seguendo il percorso disegnato dai cornicioni e dagli altri tubi in cui vi imbatterete.

    Una volta entrati, avanzate attraverso il laboratorio e, raggiunta la porta dell'ufficio di sicurezza, usate la microcamera a vostra disposizione per taggare le guardie nella stanza. Fate irruzione e sfruttate il m&e per fare piazza pulita.

    Ora raggiungete la console di comando e usate i monitor per osservare quello che viene mostrato dalle telecamere di sorveglianza. Cambiate telecamera finché non assisterete all'uccisione di alcuni scienziati. A questo punto potrete procedere con la missione, e farvi strada verso il livello inferiore.

    Arrivati alla stanza buia, noterete che ci sono diverse guardie ad attendervi. Fortunatamente uno dei militari è isolato dal gruppo. Eliminatelo silenziosamente a mani nude, in modo da attivare il m&e ed abbattere le altre tre guardie senza fatica. Dopo aver ripulito la stanza, parlate con lo scienziato ed entrate nell'ascensore.

    Usciti dall'ascensore, muovetevi rapidamente verso le doppie porte e usate la telecamera per taggare le guardie che si preparano a eliminare gli scienziati. Entrate velocemente ed eliminate la prima, poi ritiratevi fuori dalla stanza per aspettare la reazione dei superstiti, ed abbatterli pazientemente dalla stanza accanto.

    Raggiungete l'ampia area con le scale, più avanti. Per raggiungere l'obiettivo è necessario salire ai piani superiori, ma un gruppo di guardie impedisce a Sam di fare le scale indisturbato. Lanciate una telecamera remota contro il pilastro sulla destra, al primo piano vicino alle scale. Attivate la musica per attirare le guardie nella direzione della telecamera e, quando sono tutti nel suo raggio d'azione, fatela saltare in aria.

    Per eliminare eventuali guardie rimaste, potete uscire da una delle finestre e sfruttare i tubi per arrampicarvi ai piani superiori. In questo modo coglierete alle spalle la sorveglianza rimasta, rendendovi le cose più facili.

    Ora entrate nella nuova area e godetevi il dialogo prima di andare avanti. Proseguite verso la stanza seguente ed eliminate la guardia solitaria, attivando così il m&e che userete subito con la guardia successiva. Adottate ancora una volta la tecnica della microcamera esplosiva per eliminare il gruppo seguente di guardie, e continuate lungo il vostro percorso.

    Questa zona dei laboratori è più complessa delle altre, perché i pavimenti bianchi reagiscono alla pressione accendendo le luci della stanza. Nulla di terribile, comunque, perché potete sempre contare sul vostro EMP portatile. Eliminate la prima guardia di ronda con un attacco corpo a corpo, e poi disabilitate le apparecchiature elettroniche con una scarica di EMP. Passate senza farvi notare ed eliminare le altre due guardie con il m&e.

    Per superare l'aria seguente, semplicemente fatevi vedere e tornate dietro l'angolo, aspettando che le guardie vengano a cercarvi. Eliminatele una per una, e andate a cercare quelle troppo furbe per venirvi a stanare. Uscite dalle finestre e approfittate della posizione vantaggiosa per eliminare una ad una le eventuali minacce rimaste, e potrete finalmente procedere.

    Raggiungete l'ufficio seguendo l'indicatore dell'obiettivo. Ora dovete attivare il computer e difenderlo il tempo necessario per permettere a Grim di raccogliere le informazioni di cui ha bisogno. In questo frangente è necessario affrontare diverse ondate di nemici che entreranno dalle due porte (a destra e a sinistra) e dall'ascensore.

    La prima ondata arriva proprio da quest'ultimo ingresso, quindi piazzate lì accanto una mina remota, e fatela detonare un paio di secondi dopo che vedrete aprirsi la porta.

    Per resistere alle varie ondate, non fatevi problemi a utilizzare le mine remote, le flashbang, le granate EMP e le granate vere e proprie. Vicino al computer da proteggere c'è una cassa di armi da cui è possibile fare costantemente rifornimento.

