Juventus

Tutte le news sulla Juventus

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  1. Paddy Kenny
     
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    La Juve segue ancora Stankovic


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    L'arrivo del danese Poulsen sembrava aver chiuso la porta a qualsiasi altro nuovo arrivo nel centrocampo juventino, ma pare che la dirigenza bianconera non abbia del tutto abbandonato la pista che potrebbe portare a Dejan Stankovic (28). La Juventus tiene sotto controllo la situazione nell'attesa che si verifichino le condizioni per sferrare un'ultima offensiva, magari durante le battute conclusive del calciomercato.
     
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  2. Paddy Kenny
     
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    Juve, Champions e Stankovic


    Stankovic per l'Europa. E' questa l'idea della Juventus che non ha mai perso di vista il forte centrocampista serbo. Ranieri e lo ha detto chiaramente il giorno del raduno sarebbe contento di averlo a disposizione per garantirsi un'arma in più nell'assalto alla scudetto e alla Champions. L'affare tra Juventus e Inter è congelato in attesa che Moratti termini la sua camopagna acquisti e Ranieri conquisti la Champions dopo le due gare dei preliminari. Tra la Juve e Stankovic una base di accordo sul contratto è stata trovata prima che una parte del popolo bianconero insorgesse contro il centrocampista dell'Inter. Si tratterà quindi di riprendere il filo del vecchio discorso con il giocatore e di trovare un'intesa con l'Inter.
     
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  3. Paddy Kenny
     
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    Juventus, Buffon: "Prendiamo Aquilani!"



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    Gianluigi Buffon, intervistato da Tuttosport, resta dell'idea che Alberto Aquilani valga uno sforzo da parte della Juventus: "Lo merita da parte della Juventus. Ma anche del Milan, dell'Inter e della stessa Roma. È già un grande adesso, tra qualche anno potrà entrare nella top-list dei tre più bravi al mondo. Però immagino si tratti di una valutazione che fanno pure nella Capitale: ecco, non siamo i più furbi del quartiere, noi..."
     
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  4. Paddy Kenny
     
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    Juve: dispetto a Josè


    Vince il Milan e Galliani, quando a fine stagione elencherà i successi, magari ci metterà questo trofeo Tim in cui i rossoneri sono apparsi i più deboli. Il regolamento è discutibile perchè dà troppo peso ai rigori e la squadra che ha ottenuto due pareggi, solo perchè ha prevalso entrambe le volte dal dischetto, è stata premiata rispetto a una che ha raccolto un pareggio e una vittoria sul campo, come ha fatto la Juve: ha deciso il successo ai rigori nello scontro diretto. Tuttavia non è il caso di lambiccarsi per simili sciocchezze e pensiamo che Ranieri, ieri sera, fosse più soddisfatto di Ancelotti e Mourinho, se non altro perchè quelli si sono presi valanghe di insulti, come Stankovic, mentre Ranierone se l'è passata alla grande. Da un test all'altro la Juve trova sicurezza nei risultati: le servirà per il preliminare di Champions che si avvicina.

