SOCOM 3

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    SOCOM 3
    Piccoli guerrieri crescono...
    Avanzano silenziosi attraverso la vegetazione più rigogliosa ed ostile. Con pochi gesti rapidi decisi riescono a comunicarsi pensieri, ordini, sospetti e paure. Poi, tutto d'un tratto le ombre si dividono, per seguire un cammino preciso, anche se insondabile. Scompaiono sulla foresta cala un silenzio ancor più opprimente.
    Dal verde divampano il rosso delle fiamme, il bianco abbacinante delle scheggie d'acciaio arroventate e il silenzio viene dilaniato da una miriade di caotici rumori: porte che cadono al suolo voci che urlano di terrore, bossoli che tintinnando cadono al suolo e ogive che sfrecciano nell'aria.
    Tutto tace nuovamente, l'aria ora è ancor più calda ed umida di prima, ed emana anche un forte odore di legna arsa, di olio e polvere da sparo.
    Il nemico è sconfitto, i SEALS vincono questo round...
    Una delle poche roccaforti del gioco “online” su Playstation 2 è indubbiamente SOCOM, un third person shooter strategico dal gameplay estremamente bilanciato e curato, mai scevro di azione e capace di regalare parecchie ore di divertimento sia in single player, grazie ad un buonissimo story mode, che in multiplayer, per merito di un gioco a squadre per sedici partecipanti vario e generoso. A distanza di tre anni dal primo episodio della saga Socom si ripropone al suo pubblico con una nuovo capitolo; non si tratta di un semplice aggiornamento estetico o di un affinamento di alcuni aspetti del gameplay, questo Socom 3 aggiunge novità sostanziali praticamente sotto ogni aspetto.