    Quando Grim è all'incirca al 60% dell'operazione, le cose iniziano a farsi serie, visto che le ondate nemiche arrivano da tutte le direzioni contemporaneamente. Usate le granate e, quando venite individuati cambiate silenziosamente posizione, per far concentrare lì il fuoco nemico e muovervi indisturbati alle spalle dei vostri bersagli.

    Terminato l'assalto, scendete le scale e raggiungete la stanza dove si trova l'enorme EMP. Lanciate una telecamera remota per attirare l'attenzione delle guardie e fare piazza pulita con la seguente detonazione. Continuate sulla vostra strada eliminando la guardia solitaria più avanti, caricando al tempo spesso il m&e.

    Salite le scale e attivate l'EMP. A questo punto un gruppo di guardie entrerà nella stanza, pronto a farvi la pelle. Arrampicatevi sul tubo a destra e seguitelo per muovervi indisturbati lungo il soffitto. Da qui, avendo una visuale praticamente perfetta, usate il mark&execute per liberavi la strada. A questo punto uscite, attraversate il parcheggio e raggiungete la vostra macchina per completare la sequenza.

    Scena 7: Lincoln Memorial

    L'inizio di questa missione è davvero molto semplice. Raggiungete la struttura con i comandi di controllo del sistema di sorveglianza, e attivate le telecamere per seguire il discorso fra i due bersagli. Durante la sequenza della sorveglianza dovete tenere costantemente nel vostro campo visivo i due personaggi impegnati nella discussione.

    Per far questo avete a disposizione tre diverse telecamere, con cui potete anche zoomare in modo da avere una maggior pulizia audio.

    All'inizio della sequenza usate la prima telecamera completamente zoomata sugli obiettivi. Quando questi si spostano di lato, verso la colonna, passate alla seconda telecamera. Potete scegliere se continuare a seguire la scena con la seconda telecamera o se passare alla terza, per avere una visuale migliore. Verso il finale, comunque, dovete tornare sulla prima telecamera.

    Completata questa scena, uscite dalla stanza e dirigetevi verso il luogo dove si è tenuto il colloquio. Nessuno cercherà di ostacolarvi, quindi andate dritti senza farvi problemi di alcun tipo. Arrivati al vostro contatto, coglietelo di sorpresa e iniziate l'interrogatorio.

    Quando il contatto viene ucciso, il vostro compito primario diventa quello di catturare vivo il sicario che lo ha eliminato. Seguite il bersaglio evitando gli ostacoli che vi si parano di fronte e ignorando i poliziotti che cercano di ostacolarvi. Tutto quello che dovete fare, in questa fase, è correre senza mai fermarvi.

    Al termine dell'inseguimento il sicario sale sulla propria auto, che salta improvvisamente in aria vanificando tutti i vostri sforzi. A questo punto una serie di ondate di agenti Third Echelon cercherà di farvi la pelle. Il bar è un posto perfetto per tendere brutali imboscate, visto che offre un primo piano pieno di finestre e aperture da dove sparare, e diversi nascondigli da sfruttare per aggirare la sorveglianza.

    Una volta eliminate tutte le minacce, raggiungete il SUV e completate la sequenza.

    Scena 8: Quartier Generale di Third Echelon

    La scena inizia nel garage del quartier generale di Third Echelon. Equipaggiatevi a dovere e preparatevi a farvi strada attraverso la fitta rete di guardie per piazzare le cariche di C4 sui generatori elettrici. La prima parte di questa missione richiede di non essere individuati e di non mettere fuori uso le telecamere di sicurezza, pena il fallimento della stessa.

    Passate dietro la macchina e muovetevi nella zona d'ombra a sinistra. Fate scattare l'allarme della macchina parcheggiata lì vicino e attendete che una delle due guardie all'ingresso venga a controllare. Quando arriva nella zona buia, eliminatela a mani nude per attivare il mark&execute e ottenere la scheda di sicurezza.