    Il testaccino ha impiegato tutti gli uomini a disposizione, con l'aggiunta di Tiago che è un surplus però gli viene utile in questo momento per sostituire Zanetti. Lo schema è il 4-4-2, con il lavoro di costruzione che pesa sugli esterni e ci sono state due rivelazioni: la prima è Marchionni che contro il Milan ha giocato benissimo sulla destra, con inventiva e velocità; la seconda è Fausto Rossi, il diciassettenne dalle scarpe colore del fuoco, che ha affrontato l'Inter come se fosse al torneo di Viareggio e la gente si è schierata subito con lui. Per fargli capire che l'aria era diversa, Maicon gli ha piazzato una zampata assassina, il ragazzino come risposta gli ha bloccato un'incursione in scivolata. Bel carattere. La Juve esce comunque tonificata dalla prima notte torinese. C'è stata la conferma di Iaquinta, bravo a fiondarsi negli spazi. C'è stato il primo gol di Trezeguet, un colpo dei suoi, rapace e tempista, contro i difensori allocchiti del Milan. Del Piero si è mosso come può fare adesso però la punizione con cui ha colpito contro l'Inter prima un palo e poi l'altro della porta di Julio Cesar è stata la sua prima prodezza della stagione. E' mancato soltanto Amauri. Nel gioco delle coppie Ranieri gli aveva riservato un posto al fianco di Del Piero contro i nerazzurri, una primizia: dopo pochi minuti il brasiliano si è infortunato al sopracciglio ed è uscito, come nell'amichevole di Pinzolo. Mourinho aveva dichiarato che, con dieci giorni di lavoro in più, sarebbe stato preoccupante per la Juve non battere la sua Inter: il portoghese, un fenomeno nel mettere le mani avanti, ha azzeccato la prima profezia da quando è a Milano perchè i bianconeri hanno battuto i campioni d'Italia per 1-0 con la rete di Iaquinta dopo aver pareggiato per 2-2 con il Milan, tenendo un ritmo più alto di domenica scorsa a Dortmund.

    Stanno lì incollate le tre grandi: se i valori sono davvero quelli del torneo dei telefonici, la lotta per lo scudetto sarà intensa, con la Juve al passo delle migliori. Il problema è capire quanto valga la condizione dimostrata ieri dai bianconeri, dall'Inter e dal Milan, considerando che le milanesi sono partite in ritardo e che mancavano di uomini fondamentali. Mourinho era sotto i riflettori al primo impegno sfizioso. Il portoghese nasconde gli allenamenti e prima del match con la Juve hanno dovuto andare gli organizzatori a stanare la squadra dallo spogliatoio perchè lui non finiva di spiegare ma la sua Inter fa cose che in Italia si conoscono, a cominciare dal modulo con le tre punte, vere o finte che siano (vero Figo?). Con quel tipo di giocatori Mourinho non può che inseguire la potenza, arricchita da un fraseggio nobile, ma contro la Juve l'unica vera palla gol l'ha avuta Adriano di testa e non abbiamo ancora capito come abbia fatto Buffon a deviargliela. I guai per l'Inter nascono dalla difesa. Una falcidia. Si è fermato anche Materazzi e per rimediare all'assenza di specialisti, si è sacrificato Cambiasso. Quanto al Milan sarà da rivedere quando avrà tutti gli attaccanti. Per il momento la macchina di Ancelotti procede con la verve anche balistica di Seedorf e la visione di gioco di Pirlo. Al momento giusto ha trovato una saracinesca in Abbiati ma vista la difesa confermiamo che i soldi spesi per Ronaldinho sono stati un lusso. Là dietro si trema.
     
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  5. Paddy Kenny
     
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    Juve, lo spogliatoio apre a Stankovic


    I difensori della Juve, Chiellini e Legrottaglie si dicono favorevoli all'arrivo dall'Inter del centrocampista serbo Dejan Stankovic, insultato dai tifosi bianconeri durante il trofeo Tim di martedì sera.
     
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  6. Paddy Kenny
     
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    Nedved: "Che errore quei fischi a Stankovic"


    Nedved, i tre gol con l'Amburgo ridimensionano la Juve?
    «La sconfitta è poco importante, contano altri aspetti. Prima di questa partita il bilancio era positivo, poi sono arrivati gli infortuni di Molinaro e Knezevic e la situazione si è complicata. Senza di loro Ranieri non può provare certe soluzioni di gioco, speriamo di risistemarci».

    Domani sera affronterete il Manchester, c'è il rischio di un'altra figuraccia?
    «Il tre a zero contro i tedeschi è stato brutto, se fossi stato in campo sarei uscito incazzato nero. Però ci può stare a questo punto della preparazione. Contro il Manchester non possiamo aver paura di perdere, piuttosto dobbiamo pensare a migliorare. Se affronti la gara con la giusta determinazione ad esempio nei contrasti non corri il rischio di farti male».