    In attesa di ordini
    Socom 3 – US Navy Seals, come da tradizione, è composto da due modalità distinte, a seconda che si intenda giocare collegati alla rete o meno; in quest'ultimo caso ci verrà proposto di affrontare lo "Story Mode" in cui il giocatore conduce in azione il suo alter ego e gli altri tre membri della squadra di cui ci è affidato il comando. Ogni missione è preceduta da un breve briefing, in cui viene spiegato sia il "background" dell'azione, ovvero le situazioni politiche, sociali ed economiche che hanno generato la crisi che dovremo sedare, che gli obbiettivi principali della missione con tanto di immagini satellitari della zona e foto segnaletiche dei nostri obbiettivi od alleati del luogo.
    Una volta completata la fase di armamento delle truppe si scende sul campo di battaglia, e ha inizio il lungo cammino attraverso aridi deserti, villaggi abbandonati e fortificazioni nemiche. Il sistema di controllo del nostro alter ego militare è piuttosto comune in questo genere di videogame: gli stick analogici sono adibiti agli spostamenti del personaggio uno e al puntamento/rotazione l'altro. I tasti consentono di variare il tipo di avanzamento (in piedi, accucciato e steso al suolo), di fare fuoco, saltare, selezionare l'equipaggiamento dal backpack oppure scambiare rapidamente tra l'arma principale e la secondaria.
    Molto più caratteristica è la gestione della squadra, che avviene tramite due tasti ben precisi, il dorsale L2 ed il cerchio; il primo consente solo due ordini, ovvero avanzare o fermarsi, e viene impartito a tutti i membri del team che, in men che non si dica, si radunano nell'area indicata dal mirino e vi rimangono in attesa di nuovi ordini.
    Il tasto "cerchio" invece apre un menù particolare, composto da più sottolivelli: nel primo il giocatore decide a chi impartire gli ordini, ovvero se comandare tutti i subalterni o soltanto i membri della "squadra alfa" o della "squadra beta". Nel secondo menù, finalmente, si impartisce il comando, tra una rosa di possibili candidati di tutto rispetto: i comuni "fuoco a volontà" e l'opposto "cessare il fuoco" si affiancano ordini come pattugliare, mantenere la posizione, coprire un personaggio e molti altri ancora. Ai nostri comprimari potremo anche ordinare di fare irruzione in una struttura nemica; questo comando apre una nuova schermata in cui, di conseguenza all'irruzione, si può decidere se fare fuoco, usare un lacrimogeno, una granata o un "flashbang", un dispositivo che, una volta detonato, emette una fortissima luce capace di rendere ciechi gli avversari per qualche secondo.
    Tutti a bordo!
    Il team sotto il nostro controllo deve seguire un percorso prestabilito che ci viene comunicato man mano che completiamo i nostri "task" dalla base operativa. I checkpoint in molti casi non sono proprio vicini l'uno all'altro, per questo motivo il team dovrà usare i mezzi di trasporto gentilmente forniti dall'esercito statunitense, dai nostri contatti in loco o, molto più spesso, sottratti al nemico.
    L'utilizzo di camion, jeep, motoscafi e cingolati è una delle novità più evidenti di questo terzo capitolo di SOCOM: tutti i membri del team partecipano attivamente alla difesa del mezzo su cui sono imbarcati usando le armi di cui sono dotati o, nel caso in cui siano disponibili, quelle già montate sul nostro trasporto. Nonostante l'impegno proferito dai nostri compagni virtuali, la loro intelligenza artificiale non è quasi mai soddisfacente; per questo motivo sarà possibile, durante i viaggi, impersonare uno qualsiasi dei membri della squadra, così da sfruttare appieno ed in prima persona, sia l'agilità che la potenza di fuoco del nostro trasporto.
    La durata dei viaggi introduce indirettamente un'altra delle migliorie presenti in questo terzo capitolo di SOCOM, ovvero la dimensione degli scenari su cui si svolge l'azione. Tutte le aree, siano desertiche, forestali o urbane sono ampliate in modo esponenziale, restando comunque convincenti, realistiche e varie come da buona tradizione della saga. Dovremo addentrarci in cittadine fortificate nemiche, perlustrare i bunker scavati soddo di esse, navigare pericolosi fiumi e raggiungere isole su cui sono arroccate bande di pirati.
    Ad ogni checkpoint, ovviamente, corrisponde un incarico da portare a termine: ancora una volta SOCOM riesce a difendersi più che dignitosamente, offrendo al giocatore una notevole varietà di situazioni in cui cimentarsi. Ai semplici assalti si alternano le perlustrazioni di aree inesplorate, il recupero di civili in balia del nemico o la scorta di ostaggi e collaboratori verso il punto di recupero. Non mancheranno anche i momenti stealth in cui, per esempio, raggiungere un covo nemico senza essere rilevati, creare dei diversivi ed infine penetrare il nascondiglio e piazzare cimici con cui sorvegliare le comunicazioni. Per raggiungere il nostro obbiettivo con successo in SOCOM 3 è possibile anche nuotare: i nostri SEAL ora sono in grado di avanzare nelle oasi e di immergersi per un tempo tutt'altro che ridotto, così da cogliere di sorpresa il nemico arrivando silenziosamente da una direzione imprevedibile.
    Esiste una netta distinzione tra incarichi primari e secondari della missione: i primi devono essere svolti tassativamente per poter procedere al successivo checkpoint, i secondi sono molto utili a migliorare il punteggio di fine missione. A dire la verità gli incarichi secondari sono spesso più originali di quelli primari e richiedono al giocatore di impartire molti ordini ai subalterni. Uno dei parametri di valutazione delle prestazioni del caposquadriglia è proprio l'interazione con il team: avete ordinato loro di attaccare, di difendere un ostaggio, o semplicemente di attendere un ordine? I vostri comandi hanno portato un beneficio alla missione? Se la risposta è si in entrambi i casi potete stare sicuri di aver meritato una bella "A" nel ruolino e di esservi portati a casa un bonus tra i tanti sbloccabili.
    Trentadue spietati guerrieri
    Il fronte online si arricchisce quanto quello dei giocatori solitari: innanzi tutto il numero di possibili partecipanti ad una partita raddoppia, passando dai precedenti sedici (otto per team) a trentadue (sedici per team); a dire il vero non siamo riusciti a trovare una stanza "piena" durante le nostre sortite nel mondo di SOCOM online, il numero di giocatori non ha quasi mai superato i precedenti sedici... Un vero peccato, soprattutto perchè le mappe variano di dimensione in funzione del numero di partecipanti alla partita.
    Le dodici arene su cui combattere purtroppo sono prese direttamente dallo story mode e, pur restando ottime, trasmettono una sensazione di "già visto" e non ottimizzate per il gioco in multiplayer. Sette di queste arene permettono l'utilizzo dei mezzi di trasporto; l'esperienza si rivela ottima, sia dal punto di vista del gioco che della strategia. Ad ogni modo lo sfruttamento del nuovo arsenale non è obbligatorio: i creatori della partita online possono decidere di eliminare la presenza dei mezzi di trasporto dalla loro partita.
    Le novità accessorie al gameplay sono altrettante e comprendono un nuovo menu di gioco, una casella di posta elettronica per tenersi in contatto con gli altri giocatori, due classifiche per i migliori combattenti e la possibilità di invitare un amico ad unirsi alla nostra caccia.
    Senza infamia
    Tecnicamente SOCOM 3 non rivoluziona quanto visto nei precedenti capitoli della saga: i modelli poligonali le loro animazioni, le locazioni su cui si svolge l'azione, le texture e che arredano i vasti spazi sono ancora una volta adeguati a questa console; alcuni filmati di intermezzo non sono proprio esaltanti, così come i modelli poligonali utilizzati per queste sequenze. Inoltre i cali di framerate sono un po' più frequenti rispetto a SOCOM 2.
    Ancora una volta invece il sonoro è eccellente: il realismo dei suoni emessi dalle armi da fuoco, dai mezzi di trasporto e dalla detonazione degli esplosivi ancora una volta è un gradino sopra la concorrenza; altrettanto curato è il doppiaggio, che conta un dignitoso adattamento italiano ed un mixaggio ben fatto tra i dialoghi in madrelingua e quelli dei terroristi, recitati nei rispettivi idiomi.


    Sintesi
    SOCOM 3 è un buon gioco, ottimo se giocato online. Lo story mode è lungo e vario,ma non troppo impegnativo; l'opportunità di rigiocarlo non manca, le missioni secondarie sono molte e diverse. Lo stimolo a migliorare le prestazioni della propria squadra è sempre presente e anche se non fate parte della razza degli "sblocca tutto" per almeno una ventina di ore si riesce a provare un forte interesse per la modalità offline. A questo punto rivolgendo l'attenzione alla rete ci si ritrova tra le mani lo stesso SOCOM di sempre, arricchito di funzionalità e capace come sempre di regalare agli amanti degli shooter, coinvolgimento, frenesia e una buona quantità di tattica di squadra.. Se non avete mai giocato un episodio precedente e cercate un buon gioco con cui sfruttare PS2 online, oppure se siete fan della saga, prendete tranquillamente questo ultimo lavoro di Zipper Interactive. Gli altri farebbero bene a provarlo comunque prima di comprare: le novità introdotte sono molte ed apprezzabili, ma nessuna è davvero stravolgente; i molti plus di questo nuovo episodio potrebbero non essere uno stimolo sufficiente per qualsiasi giocatore, specie per i veterani degli episodi precedenti alla ricerca di nuove emozioni...

    Immagine di socom3

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