    Ora arrampicatevi sulla tettoia a sinistra e avvicinatevi al tetto della guardiola, per calarvi direttamente sulla testa della seconda guardia. Aprite la porta che dà sull'altra ala del parcheggio, e appena la luce della telecamera non punta nella vostra direzione buttatevi sulla sinistra, scavalcate il muretto e calatevi nell'oscurità, per occuparvi della guardia lì in zona.

    Spostatevi dietro alla macchina sportiva con le luci accese ed entrate nel sistema di ventilazione. Piazzate il C4 sul primo pannello di controllo e uscite per raggiungere il prossimo obiettivo.

    Uscite dalla porta e abbattete la guardia subito fuori. Sparate alle luci per nascondere il cadavere e raggiungete le auto per sfruttarle come copertura. Quando la guardia successiva arriva a portata, eliminatela silenziosamente, assicurandovi di farlo in un punto non coperto dalla telecamera di sorveglianza.

    Continuate ad avanzare fino all'obiettivo, sparando all'occorrenza alle luci per aumentare la vostra copertura, e piazzate il C4 sul secondo generatore. A questo punto tornate sui vostri passi e, evitando di finire nel campo visivo della telecamera, entrate nell'ascensore.

    Godetevi la sequenza narrativa, ma preparatevi a entrare rapidamente in azione. Dopo che Sam fa esplodere il C4, infatti, dovete agire subito per non rimanere intrappolati nella hall di Third Echelon. Correte in avanti superando la prima serranda in fase di chiusura, ed eliminate rapidamente la prima guardia che vi si para di fronte.

    Ora camminate velocemente sul lato destro, dove una maggiore oscurità vi favorisce, e abbattete in fretta le altre due guardie prima di correre oltre l'ultima paratia.

    A questo punto nascondetevi dietro al primo angolo e aspettate che la guardia di pattuglia entri nella stanza. Seguitela ed eliminatela silenziosamente con un attacco ravvicinato. Usate il mark&execute sulle due guardie in fondo al corridoio (ignorate le due sulla destra), e seguite la strada fino all'obiettivo.

    Il secondo gruppo di sorveglianza può essere facilmente aggirato ed evitato. Ricordate che potete arrampicarvi sul piano rialzato degli uffici, per muovervi indisturbati senza attirare l'attenzione delle guardie. Raggiunta la stanza dei server, parlate col tecnico e ottenete il visore sonar.

    Appena ottenuto il nuovo giocattolo vi viene data subito la possibilità di provarlo. Le truppe di Third Echelon arrivano rapidamente per cercare di mettervi alle corde. Attivate il visore, uccidete di sorpresa la guardia più vicina e sbloccate il mark&execute. Ora aspettate che tutte le guardie rimaste siano a tiro, ed eliminatele rapidamente.

    Tornate sui vostri passi evitando l'altra squadra d'assalto (seguite lo stesso percorso dell'andata, ricordando che potete sempre arrampicarvi per garantirvi una strada sicura.

    A questo punto, il visore sonar diventa fondamentale per proseguire. La strada verso l'ufficio di Reed, infatti, è disseminata di laser che attivano una letale torretta di sorveglianza. Equipaggiate il visore e superate il sistema di sicurezza saltando oltre i laser o passandoci sotto. Per superare indenni questa parte della missione dovete fare affidamento sul vostro tempismo.

    Una volta superata la zona sorvegliata, salite le scale e confrontatevi ancora una volta con Kobin. Interrogatelo divertendovi con l'ambiente circostante e, a interrogatorio finito, equipaggiatevi a dovere all'armeria di turno, prima di vedervela con una squadra di sorveglianza una volta scese le scale.

    Quando le guardie entrano nella stanza rimanete nascosti e aspettate finché non rimane un solo soldato a pattugliare la zona. Eliminatelo silenziosamente e usate il mark&execute per eliminare il resto delle minacce.