    È emozionato all'idea di giocare all'Old Trafford?
    «Certo, anche se mi ricorda la finale di Champions League persa contro il Milan. Magari in quello stadio non ci tornerò più, prima o poi mi dovrò ritirare».

    Rispetto all'anno scorso vi sentite più forti?
    «Siamo maggiormente attrezzati».

    Le piace questa Juventus?
    «Sì, è una squadra tosta e rognosa. Ci sono giovani di grande talento e giocatori d'esperienza. Secondo me non c'è la necessità di tornare sul mercato».

    Il reparto più attrezzato è sicuramente l'attacco. È il più forte della serie A?
    «L'anno scorso Del Piero e Trezeguet hanno fatto 41 gol se quest'anno tutti e quattro faranno 20 reti a testa, siamo a posto».

    Stankovic però potrebbe essere un rinforzo importante.
    «Conosco Dejan, è un grande giocatore e un bravo ragazzo. Farebbe comodo ma non decido io».

    I tifosi però non lo vogliono.
    «Non sono d'accordo, la gente deve capire che noi siamo dei professionisti, non conta la nostra provenienza. Siamo al servizio della società che ci compra e quindi non capisco questi problemi».

    La maglia dell'Inter non è molto amata.
    «Infatti non so che succederebbe se io dovessi andare a giocare a Milano... Ripeto sono cose che non comprendo, mi è dispiaciuto anche sentire fischiare Zambrotta. Gianluca ha dato molto alla Juventus, insieme abbiamo vinto tante battaglie».

    Qual è il suo obiettivo per questa stagione?
    «Vorrei vincere la Champions giocando l'ultima partita della carriera a Roma».
     
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    Juventus, Secco: "Cassano mi piace"

    Le parole di Alessio Secco faranno sicuramente sognare i tifosi della Juventus. Il direttore sportivo bianconero ha infatti parlato in termini lusinghieri di uno dei grandi talenti del calcio italiano: Antonio Cassano (26). "Mi piace molto - ha affermato nel corso di un'intervista rilasciata a Skysport - ha grandi qualità". Ma dopo aver fatto l'incendiario, Secco decide di indossare i panni del pompiere: "Purtroppo è un calciatore difficile da gestire e gioca nel ruolo di Del Piero, dal quale ci aspettiamo ancora anni di successi". Un passo avanti e uno indietro, insomma. Ma chissà che le parole di ammirazione del ds bianconero non si traducano in un concreto tentativo per strappare il talento barese alla Sampdoria...

    Juventus, Ranieri recupera Camoranesi

    Mauro German Camoranesi potrebbe tornare a disposizione di Claudio Ranieri già per l'anticipo di campionato in programma sabato prossimo alle 18 a Genova contro la Sampdoria. Il centrocampista argentino, infatti, questa mattina si è aggregato ai compagni di squadra ed ha regolarmente partecipato alla seduta di allenamento. Buone notizie anche per Gigi Buffon: il portiere bianconero questa mattina è stato sottoposto ad un'ecografia, la quale ha confermato che la contrattura all'adduttore della gamba destra in via di guarigione. Buffon potra' tornare ad allenarsi già da domani, quando iniziera' a svolgere un lavoro differenziato sul campo.

    90° - Cobolli: "Inter? Niente fuga. Io tifo Milan"

    Ci hanno messo un paio di anni, ma alla fine il patto d'acciaio tra Milan e Juventus è ritornato agli onori della cronaca. Siamo, ovviamente, ironici; ma a sentire le parole pronunciate dal presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli relativamente al primo accenno di fuga dell'Inter, e soprattutto al derby di domenica sera, qualche dubbio può sovvenire: "Non credo a una fuga del'Inter, sapevamo che settembre sarebbe stato un mese difficile. Ora comunque mi toccherà tifare Milan nel derby di domenica sera"
     
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36 replies since 7/6/2008, 10:06   419 views
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