    A questo punto fate molta attenzione, ed evitate di correre nel corridoio successivo. Anche qui, infatti, sono presenti i laser di sorveglianza. Equipaggiate il visore ed entrate nella stanza sulla sinistra. Saltate velocemente oltre le sedie e raggiungete la fine della stanza. Uscite e tornate nel corridoio.

    Ora varcate la porta sulla destra alle vostre spalle e arrampicatevi sul muro di fronte. Spostatevi sulla destra e aggrappatevi al tubo per superare una zona calda. Scendete, e varcate la porta per tornare nel corridoio.

    A questo punto vi troverete in una stanza piuttosto grande. L'ufficio di Grim è al secondo piano, quindi non dovete fare altro che raggiungere l'obiettivo evitando le numerose truppe di guardia. Sfruttate i ripari delle colonne per muovervi senza farvi vedere, e raggiungete il lato sinistro della stanza. Qui troverete un'apertura che conduce a una parte nascosta dell'ambientazione.

    Passando da qui è possibile raggiungere il lato opposto della stanza senza imbattersi nelle guardie. Salite le scale e preparatevi ad avere a che fare con altri soldati. Ricordate che, come voi potete contare sul visore sonar, lo stesso possono fare le truppe di Third Echelon, quindi quando verrete individuati sfruttate l'Ultima Posizione Nota per aggirare i vostri bersagli ed eliminarli agevolmente. Cercate sempre di eliminare il primo soldato con un attacco corpo a corpo, per usare sugli altri il mark&execute.

    Correte nell'ufficio di Grim e assistete alla sequenza narrativa prima di darvi alla fuga disperata.

    Perso dalla rabbia, in questa occasione Sam può contare sul mark&execute infinito, quindi godetevi la fuga abbattendo in modo chirurgico tutti coloro che vi si pareranno di fronte per ostacolarvi. Una volta arrivati alla stanza dove avete fatto detonare il C4, entrate nell'ascensore per concludere la sequenza.
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    patria mia bella
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    ok visto che il mio amico è fuori in barca e ora non si ricorda come si faccia...
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    spina intanto nba 2k10 non è della ea sport ma della 2k. kingboy89 se ha pazienza di aspettare non ho mai giocato con questa versione ma ho un amico che ci gioca perciò ti faccio sapere...
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    benvenuta
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    Modnation Racers
    Genere: Guida arcade
    Sviluppatore: Sony/ United Front Games
    Distributore: Sony Computer Entertainment
    Lingua: Interamente in italiano
    Giocatori: 1 - 6 (infrastruttura e ad hoc supportati)

    VOTI SPAZIOGAMES
    7,0 GRAFICA
    8,0 SONORO
    6,5 GIOCABILITÀ
    9,0 LONGEVITÀ

    Gianluca "DottorKillex" Arena - del 08/06/2010 In risposta all’annuncio di Nintendo di un’imminente nuova console portatile (il tanto chiacchierato 3DS), Sony non ha lasciato trapelare notizie su una possibile PSP 2, che comunque crediamo non tarderà a mostrarsi, ma ha piuttosto rilanciato annunciando una line - up estremamente interessante per il suo handheld.
    Così, in attesa delle mirabilie promesse da Metal Gear Solid Peace Walker e, appena dismesso l’UMD di Lunar: Silver Star Harmony, ecco arrivare in grande stile Modnation Racers, ambizioso progetto arrivato anche per la sorella maggiore Playstation 3, con le dovute migliorie.
    Tra l’online, il potente editor di tracciati e la personalizzazione del proprio alter ego, gli ingredienti saporiti non mancano: saranno stati amalgamati a dovere? Scopritelo con noi.

    Corse con dietro una storia
    Vi aspettavate che il paragrafetto normalmente adibito alla storia fosse desolatamente vuoto, trattandosi di un kart game? E invece no, perché è ammirevole il tentativo, da parte di Sony, di dotare comunque il titolo di un filo narrativo che, seppur esile e un po’ infantile, accompagna il giocatore nella progressione e gli strappa più di qualche sorriso, grazie anche a cut scenes divertenti e assai ben realizzate: tramite uno stile molto televisivo, con due annunciatori improbabili (e doppiati egregiamente) a commentare le nostre prove su pista in un apposito programma, gli sviluppatori hanno saputo intervallare le corse e dare un’aria sbarazzina e spiritosa all’intera produzione. Il nostro alter ego si chiama Tab, ma ben presto potremo sostituirlo (è il gioco stesso a spingerci a farlo) con un personaggio completamente editato, in ogni sua caratteristica, dalla forma degli occhi al cappello, passando per orecchini e pizzetto: c’è da sbizzarrirsi davvero, dispiace solo che, anche dopo aver messo al volante del nostro kart un personaggio di nostra fattura, nelle scene animate d’intermezzo sarà comunque visualizzato il protagonista standard e non la nostra creazione. Partendo da un kart a dir poco rabberciato e passando poi sotto l’ala (!?) protettrice della Conservative Motors (scuderia alquanto discutibile), dovremo avanzare nei campionati, battagliando con altri 5 avversari su tracciati assai vari, ma che non brillano particolarmente per design.

    Controlli incontrollabili
    L’analisi del gameplay è più complessa di quanto si potrebbe pensare: due veri e propri shock, infatti, attenderanno il giocatore nelle prime 5-6 ore di gioco.
    Il primo, e più pericoloso, anche se poi ci si fa la mano, è il sistema di controllo, e in particolare la gestione delle curve e delle sterzate: fin quando sarete in rettilineo il gioco non si discosterà molto dal mostro sacro Mario Kart, un pò per la gestione delle ”sportellate” agli avversari, un pò per i power up, anche se meno ispirati. Ben presto vi accorgerete dell’enorme differenza già alla prima curva: avrete a che fare con un sistema di controllo tra i più innaturali e rigidi, che vi costringerà ad impostare le curve con grande anticipo e capirete bene che, soprattutto in alcune sezioni particolarmente strette nei circuiti, questo è impossibile. Per dirla in maniera “terra terra, il kart non sterza stretto: alla pressione dell’analogico in una direzione, risponderà con un percettibile ritardo, inclinandosi in maniera comunque limitata e costringendo a imprimere prolungatamente la direzione desiderata per ottenere l’effetto che, in molti altri giochi simili, si ottiene con una pressione molto più rapida e intuitiva. Non si capisce se questa sia una scelta ben precisa o una preoccupante mancanza in termini di cura e giocabilità ma, in qualsiasi caso, il risultato non è dei migliori e, sebbene la pratica darà i suoi frutti, è la prospettiva che risulta sbagliata: racing game con un’interfaccia cui bisogna adattarsi, e non senza fatica, è un racing game al contrario, se è vero che dovrebbe offrirci il massimo della comodità possibile, anche tenendo conto dei limiti intrinseci di PlaystationPortable a riguardo.
    Non che il gioco sia ingiocabile, ben inteso: dopo lo shock iniziale, farete pian piano il callo al bizzarro sistema per curvare e imparerete a impostare le traiettoria con largo anticipo, dove possibile, aiutati dal fatto che le prime tre classi sono delle autentiche passeggiate di salute in quanto a livello di difficoltà, facilitando l’acclimatamento del giocatore all’interno del mondo di Modnation Racers. Qui arriviamo al secondo shock: se è lodevole una curva d’apprendimento progressiva e quindi di manica particolarmente larga nelle prime due orette di gioco, lo è assai meno un rapido innalzamento della stessa, senza alcun preavviso, non appena giungerete al gran premio denominato “Avido”.
    Dopo avervi visto vincere senza opporre troppa resistenza, e anzi beccandosi in media 3 – 5 secondi di distacco, infatti, i vostri avversari si trasformeranno in vere e proprie macchine da guerra, costantemente meglio armati di voi e di chirurgica precisione quando si tratta di beccarvi a colpi di missile: se è vero che in tutti i kart game si paga dazio a questo aspetto del gameplay (quante volte avete perso il primo posto a pochi metri dal traguardo nel castello di Bowser nell’ultimo Mario Kart ?), la cosa qui prende contorni preoccupanti, e a tratti frustranti.
    Certo, un livello di difficoltà impegnativo (alcuni direbbero old style) è cosa gradita in un mondo in cui bastano poche ore per portare a termine un gioco, ma il bilanciamento è fondamentale e, in questo gioco, è assolutamente assente, rendendo la progressione davvero ardua da un certo punto in poi.
    Va detto, comunque, che i giocatori sopravvissuti a questi due shock ravvicinati, potranno per il resto godersi un signor titolo: se abbiamo criticato il sistema di controllo, non possiamo di contro non apprezzare la grande varietà concessa dall’editor di personaggi e ancor più da quello di livelli che, dedicandogli qualche ora, vi consentirà di creare piste non dissimili da quelle incluse dai programmatori nel gioco, che saranno peraltro scambiabili online con altri giocatori: la stessa filosofia alla base di LittleBigPlanet raggiunge qui il suo apice, consentendo un buon multiplayer (sia in locale, sia online), senza rallentamenti di sorta, e la possibilità di ampliare l’offerta ludica scaricando sul proprio memory stick le creazioni altrui, e facendo correre altri utenti nel mondo sulle nostre. Stimolante, non c’è che dire.

    Qualche infamia e qualche lode
    Buona, ma non esente da difetti, infine, la realizzazione tecnica. Come molti titoli altamente personalizzabili, per equiparare gli ambienti e gli altri concorrenti al personaggio generato dall’utente, Sony ha scelto un impatto grafico “low profile”, pulito, colorato, ma assolutamente al di sotto di quello che PSP ha dimostrato di saper fare se programmata a dovere.
    Davanti ai nostri occhi si alterneranno quindi percorsi particolarmente riusciti ad altri spogli, e con un livello di dettaglio appena sufficiente ed effetti invero bruttini (le esplosioni su tutti): in generale, la sensazione è che sia stata privilegiata la funzionalità alla bellezza, anche se poi, di fatto, il senso di velocità trasmesso dal gioco è appena sufficiente e, sicuramente, inferiore ad altri giochi con personaggi baffuti su console che recano una grande N sulla scocca. Insomma, avete capito.
    Molto bene invece a livello audio, non tanto per l’accompagnamento musicale, nella norma, ma per il doppiaggio italiano, decisamente ben recitato e con una scelta delle voci quanto mai azzeccata.
    La longevità è sicuramente il pezzo forte di Modnation Racers: oltre al buon numero di campionati presenti nella modalità Carriera (che, come detto, vi daranno filo da torcere), la presenza di due editor molto potenti e completi, uno per i personaggi e uno per i tracciati, e la possibilità di gareggiare ruota a ruota con utenti provenienti da tutto il mondo vi terranno impegnati molto a lungo, sempre a patto che accettiate di buon grado un sistema di controllo del kart ampiamente migliorabile.

    Commento Finale
    Se siete delle persone che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno, avrete di che divertirvi con Modnation Racers: un’ottima modalità online, editor potenti e flessibili, una longevità virtualmente infinita e tanto humour vi aspettano se darete una possibilità all’ultima fatica Sony.
    Se, di contro, per voi il bicchiere è mezzo vuoto, allora rimarrete con l’amaro in bocca al pensiero di che razza di capolavoro questo gioco avrebbe potuto essere con un sistema di controllo meglio realizzato, un livello di difficoltà bilanciato e, magari, una maggiore sensazione di velocità in gara: in entrambi i casi Modnation Racers è un esperimento interessante, parzialmente riuscito, che traccia la strada da seguire in futuro (su PSP o sulla prossima console portatile di Sony) per il gioco online, ma non un gioco di kart giocabile quanto avrebbe potuto essere.

    fonte: spaziogames.it
2364 replies since 21/1/2007
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